Month: Giugno 2013

Anche il disinformatico esce da Facebook

Anche Paolo Attivissimo ha deciso di uscire da Facebook. Lo fa spiegando come procedere per essere sicuri che il proprio account venga cancellato.

Ne ho abbastanza di perdere tempo a dis-iscrivermi a gruppi Facebook ai quali sono stato iscritto senza che me ne venisse chiesto il permesso; a ricevere e cancellare notifiche irrilevanti, nonostante un eroico sforzo di selezione degli amici; a respingere o selezionare richieste di amicizia di perfetti sconosciuti; a essere taggato nelle foto in cui non ci sono perché così chi mi ha taggato attira la mia attenzione sulla sua conversazione; a ricevere messaggi di chi mi scrive via Facebook invece di mandarmi più semplicemente e privatamente una mail. E comunque non ho tempo di perdermi in mille rivoli di conversazione; niente di personale, per carità, ma semplicemente ho poco tempo e devo scegliere con attenzione come spenderlo. Per cui oggi chiudo il mio account pubblico Paolo Sgomberonte; manterrò quelli segreti che uso per i test.

via Esco da Facebook. Ecco come si fa | Il Disinformatico.

Buon compleanno blog

10 anni fa esatti nasceva questo blog.

Il primo post in assoluto era questo, solo di presentazione, mentre il secondo parlava dei brevetti software e di Assoli

Tanta acqua è passata sotto i ponti da allora, e nel frattempo i blog sono morti, sono nati i social network, è molto diminuita la voglia di approfondire in favore di una fruizione sempre più veloce e sempre più superficiale.

Le statistiche dei visitatori unici del blog, che hanno grossi buchi nei periodi in cui avevo disabilitato Analytics, del resto parlano chiaro:

Oggi il numero di persone che legge è talmente basso da non giustificare più da solo l’impegno di scrivere.

Non so se sia così per tutti, ma è stato così per molti che hanno deciso di chiudere il proprio sito: a fronte di un numero maggiore di internauti, sono completamente cambiati i mezzi di condivisione delle informazioni.

Però sta di fatto che nonostante i 10 anni questo spazio è ancora aperto. I miei contenuti sono ancora lì, disponibili per chi vuole cercarseli. Le immagini, i documenti, i file che ho condiviso sono sempre a disposizione. Alcuni vecchi articoli rimangono visitati ancora oggi.

Quello che invece buttiamo sui social network o su spazi di altre aziende finisce là per poco tempo, fino al cambio di politiche aziendali del fornitore o fino a che lui non ritiene importante nascondere i nostri contenuti in una storyboard troppo lunga e senza motore di ricerca.

Io sinceramente preferivo il web del 2003. Si seguivano gli amici, si condivideva qualcosa tra persone che condividevano interessi, si usavano meno k nelle frasi e c’erano meno errori di ortografia, perché ancora si usavano tastiere più grandi delle mani.

Ma forse sto solo invecchiando, come questo blog :)

Una legge per ricordarsi i figli in auto

Io posso capire il padre che ha lasciato il figlio in auto. Non lo capisco perché non è possibile capire un dolore così grande come la perdita di un figlio per una propria responsabilità. Quindi tutto quello che dice, sotto calmanti ed antidepressivi, per me è giustificato e comprensibile.

Lo è molto meno, invece, che un Parlamentare che strumentalizza il caso e propone una legge che obblighi l’installazione di sensori che “ricordino” i famigliari lasciati in auto dopo la chiusura della vettura.

Per prima cosa, credo che la legge non debba occuparsi di tutta la nostra vita. Alcune responsabilità sono proprie dell’individuo ed una invasione di campo sarebbe in ogni modo deleteria e controproducente. Vi immaginate una norma per ogni pericolo? Bisognerebbe piuttosto concentrarsi sull’applicazione di quelle vigenti.

In secondo luogo, trovo estremamente grave che si sia citato anche il brevetto, come ad indicare anche una strada implementativa della legge.

Ad ogni modo, l’idea di far inserire il dispositivo in tutte le auto circolanti entro l’anno è talmente assurda da evidenziare la strumentalità e la volontà di non incidere sulla realtà delle cose.

Piuttosto lavoriamo seriamente sulla sicurezza nelle strade, ed installiamo qualche cosa che salvi davvero un buon numero di vite. Ma non è nemmeno necessaria una legge, volendo.

Fonte:
La proposta di legge del Pdl: «Un allarme per quando si lascia il bambino in auto»

Buon Facebook!

Facebook's New Privacy Rules

Oggi è un buon giorno per cancellare il vostro account Facebook. Fatelo, anche se non lo usate, per togliere i vostri dati dalla loro banca negli USA e per ridurre il numero di utenti che l’azienda multinazionale utilizza per farsi pesare in Borsa.

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