Year: 2016

A Forlì una cena di solidarietà per le popolazioni terremotate

2570484978_3ee13e3aa7_zIl Consorzio Solidarietà Sociale organizza per giovedì, nel parco adiacente a L’Apebianca in via F. Lami, 2 , una cena di solidarietà a favore della popolazione colpita dal sisma dello scorso 24 agosto. La cena, organizzata in collaborazione con il comitato di quartiere Ronco, associazione di volontariato Sintonia e Slow food avrà inizio alle ore 20 e sarà affiancata dal mercato dei produttori locali allestito nella stessa area. Il menù propone prodotti del territorio e Presidi Slow Food delle regioni colpiti dal sisma. A fare da accompagnamento la suggestiva musica di un’orchestra. Buona parte dell’incasso della cena, che sarà allestita a buffet con tavoli e sedute, verrà devoluta a scopo benefico.

Photo by George Worker

Proteggere l’Italia dal Terremoto

Dopo il terremoto del centro Italia si ricomincia a parlare di mettere in sicurezza il Paese dal rischio sismico. Si fa così, il giorno dopo.

Poi arriva il conteggio dei costi, e si smette di parlarne. Oppure quello che viene fatto, viene fatto evidentemente male, visto che non tutte le recenti ristrutturazioni antisismiche dei paesi colpiti, seppur gocce nel mare di edilizia medievale, non hanno protetto le strutture.

Siccome non si riesce a fare tutto, non si fa nulla. Idem per il rischio idrogeologico, del quale oggi nessuno ovviamente parla.

Qualche idea però si potrebbe mettere in campo, ed in breve tempo:

  • Fare interventi di consolidamento che massimizzano i benefici a fronte di costi e tempi ridotti. Un esempio sono le catene antisismiche, a partire da tutti i locali pubblici.
  • Creare delle zone protette all’interno della casa, specialmente in camera da letto. Fissare gli armadi ai muri, evitare oggetti pesanti e mensole sopra le testate. Ci sono letti a baldacchino che resistono a tonnellate di peso e proteggono chi dorme (vedi questo articolo del 2012, successivo al terremoto dell’Emilia)
  • Incentivare subito con una detrazione fiscale questi interventi, perché comunque hanno il doppio beneficio di aumentare la sicurezza e ridurre i costi dell’inevitabile e periodica ricostruzione e di rilanciare settori benefici dell’economia. Bisogna farlo ora che il ricordo e la paura possono motivare le persone a mettersi in sicurezza.
  • Ma soprattutto controllare sempre con dei collaudi veri che tutto il nuovo che viene realizzato resista, che le norme vengano rispettate.

Rai Tre cancella ‘Scala Mercalli’: «Trattavamo argomenti scomodi per il Governo» – l’Espresso

La Rai ha cancellato il programma “Scala Mercalli”:

Come le hanno argomentato la chiusura?

«Non me l’hanno spiegata. Anche perché era difficile da spiegare. Abbiamo portato avanti un’informazione ambientale che non solo era rigorosa dal punto di vista scientifico, con interviste a grandi esperti di tutto il mondo, ma attirava un milione di spettatori in media ogni sabato sera»

Lei quale idea si è fatto sui veri motivi?

«Abbiamo trattato argomenti che sono scomodi per qualsiasi governo, e il governo Renzi non fa certo eccezione. Basterebbe dire che siamo andati contro le trivelle e le grandi opere, e a favore di un’agricoltura sostenibile»

Fonte: Rai Tre cancella ‘Scala Mercalli’: «Trattavamo argomenti scomodi per il Governo» – l’Espresso

Il dossier di Paola Muraro

Alla domanda su cosa farebbe se dovesse risultare indagata, Muraro ha risposto: « Non posso pensare a una cosa che non è nella mia disponibilità. Ma ho pronto un mio dossier, lo tirerò fuori al momento giusto».

Se la Muraro, neo assessore 5 stelle del comune di Roma e per dodici anni consulente importante di Ama, avesse delle prove di reato non può aspettare quando gli pare per tirarlo fuori. Di certo non può aspettare di essere indagata lei stessa.

Il momento giusto per tirarlo fuori era subito.

Fonte: Il Post

Alcol e droga sono una piaga. La Lorenzin?

Il ministro della Salute Lorenzin ha pubblicato questo Tweet indecente, in occasione del dibattito sulla legalizzazione del consumo di cannabis:

Alcol e droga sono una piaga. Non diciamo solo no alla liberalizzazione della cannabis, diciamo no a tutte le dipendenze: droga, alcol, gioco

— Uff. Stampa Lorenzin (@UStampaLorenzin) July 24, 2016

Non serve un genio per capire il problema di fondo di questa affermazione. Mentre alcol e gioco sono legalizzati, infatti, la cannabis non lo è. Quindi che significa, aboliamo tutto?

Se il proibizionismo avesse funzionato, tutto il dibattito potrebbe avere un senso.

Invece la cannabis non è sparita, se ne fa in Italia un largo ed incontrollato uso, regalando tanto denaro alla criminalità organizzata (come del resto il proibizionismo negli USA ne diede alla mafia).

Sprechiamo risorse ingenti per combattere l’uso di una sostanza che non è più dannosa dell’alcol, uomini delle forze dell’ordine che potrebbero perseguire reati più pericolosi per la società.

Cara Lorenzin, cosa vuol dire col suo tweet? Che da domani promuoverà leggi contro il Tavernello? o che presenterà una proposta per abolire il gratta e vinci? Perché se non è così, ha perso una buona occasione per tacere.

PS: “gioco” e “gioco d’azzardo” non sono la stessa cosa. Capisco che sia difficile, ma le parole sono importanti.

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