Month: Settembre 2015

Caricare il cellulare spesso rovina la batteria?

Una credenza diffusa è che il cellulare vada caricato solo quando la batteria arriva vicina allo zero.

In realtà i cellulari più moderni, che hanno batterie agli ioni di litio o a polimeri di litio, non hanno problemi.

Anzi, conviene iniziare prima che la batteria si scarichi.

La vita delle batterie viene indicata con un fuorviante “numero di cicli di ricarica”, ma questo numero va considerato come quantità di ricariche complete che la batteria potrà fare prima di richiedere una sostituzione. Se si ricarica a partire dal 50%, semplicemente si utilizzerà metà ciclo. Quindi è indifferente se ricarichiamo il doppio delle volte per la metà del tempo, la batteria non ne soffrirà.

Inoltre non c’è problema se si lasciano attaccati alla presa per una notte intera, perché il cellulare da solo smetterà di ricaricare la batteria una volta che avrà raggiunto il 100%, e continuerà a funzionare esclusivamente dalla presa a muro.

La fonte è un autorevole esperto, che risponde ad una domanda specifica per gli iPhone, ma vale per tutti i cellulari/smartphone più moderni.

Perché le azioni della FIAT scendono dopo lo scandalo emissioni VW?

fiat-chryslerA seguito dello scandalo sulle emissioni truccate delle auto Volkswagen verrebbe da pensare che FIAT e le altre case automobilistiche debbano festeggiare per le difficoltà del gruppo concorrente.

Invece oggi le azioni di FIAT- CHRYSLER hanno perso il 5,74%. Perché?

Secondo me si teme che lo scandalo non fosse limitato alla casa automobilistica tedesca, ma che riguardasse anche le altre case (speriamo non tutte) e che manipolare i risultati dei test per poter immettere sul mercato auto vietate fosse una prassi diffusa.

Speriamo ovviamente che le indagini non svelino uno scenario così inquietante.

Però sinceramente che i test vengano effettuati da aziende private pagate dalle case automobilistiche non è proprio garanzia di imparzialità. Non sarebbe meglio un ente governativo europeo pubblico, pagato semplicemente attraverso l’iva delle vendite?

Colt Express è il gioco da tavolo dell’anno 2015

pic2446848_mdOgni anno in occasione del Lucca Comics and Games viene premiato il gioco dell’anno, che ha l’obiettivo dichiarato di avere lo scopo di introdurre ai boardgame moderni chi non li ha ancora approcciati.

Quest’anno la vittoria è andata a Colt Express, un gioco ambientato nel lontano far West dove gli sfidanti impersonificano banditi all’assalto del treno.

La particolarità di questo gioco è la plancia tridimensionale, che rende perfettamente l’ambientazione. Non si tratta di un gioco che necessita di grandi strategie, ma è molto divertente perché fa immedesimare i giocatori nei caotici momenti dell’assalto e delle rapine: scazzottate, la fuga dallo sceriffo, la rapina dei passeggeri, le corse sul tetto del treno, tutto come in un film western d’azione.

La giuria ha dichiarato:

Colt Express abbandona il classico tabellone in favore di un’area di gioco tridimensionale, che riproduce un vero treno, modulabile in base al numero dei giocatori. Il mix di meccaniche ideato da Christophe Raimbault dà vita a una sfida dove viene premiata la capacità di prevedere le mosse altrui, nonché quella di reagire a eventi imprevisti, mantenendo alta la tensione fino all’ultimo turno.Il regolamento, snello e ben congegnato, rende il gioco accessibile anche a giocatori non abituali.

 

Qualche foto del gioco da BoardGameGeek:

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Window 10 viola la privacy?

Di default Windows 10 accede alla webcam, al microfono, ai contatti ed all’agenda allo scopo dichiarato di dare risultati di ricerca più personalizzati per l’utente.

Inoltre raccoglie tutte le posizioni dell’utente attuali e pregresse, usa un identificativo personale per tracciare le pubblicità e raccoglie la cronologia di navigazione.

Queste cose si possono disattivare, ma il problema è proprio questo: se l’utente non interviene a mano, ed è difficile che un non esperto lo faccia, il default rimane quello più invasivo.

La vera domanda da porsi è questa: avete mai avuto problemi nel cercare un file nel computer che fossero risolvibili con webcam e telefono o agenda?

Avete mai avuto la necessità di utilizzare lo storico dei vostri punti GPS per sapere a che ora vi trovavate in una certa data passata?

Oppure se siete andati su un e-commerce ed avete guardato una borsa che poi avete deciso di non acquistare, vi ha seccato il fatto che a distanza di giorni nessuno vi abbia ricordato che quella borsa è ancora in vendita?

Il tema è un po’ questo: nonostante le dichiarazioni di utilità per gli utenti, quello che perdiamo in termini di privacy è più di quello che acquistiamo in termini di funzionalità e comodità.

 

Perché Chrome blocca il flash?

Tra pochi giorni Google Chrome inizierà a bloccare i contenuti flash in maniera automatica. Per aprirli sarà necessario per l’utente cliccarci sopra.

La ragione è la sicurezza: Flash si è rivelato un pericoloso mezzo di trasmissione di virus ed exploit, quindi questo meccanismo di blocco automatico ne ridurrà la pericolosità.

Speriamo che porti i web designer che ancora si ostinano a sviluppare siti in flash ad abbandonare questa tecnologia, che spreca risorse, è pericolosa e soprattutto ormai è diventata inutile.

Un altro chiodo nella bara di Adobe Flash: da oggi, come preannunciato a giugno, Google Chrome comincerà a bloccare automaticamente i contenuti Web non essenziali (tipicamente pubblicità) che usano Flash: per sbloccarli sarà necessario cliccarvi sopra. Questo ridurrà fortemente i rischi comportati dall’uso di Flash, rivelatosi un vero colabrodo di sicurezza, e anche i consumi energetici e di potenza di calcolo legati a questa tecnologia.I contenuti Flash ritenuti importanti (per esempio i player video nei siti dedicati ai video) non verranno bloccati, ma ci sarà un’ecatombe di spot pubblicitari basati su Flash. Per noi utenti è un sollievo oltre che un miglioramento della sicurezza, visto che Flash viene usato spesso per veicolare infezioni, ma per i pubblicitari e per i siti che si mantengono tramite gli introiti della pubblicità potrebbe esserci qualche problema.

Fonte : Da oggi Chrome e Amazon bloccano Flash negli spot. È ora di dirgli addio | Il Disinformatico

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