No alla rettifica di tutti i siti informatici

Io ho firmato contro il ddl 1415A che

rischia di determinare un’inammissibile limitazione della libertà di manifestazione del pensiero in Rete che spingerebbe, rapidamente, l’Italia in una posizione ancor più arretrata di quella che attualmente occupa (è quarantaquattresima) nelle classifiche internazionali sulla libertà di informazione.

Vi invito a fare altrettanto:

Sign for No alla rettifica per tutti i "siti informatici"

No alla rettifica di tutti i siti informatici

4 commenti su “No alla rettifica di tutti i siti informatici

  1. Io sono per la disobbedienza civile! Queste leggi oscurantiste fanno pensare a coloro che vorrebbero raccogliere l’acqua del mare utilizzando un setaccio bucato. Occorre reagire con fermezza.

  2. Il problema di queste leggi, che come dici tu diventano troppe, è che non vengono applicate.

    Nel senso che su 1000 casi solo 1 verrà punito.

    E la discrezionalità nell’applicazione è ancora peggio del merito, perché permette di punire solo chi pesta calli a qualche potere forte.

    Il 14 di Luglio ci sarà uno sciopero sul web.

    Una domanda: cosa intendi per disobbedienza civile? Se ti impongono una rettifica la fai o paghi la multa, non vedo una terza strada visto che verrà colpito un sito alla volta.

  3. Intendo che se un qualsiasi contenuto verrà sottoposto alla normativa e quindi censurato, tutti gli altri blogger dovrebbero per solidarietà riproporlo, in maniera da intasare la giustizia di provvedimenti disciplinari e rendere così impossibile colpire il reato. So che dirlo è facile ma farlo è impossibile, però così è stato ad esempio con le foto “vietate” su berlusconi, rimbalzate migliaia di volte ogni dove, oppure i video censurati su youtube riproposti su vimeo o altre piattaforme.

    Certo, lo sfigato che ci finisce in mezzo, rischia di pagare una multa salata, ma fra ricorsi e sanatorie non credo che si riuscirà a colpire nessuno.

    1. Sarebbe una buona idea se ci fosse un gruppo coeso. Si è visto con quanto accaduto per quel blogger siciliano denunciato per stampa clandestina che la comunità su internet non si muove rischiando del proprio…

I commenti sono chiusi.

Torna su