Sui centurioni al Colosseo

La battaglia contro i Centurioni al Colosseo è semplicemente sbagliata. Se l’obiettivo dell’amministrazione comunale fosse il decoro cittadino, ci sarebbero almeno una ventina di altre iniziative di priorità maggiore, come ad esempio l’eliminazione dei manifesti abusivi per le strade che hanno recentemente causato anche vittime.

I centurioni andrebbero regolarizzati ed al limite controllati affinché non diano fastidio ai turisti che non vogliono fare la foto pacchiana. Però se sono lì significa che alcuni turisti desiderosi di una foto pacchiana sono disposti a sganciare qualche euro. E quegli euro significano uno stupendio per il centurione e potrebbero portare un po’ di tasse per lo Stato.

Che male fanno? Rovinano l’immagine del monumento? E se qualche cittadino si presentasse al cospetto del Colosseo con vestiti non consoni al luogo? Dovremmo vietare ad esempio chi si veste con un costume da giullare di fianco ai monumenti?

Sui centurioni al Colosseo

Un commento su “Sui centurioni al Colosseo

  1. Tutto ciò succede perchè il burocrate italiano, nel tentativo tardivo di far leva sul senso di legalità, si dimentica che in periodi di crisi l’unica maniera per sopravvivere è proprio accettare quello che un tempo si chiamava “spigolatura”, ossia permettere a qualche strato sociale di vivere in relativa illegalità sfruttando (in maniera efficiente) le briciole di ricchezza che l’attuale modello socioeconomico inevitabilmente sperpera. Un tempo, era il padrone del terreno che permetteva ai contadini di “spigolare” sul campo, cioè raccogliere i residui dei raccolti che sarebbero andati irrimediabilmente perduti, senza dovere pagare tasse, dazi, balzelli, perchè questo era a vantaggio dell’intera comunità.

    E’ spiegato molto bene qui:
    http://aspoitalia.blogspot.it/2008/06/la-spigolatura-dei-rifiuti.html

    I centurioni abusivi (così come i parcheggiatori) hanno proprio questo compito, spigolare risorse impossibili da sfruttare in maniera efficiente con l’organizzazione idiota e burocratica del lavoro legale.

I commenti sono chiusi.

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