Month: Febbraio 2011

Giochi da Tavolo per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia

In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, perché non festeggiare con un gioco da tavolo ?
Un paio di esempi:

Garibaldi: Il gioco da tavolo sul passaggio di Garibaldi in Romagna nel 1849
L’Italia e gli Italiani: Conoscere l’Italia divertendosi con 600 domande!

Mi soffermo sul primo: nel 1849 Garibaldi combatte per la difesa della Repubblica Romana, contro i francesi che difendono gli interessi del papa Pio IX e dello Stato Pontificio.
Il 3 Agosto Garibaldi è costretto a sbarcare a Magnavacca, ed è caccia all’uomo: inizia la Trafila.

La “trafila” dura 14 giorni. E’ una lunga serie di eventi, azioni, prove, difficoltà che i patrioti ravennati e del basso ferrarese (di ogni condizione sociale), dovettero affrontare per sottrarre Giuseppe Garibaldi all’inseguimento dagli Austriaci. Questi uomini operarono senza alcuna ricompensa materiale per proteggere ed evitare la cattura del Generale, sua moglie
Anita, il maggiore “Leggero” ed altri patrioti al seguito. L’area d’azione della trafila parte dal porto di Cesenatico, da dove Garibaldi, Anita ed un manipolo di fedeli tra cui Ugo Bassi e Angelo Brunetti detto Ciceruacchio s’imbarcarono per liberare
Venezia; prosegue nella valle di Magnavacca, zona dove avviene lo sbarco forzato, a Comacchio, a Mandriole, Sant’Alberto, Porto
Fuori, Ravenna per concludersi con la conquista della liberta nel forlivese.

Se volete leggere qualcosa di più su questo pezzo di Storia, oltre a Wikipedia, potete consultare questo sito:
http://www.capannogaribaldi.ra.it/trafila/index_trafila.htm

Se invece vi incuriosisce il gioco: Garibaldi – La Trafila, su Hobby & Giochi

La raccolta differenziata costa meno

In questi giorni, con la partenza del sistema porta a porta per la raccolta dei rifiuti in alcune zone di Forlì, si dice che la tariffa aumenterà per far fronte ai maggiori costi del sistema.

A parte la considerazione, scontata, che non sempre la cosa più economica è anche la più conveniente (a lungo termine e per la salute), questo messaggio che viene passato è FALSO.

Ne scrivevo già nel 2005, e vi invito a rileggere quelle righe.
In estrema sintesi, basta guardare quanto pagano i cittadini dei comuni che fanno il porta a porta da anni, per capire che la storia della tariffa è una bufala costruita per disincentivare l’adozione del sistema, osteggiato dal gestore del servizio (Hera).

Un secondo modo per dimostrare che questa cosa è una bufala è un ragionamento molto semplice: se fosse vera, Hera guadagnerebbe di più grazie ai maggiori costi. Ma non avrebbe molto senso osteggiarla, in questo caso, non credete?

La stessa Federambiente, che non è una associazione ambientalista ma un gruppo di aziende che fanno smaltimento rifiuti, scriveva in un suo rapporto che superando il 50% di raccolta differenziata si otteneva un risparmio con il porta a porta rispetto alla soluzione dei cassonetti + inceneritore + discarica (perché le tre cose sono legate).

In realtà il porta a porta costa di più nella raccolta, per via dei posti di lavoro in più che crea, e meno nello smaltimento nell’inceneritore ed in discarica. Si sposta la spesa negli stipendi, che producono anche ricchezza per il territorio, rispetto al mettere dentro un buco o vaporizzare nell’aria che respiriamo la spazzatura.

Quando Hera decise di realizzare l’inceneritore nuovo, da decine di milioni di euro, non pubblicizzò così tanto l’aumento di costi che ne sarebbe derivato per i cittadini. Oggi invece che facciamo girare delle persone, troviamo una rinnovata attenzione per la nostra spesa, utilizzata come minaccia.

Quello che dobbiamo fare è contrastare questa bufala, diffondere una informazione corretta e pretendere che i minori costi reali ricadano in sconti per i cittadini, mentre l’investimento sbagliato dell’inceneritore venga sostenuto dalla società privata che lo ha costruito.

La tariffa che verrà applicata dipenderà dalla nostra attenzione alle decisioni che verranno effettuate: se il costo del servizio verrà lasciato decidere a chi il servizio lo vende, potete ben immaginare come finirà la storia.

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