Month: Luglio 2016

Alcol e droga sono una piaga. La Lorenzin?

Il ministro della Salute Lorenzin ha pubblicato questo Tweet indecente, in occasione del dibattito sulla legalizzazione del consumo di cannabis:

Alcol e droga sono una piaga. Non diciamo solo no alla liberalizzazione della cannabis, diciamo no a tutte le dipendenze: droga, alcol, gioco

— Uff. Stampa Lorenzin (@UStampaLorenzin) July 24, 2016

Non serve un genio per capire il problema di fondo di questa affermazione. Mentre alcol e gioco sono legalizzati, infatti, la cannabis non lo è. Quindi che significa, aboliamo tutto?

Se il proibizionismo avesse funzionato, tutto il dibattito potrebbe avere un senso.

Invece la cannabis non è sparita, se ne fa in Italia un largo ed incontrollato uso, regalando tanto denaro alla criminalità organizzata (come del resto il proibizionismo negli USA ne diede alla mafia).

Sprechiamo risorse ingenti per combattere l’uso di una sostanza che non è più dannosa dell’alcol, uomini delle forze dell’ordine che potrebbero perseguire reati più pericolosi per la società.

Cara Lorenzin, cosa vuol dire col suo tweet? Che da domani promuoverà leggi contro il Tavernello? o che presenterà una proposta per abolire il gratta e vinci? Perché se non è così, ha perso una buona occasione per tacere.

PS: “gioco” e “gioco d’azzardo” non sono la stessa cosa. Capisco che sia difficile, ma le parole sono importanti.

Come ci si difende dagli annunci truffa online? Quattro consigli da seguire.

Diminuire il rischio di truffe online è possibile. Ci sono alcuni trucchi che possono evitarci grossi grattacapi, che vi consiglio di seguire.

Se possibile, non inviate denaro su piattaforme insicure, senza nessuna forma di protezione. Su Ebay, ad esempio, è possibile pagando con Paypal ricevere il rimborso in caso di problemi. Occorre quindi verificare che la modalità di pagamento lo preveda. La ricarica postepay è più rischiosa, ed a mio giudizio assolutamente da evitare quando è al portatore (cioè senza nome e cognome dell’intestatario). In generale su e-commerce che hanno una buona reputazione online è difficile avere problemi. Si va peggio nelle piattaforme di annunci personali, ovviamente.

Un altro consiglio è quello di dubitare degli affaroni. Non sono impossibili, ma sono rari. Occorre chiedersi: è possibile che chi vende non sappia il vero valore di quello che vende? Ci sono motivazioni valide per questa occasione? Spesso se una cosa è troppo bella per essere vera, non è vera. Gli affari possono capitare, specie quando la visibilità dell’annuncio è particolarmente bassa: il venditore ha sbagliato categoria, nome, descrizione, e pure voi ci siete capitati spulciando tra tanti annunci, non con una ricerca secca.  Ma se l’annuncio è già stato visitato da molte persone, difficile che si tratti di un affare.

Il terzo consiglio, il più importante di tutti, è quello di controllare bene le foto. Chiunque oggi ha un cellulare con fotocamera. Non ci sono più giustificazioni per chi non mette foto originali dell’oggetto in vendita.

cerca l'immagine su google

E quando c’è una foto, fate sempre una ricerca per foto con google: se usate Google Chrome tasto destro del mouse sulla foto, “Cerca l’immagine su Google”. Su Firefox ci sono delle estensioni apposite.

Ora, se la foto è originale, non la troverete su altri annunci che collocano l’oggetto in città diverse (a volte paesi diversi) da quello che volete controllare. Se l’utente scrive di trovarsi a Bologna, mentre trovate lo stesso oggetto in vendita nel Regno Unito, qualcosa inizia a puzzare.

cerca su google 2

Controllare è facile: basta chiedergli una foto dettagliata diversa: ad esempio il numero di serie. Se si rifiuta, o non vuole vendere, o non ha l’oggetto da fotografare in casa. In ogni caso consiglio di evitare.

Ho visto usare questa tecnica anche nel programma Catfish in TV, dove smascherano soggetti che online si fingono altre persone per cercare di avviare una relazione sentimentale: una truffa anche quella.

State attenti anche alle cifre: la maggior parte delle truffe si aggira su importi abbastanza alti da giustificare il lavoro che c’è dietro (contrattazioni, scambi, telefonate), ma non tanto da motivare la denuncia da parte di chi la subisce.

Compro online da una vita e ci sono cascato solo una volta, imparando per sempre la lezione: mi sono fatto fregare dalla fretta, non avevo controllato le foto, ho pensato che fosse una occasione troppo ghiotta per esitare, mi sono fidato della telefonata. Non ho seguito le mie regole, ed ho pagato (per fortuna non troppo) le conseguenze.

Siate più furbi dei truffatori, e buoni acquisti!

 

 

Bionda con il caso duro

Le app di Ebay hanno una ridicola impostazione che non si può modificare: traducono automaticamente ed in maniera pessima i testi degli annunci, senza possibilità di vedere l’originale o disattivarla.

Così una Fender Telecaster blonde con hard case diventa una bionda dal caso duro (usato). 

Attenzione :-)

IP ti Premia ma vuole sapere troppe cose

wp-1467380233145.jpegEro curioso, l’ammetto.

La possibilità di vincere buoni carburante era riuscita ad attirarmi.

Immaginavo però che i permessi di accesso alle mie informazioni personali potessero essere troppo interessanti, per l’Azienda, da essere ignorati.

Per curiosità ho controllato, senza installare l’applicazione.

Sinceramente mi aspettavo una cosa meno invadente. Mi ero limitato ad immaginare la richiesta della mia posizione per “mostrarmi i distributori più vicini”.

Invece no, per permettermi di partecipare al concorso a premi l’app “Stazioni IP” chiede la cronologia del mio dispositivo, la mia identità, la mia posizione, l’accesso alle mie foto ed ai miei video, l’accesso alla mia fotocamera, le informazioni sulla connessione WI-FI, i dati delle chiamate.

No, grazie.

Vi consiglio di fare attenzione, in generale. I nostri dati hanno un valore, non solo economico. Non non ci verrebbe mai in mente di scriverli su un foglio da lasciare al commerciente, e non pensiamo mai che una volta messi in rete possano essere rubati da terzi per scoprire quando non siamo in casa.

Siate riservati, con i vostri dati, e non installate applicazioni che pretendono troppo.

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