Month: Febbraio 2014

Facebook acquisisce Whatsapp

Ora che anche Whatsapp verrà acquisita da Facebook, le rubriche di chi usa Whatsapp diventeranno di Facebook. Vi consiglio quindi, se non volete che questo accada, di cancellarvi da Whatsapp.

Attenzione, non basta rimuovere l’applicazione dal proprio telefono, ma occorre cancellare l’account:

Riporto un pezzo dell’articolo di Attivissimo sul tema:

Facebook compra WhatsApp. O meglio, compra 450 milioni di rubriche di telefonini

Così ora Facebook possiede Instagram e anche WhatsApp, due dei suoi principali concorrenti in termini di popolarità (specialmente fra i giovanissimi), e incamera nei propri immensi sistemi di schedatura e profilazione commerciale i dati di 450 milioni di persone. L’impero si espande, i rivali vengono assimilati e l’Internet libera soffoca.

Che senso ha pagare cifre miliardarie per un’app praticamente gratuita (a parte un dollaro l’anno, cifra praticamente simbolica)? Semplice: WhatsApp, con il suo vertiginoso tasso di crescita, rischiava di superare Facebook. Già lo faceva in un campo vitale come le foto: ne gestiva 550 milioni al giorno, contro i 350 milioni di Facebook e i 55 milioni di Instagram. Per cui meglio comprarsi il possibile concorrente intanto che è ancora fagocitabile insieme ai suoi soli 32 tecnici.

Una applicazione per sapere quando leggi la posta su GMAIL?

Repubblica.it tecnologia titola così un articolo di oggi:
“Se hai Gmail so quando e dove apri il mio messaggio”: un’app svela tutto su chi legge

Peccato che non sia così. Si capisce leggendo il testo dell’articolo, solo se si è un po’ esperti di informatica e se si arriva fino in fondo.
Un pessimo articolo, dal mio punto di vista, perché sembra che il problema sia di Google, mentre in questo caso non lo è. Inoltre è una tecnica che funziona con qualsiasi client di posta: se nell’email si inserisce una immagine finta, che serve solo a tracciare orario e luogo di chi la scarica, si può sapere molto delle abitudini dei nostri destinatari.

Tra l’altro Gmail è tra i pochi servizi online che ha trovato una soluzione a questo problema: scarica le immagini sui suoi server, e poi li fornisce all’utente da quelli. In questo modo non è possibile tracciare le informazioni, per i mittenti malintenzionati.

La soluzione definitiva è disabilitare la visualizzazione automatica delle immagini e dei contenuti esterni nella posta, cosa che tra l’altro vi fa risparmiare anche banda preziosa se usate dispositivi cellulari.

Sarebbe importante però fare una piccola verifica, prima di pubblicare articoli così allarmistici, perché si rischia di gridare al lupo al lupo e portare gli utenti ad ignorare minacce reali.

Dissesto

Nei prossimi giorni parleremo un pochino di dissesto idrogeologico,  di fogne ed investimenti da fare urgentemente per evitare che ogni anno si ripetano gli stessi disastri.

Poi nel giro di una settimana, o forse meno,  ce ne dimenticheremo. Di investimenti e di cose da fare non parleremo più,  fino alla prossima occasione.

Sarebbe interessante invece che qualche organo di informazione chiedesse oggi una roadmap agli amministratori e politici coinvolti ed una volta  mese ci aggiornasse su quello che è  stato fatto.

Sarebbe inoltre interessante che questo capitolo di spesa potesse entrare nei bilanci degli enti preposti senza incappare nel patto di stabilità.  Un investimento per il futuro del nostro paese,  che ci farebbe risparmiare nel tempo molto di più di quello che si spenderebbe.

Ma forse la cosa più importante sarebbe evitare di concedere autorizzazioni a costruire nell’alveo dei fiumi,  anche fosse un campo da calcetto.  In questi casi non si può parlare di calamità naturale,  ma di manifesta stupidità.

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