Month: Febbraio 2016

L’errore dei 5 stelle sulle unioni civili

A mio parere i 5 stelle hanno perso un’ottima occasione, con le unioni civili. Stavano infatti comportandosi perfettamente in linea con quanto dichiarato: no ad alleanze di Governo ma sì ad accordi su singoli temi.
Tra l’altro su questo tema stavano anche facendo emergere le divergenze tra PD ed Alfano, facendo scricchiolare l’alleanza ed ottenendo un risultato politico doppio.

Su questo tema c’era una condivisione trasversale, ed avrebbero fatto bene a portarla avanti fino in fondo, senza calcoli politici di convenienza o paure di essere avvicinati al PD nell’asse politico.

Il Canguro altro non era che un emendamento che si opponeva a modifiche strumentali della legge. Non si trattava di uno strumento antidemocratico, perché non era un colpo mano del Governo per impedire la discussione, ma uno strumento necessario per superare l’ostruzionismo e permettere infine che dopo tanta discussione questa norma andasse in porto.

Prima con il Post di Grillo che lasciava libertà di coscienza e poi dicendo no al canguro, hanno rinvigorito Alfano ed i “cattodem”, in assoluta minoranza in Parlamento ed in assoluta opposizione alla volontà popolare su questo tema.

Ma soprattutto queste considerazioni politiche hanno fatto perdere al movimento la bussola iniziale:
Non hanno guardato dentro la proposta , come promesso, ma hanno cercato malamente di fare uno sgambetto al PD, finendo invece per rafforzare l’alleanza di Governo.

Mi spiace, veramente, perché questa volta stavo tifando per loro.

Quattordici ore di lavoro, lascio?

La nuova pubblicità di Conad, sul socio che invece di uscire dal lavoro alle 19 fa aspettare la moglie nel parcheggio fino alle 21, mi infastidisce parecchio.

Perché vorrebbe comunicarci la disponibilità e l’attenzione del lavoratore per il proprio mestiere, ma non fa che ricordare che oggi si lavora di norma fuori dal proprio orario.

Non è più una eccezione, ed il 40% di part time dei nuovi contratti a tempo indeterminato del 2015 sta a dimostrarcelo. Quanti di questi invece di lavorare metà giornata fanno comunque sera?

Se è normale oggi chiedere disponibilità e flessibilità in caso di necessità ed urgenze, ci troviamo di fronte ad una eccezione diventata regola.

Tante persone vengono costrette a rimanere tutti i giorni oltre quando concordato nel contratto. Senza copertura assicurativa, previdenziale, costretti ad accantonare tutto il resto sotto la minaccia di un licenziamento.

Così fanno tutti, e si viene obbligati.

Quindi no, il socio che lascia la moglie ad aspettare due ore nel parcheggio non è affatto un messaggio positivo. Mi racconta che l’azienda non riesce ad organizzarsi per evitare questa necessità, mi comunica che la vita viene dopo il lavoro (mentre questo dovrebbe farne parte non totalizzante), e mi lascia pure il messaggio sessista dell’uomo che lavora contro la donna che si sacrifica ed aspetta.

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