Anche io ho firmato per salvare l’ISPRA

10 commenti su “Anche io ho firmato per salvare l’ISPRA

  1. Io ho firmato, ma sono altamente scettico sulle petizioni on-line, anche se quello che ritengo giuste le firmo ugualmente.
    Ora dimmi Alessandro, dall’alto della tua esperienza maturata in rete, queste petizioni on-line servono a qualcosa? Hanno valore legale?

    1. Non hanno valore legale ed anche io condivido il tuo scetticismo. Però funzionano per attirare l’attenzione su un problema, e far capire che dietro c’è interesse.

      Quello che funziona è il voto: se in cambio di certi errori cambiassimo anche voto non ci sarebbe bisogno di fare petizioni.

      Alla fine è comunque importante che si parli di questi problemi e si diffonda una maggiore consapevolezza.

  2. thanks per la diffusione.
    Questo taglio dell’Ispra è sottrarre cibo a un anoressico…

    Soffro personalmente la situazione avendo molto ammirato e stimato il lavoro dell’Istituto (anche nelle 3 diverse istituzioni di prima).

    C’è stata una copertura mediatica decente ma spesso la gente non capisce cosa c’è dietro la chiusura dell’Ispra e l’importanza fondamentale dell’Istituto. La petizione aiuta a far soffermare le persone e leggere cosa stanno firmando ed ascoltando, di sfuggita, su radio, tv, o leggendo nei trafiletti dei giornali.

    Per il resto siamo in Italia. Lotto ma non prevedo nulla di buono..

    2 sono le cose fondamentali che ognuno può fare per misurare il peso diretto e influenzare le istituzioni: agire come consumatore e votare. Non stimo gli Italiani per nessuna delle due azioni di massa…

  3. non inaspettata come notizia, però… in effetti quando sentivo dei rapidissimi tempi burocratici e di realizzazione delle centrali nucleari, mi chiedevo come avrebbero fatto a superare i pignolissimi controlli dell’apat (ora ispra). così si potrebbe dire problema risolto. ovvero: tutto torna. senonché rischia che mi debba ricredere, forse queste centrali le vogliono costruire davvero, uhm
    tra l’altro, off topic (ma con qualche connessione), i body scanner: sicurezza contro privacy. perché nessuno cita il fatto che sono raggi x? perché nessuno parla del tasso di incidenza di malattia (sicuramente) letale per irradiazione, seppur minima, di popolazione? io non sono serenissimo su questa cosa… unitamente al fatto che frattini spera di vedere se qualcuno ha ingoiato del plastico: in bocca al lupo!

    1. Ho a questo proposito una domanda per te. Alla TV un “esperto” ha detto che le radiazioni dei body scanner sono 10’000 volte meno potenti di una telefonata col cellulare.

      A parte la proporzione che mi pare quantomeno strana, i due dati sono confrontabili? Le onde prodotte sono simili? Io credo di no, tu cosa ne pensi?

      1. le onde sono entrambe radiazioni elettromagnetiche, si, ma… ci sono belle differenze tra emr e emr. basti pensare al visibile (che è buono e santo) e all’ultravioletto (che spacca gli occhi e danneggia se non tumora la pelle). ci sono due parametri di cui tener conto. il primo è la frequenza(energia): nel cellulare parliamo di nir (non ionizing radiation) che il peggio che fanno è scaldare le cellule (eventualmente fino a bollirle! ma non con i cellulari) nel body scanner dovremmo avere (credo) raggi x (cos’altro può trapanare un corpo fino a creare immagine?). i raggi x sono ir (ionizing radiation) che causano (probabilità di) tumori in maniera proporzionale alla quantità (l’altro parametro, la potenza, ovvero flusso di particelle) somministrata. nel caso delle ir abbiamo fino a 5 morti per 100.000 persone irraggiate con 1 mSv (leggi millisivert), non rimane che sapere quanti mSv eroga una body-scansione per sapere il tasso di mortalità.
        in italia (e in europa) abbiamo leggi strettissime sull’erogazione di dose (da radiazioni) (d.lgs. 187/00) almeno in campo sanitario, con questa str***ata qua passerebbe tutto in secondo piano: evviva il principio di giustificazione!
        nei cellulari (nir) questi concetti non si applicano, perché le nir non sono capaci di indurre modificazioni nel dna. si parla invece di sar, energia depositata, ma gli effetti biologici sono moooolto diversi (innalzamento della temperatura cellulare e poco altro, ma qui la mia preparazione è più debole).
        chiudo ricordando un principio fondamentale: se anche il danno da body-scanner e dei cellulari fossero confrontabili (seeee, credibile come il premier!) rimane il fatto che il cellulare scelgo io di usarlo, il body-scanner me lo fai tu.
        il tutto dovrebbe diventare così (e allora ci crederei): per i body scanner non causiamo tasso di mortalità x (e trattando di ir se uno mi dice che è nullo, capisco che non sa di cosa sta parlando), il tasso di mortalità senza body-scanner (per terrorismo o cose così) è y. poiché x è minore di y, allora scegliamo di usare il body scanner. allora così ci crederei, che è quello che poi si fa nel caso di (ad esempio) screening del tumore al seno. diversamente, sento odore di ditta che vuol vendere body scanners… sono un maledetto complottista!

        1. ok. ho recuperato qualche numero in rete. dal sito di un produttore di body scanner (http://www.xscann.com/xscann_safety.htm) scopro che una scansione sottopone ad una dose pari a 0,0053 mSv (lasciamo perdere che è un dato inverosimilmente basso, teniamocelo…)
          ho cercato un po’ di statistica su quante persone viaggiano in aereo tutti i giorni nel mondo. trovato dato pari a 1,5-2 milioni in stati uniti e 4,5 milioni nel mondo. le fonti non sono autorevolissime, ma stiamo sull’idea di un ordine di grandezza di 1 milione di passeggeri al giorno, ipotizzando che i body scanner diventino una prassi mondiale.
          ricordando che il rischio di incidenza patogena letale da esposizione a raggi x è di 5/100.000 per ogni mSv, abbiamo:
          0,0053 x 5/100.000 x 1.000.000 = 0,265 morti/giorno (nella vita per patologia radioindotta dalla singola scansione), ovvero (facendo l’inverso) circa un morto ogni quattro giorni, ovvero 97 morti l’anno (di più nei bisestili). questo è il conto che va fatto e questo è il dato che va confrontato con la mortalità dovuta a eventi terroristici.
          teniamo conto che:
          1. l’ipotesi che tutti i passeggeri del mondo vadano sotto body scanner è descrittiva delle intenzioni, mi auguro non dei fatti
          2. quando si parla di morti, si intende numero di persone di cui non si garantisce la sopravvivenza, ovvero il dato è cautelativo, come SI FA sempre in radioprotezione (ex legge)
          3. ciò di cui non si parla mai quando si dice che danno pochissima dose è che la si darà a tantissima gente
          4. la dose che assorbira un ciccione, uno smilzo, un vecchio, un bimbo o una donna incinta (e quindi il feto) sono mooolto diverse e impossibile da rappresentarsi con quello squallido 0,0053.. ah, per inciso, le radiazioni sono ovviamente impietose nei confronti di bimbi e feti.
          per capirsi e per dare autorevolezza a quanto appena scritto, in pratica a questo serve il mio lavoro.

          1. vado avanti… perché in questi giorni ci ho riflettuto ancora… riguardo alla castronata dell’ ‘esperto’ in tv, la malainformazione e via dicendo.
            0,0053 mSv dato dichiarato dalla ditta (e ancora mi sembra un po’ troppo bassino…) e i cellulari hanno radiazioni 10.000 volte più potenti ?!?
            mi auguro hai capito male, altrimenti il signore avrebbe detto che i cellulari emettono dose pari a 0,0053×10.000 = 53mSv. per intenderci una tc sta sull’ordine dei 4-40mSv, la soglia per la spermatopenia temporanea (primo effetto deterministico con una singola irradiazione) è di 150mSv, cioé con tre telefonate potrei costruirmi un sistema anticoncezionale casalingo?!? appare evidente che c’è qualcosa che non torna? possibile che nessuno ne parli? i miei colleghi in italia che fanno? tutto tace.

            1. Sono strasicuro perché mi ha colpito. A mio parere hanno sparato dati a caso, oppure hanno confrontato dati con unità di misura diversa (c’è da aspettarselo).

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