In Italia un veicolo su 10 non è assicurato. Circa 4 milioni di veicoli, che moltiplicati per il premio medio di 574€ (dati facile.it) fanno quasi 2 miliardi e 300 mila euro.
C’è chi non riesce a pagare, ma anche tanti disonesti. Nessuno, comunque, è giustificabile.
Eppure oggi abbiamo telecamere che registrano automaticamente la targa delle auto in transito in autostrada, nei centri storici, nei punti con gli autovelox ed attraverso i varchi.
Incrociare questi dati con l’elenco degli assicurati e delle persone che pagano il bollo auto/moto è estremamente facile, ed attraverso il registro risalire al proprietario da sanzionare per cercare di ridurre il fenomeno.
Gli introiti derivanti da questa attività si potrebbero investire per ridurre o ritarare le destinazioni del Fondo vittime della strada, o per i piccoli cantieri per mettere in sicurezza le strade più pericolose (e ridurre così il numero di incidenti ed i costi delle assicurazioni).
Pare che finalmente qualcosa del genere sia in cantiere:
Lo stesso direttore dell’Ania annuncia l’avvio «di controlli massicci che, con l’ausilio di Tutor, Telecamere Ztl e Autovelox e incrociando i dati assicurativi con quelli della motorizzazione civile, staneranno chi non è assicurato». I furbetti dell’Rca sono avvisati.
Lo stesso, ovviamente, si potrebber fare con il bollo auto, che per semplificazione potrebbe essere addebitato attraverso l’assocurazione (visto che si parla spesso di semplificazioni e riduzione della burocrazia).
Fonte: La stampa – Assicurazione auto Quattro milioni di evasori sulle strade italiane