copyleft

Un manuale di matematica Creative Commons per la scuola

Grazie a Simone scopro che è stato scritto e pubblicato un manuale di Matematica per la scuola superiore con licenza Creative Commons (Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo).

Questo significa che chiunque può stamparselo, anche in fascicoli, e farne versioni modificate a patto di non sfruttarlo commercialmente senza il permesso degli autori e di condividerlo alla stessa maniera.

Da anni scrivo che una cosa del genere è molto auspicabile, perché permetterebbe una riduzione dei costi per il diritto allo studio (ed oggi, con gli e-reader, anche un notevole risparmio di carta, peso e spazio).

Ottima iniziativa!

Con piacere dò notizia dell’uscita di Matematica C3, il primo manuale di matematica per la scuola superiore realizzato in un’ottica collaborativa e rilasciato sotto licenza Creative Commons. Si tratta non di un semplice collage disorganico di dispense create da volenterosi docenti (opere del genere circolano in rete già da tempo), ma di un completo e ben strutturato manuale che può essere utilizzato e ufficialmente adottato da tutte le scuole italiane. E non si tratta di una semplice opera statica di cui usufruire “as it is” ma di uno strumento fluido e interattivo, fruibile in diversi formati, adattabile alle proprie esigenze didattiche e aggiornabile come un vero “book in progress”. Ciò è possibile grazie all’applicazione di una licenza CC Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso
modo e grazie alla diffusione dei contenuti attraverso formati aperti (il libro è infatti disponibile anche nel formato ODF di OpenOffice.org).
Un progetto lodevole e pionieristico che mi auguro funga da apri-pista per altri gruppi di docenti indipendenti o per enti pubblici e privati dediti alla formazione.
Il libro e i contenuti ad esso connessi sono disponibili al sito www.matematicamente.it/manuale_matematica.

Fonte: Simone Aliprandi

Con il mondo sulle spalle. Questioni globali e limiti alla crescita

Emanuele Campiglio mi segnala una pubblicazione per Edizioni OMP, dal titolo “Con il mondo sulle spalle. Questioni globali e limiti alla crescita”.

“Si tratta di un lavoro in cui vengono affrontate – in modo approfondito ma allo stesso tempo divulgativo – diverse tematiche collegate a crescita, sviluppo e sostenibilità. È stato scritto nell’ottica di contribuire – attraverso l’esposizione di fatti, teorie e prospettive future – a diffondere una maggiore conoscenza su questioni fondamentali come utilizzo delle risorse, cambiamento climatico, green economy, governance globale, sviluppo sostenibile, decrescita.”

Il libro è stato pubblicato in copyleft, ed è perciò scaricabile gratuitamente dal sito delle Edizioni OMP, all’indirizzo www.edizioniomp.com/node/61, mentre la versione cartacea è disponibile in alcune librerie di Milano e Pavia oppure ordinabile via posta all’indirizzo info@edizioniomp.com.

Copyleft Festival 2008 ad Arezzo: dibattiti, musica, spettacoli ed incontri

Copyleft Festival 2008: quattro giorni di dibattiti, incontri, musica e spettacoli per parlare di copyleft e licenze creative commons. Dall’11 al 14 settembre Arezzo sarà la capitale della libera circolazione di idee e del sapere. La rassegna, organizzata dall’Associazione InProspettiva si svolgerà nelle piazze centrali di Arezzo e vedrà decine di ospiti interagire con il pubblico.

Link:
Arezzo Notizie
Copyleft Festival

Creative commons & copyleft culture Festival a Parma | Erba Mate

Si rinnova l’appuntamento a Parma con la "free culture"

Il programma offre teatro, musica con la collaborazione di Jamendo e incontri magari con aperitivo.

24-25-26 Luglio 2008

Fattoria di Vigheffio

via Vigheffio, 17

Parma

INGRESSO LIBERO E GRATUITO

Via Creative commons & copyleft culture Festival a Parma | Erba Mate.

Faletti, l’Open Source e gli amanuensi

Mantellini e Morelli scrivono i loro commenti su una intervista rilasciata da Giorgio Faletti a “La Stampa”, nella quale dichiara, tra le altre cose:

«Io invece penso che l’open source sia il sistema migliore per precipitare nella barbarie. Certe cose vengono fatte perchè esiste un’industria che le produce e investe senza un ritorno economico. Senza un editore, Hemingway non sarebbe stato scoperto».

Io credo che non sia solamente malafede, è chiaro che i venditori attuali di beni immateriali (e lui è uno di questi), faticano ad adattarsi ad un mondo completamente diverso, dove chiunque può avere una buona idea e distribuirla senza grossi intermediari, dove la distinzione tra il bianco ed il nero, il professionale e l’hobby, il commerciale ed il gratuito, è sempre meno netta.

Faletti, che ha fatto delle sue passioni un lavoro, non può pensare che sia possibile nel 2005 impedire a chiunque di trovare canali alternativi per distribuire la propria idea.

Se una persona qualsiasi avesse scritto “Io uccido” non sarebbe stato pubblicato: serviva un nome-logo per poter vendere.


E’ chiaro, quindi, che questo sistema vada rivoluzionato, a scapito del povero Giorgio, che difficilmente si adatterà ad un mondo competitivo, nel quale un cognome, un reality show o due tette rifatte non siano l’unica chiave per ottere il meritato successo.

Giorgio lo sa, e sa bene che ogni cambiamento nei media che distribuiscono contenuti miete vittime.
La stampa ne fece tra gli amanuensi.
Internet, le creative commons, il copyleft e compagnia bella ne faranno tra i Faletti.

Torna su