Cronaca

Venezia, Santa Chiara prima e dopo

Questo è il bell’intervento di ampliamento dell’Hotel Santa Chiara di Venezia, di fianco allo splendido nuovo ponte di Calatrava.

Un orgoglio per la città più bella del Mondo.

Non si capiscono le critiche dei cittadini (l’88%), dell’attuale rettore di Architettura Amerigo Restucci, dell’Associazione veneziana albergatori, di Vittorio Sgarbi, dell’ex assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Maggioni, di Gian Antonio Stella, e di chissà quanti altri rosiconi.

Prima dell’ampliamento:

Dopo:

Fonte: Venezia, è rivolta contro il “cubo” di Santa Chiara – Cronaca – La Nuova di Venezia

La foto della cronaca nera

Questa foto è in prima pagina del Corriere.it. L’articolo è relativo ad un bruttissimo fatto di cronaca, un bambino ucciso.

Il titolo “La madre risentita in questura”.

Delle tante immagini disponibili, chi ha scelto questa ha preferito il taglio che meno rappresenta il dramma dei familiari, e più assomiglia ad un arresto.

Le cattive pratiche quotidiane

Sembra che la pratica dell’inchino da parte delle navi da crociera non fosse una pratica “inedita”, ma piuttosto diffusa. Quello che è grave, secondo me, è che ci sono sistemi di sicurezza che rilevano le rotte delle navi in maniera continua, ma che queste rotte evidentemente non venissero poi controllate.

Nessuna sanzione, che io sappia, veniva applicata a chi violava le regole sulle distanze di sicurezza.

Dal punto di vista tecnico, confrontare automaticamente le rotte con le mappe nautiche sarebbe una sciocchezza, quindi non è un problema di cost/possibilità/risorse.

Questo è un po’ il nostro concetto di sicurezza attuale: non evitare disastri, ma dare colpe a posteriori.

Brucia la Chiesa del 500

Napoli in questi giorni non sta facendo una bella figura.

L’ultima di cronaca è una Chiesa del 500 che brucia a causa dell’usanza del Cippo di S.Antonio.

“Va bene, sto andando”

Il fatto quotidiano pubblica in esclusiva le increbili telefonate tra gli ufficiali a terra e Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia.

Durante i colloqui il capitano della Concordia risponde che sarebbe tornato sulla nave, dopodiché raggiunge il molo del porto del Giglio e qui prende il taxi

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