Cultura

Un Wiki sul Romagnolo

La Provincia di Forlì-Cesena ha stipulato una convenzione per creare un wiki che contenga un dizionario online sul dialetto Romagnolo.

Me li immagino già, gli umarells che vanno a scrivere le voci sul wiki.

In barba a chi dice che le Province sono inutili!

Beni immateriali ed IVA

Attualmente l’aliquota IVA sui libri elettronici, su musica e software è al 21%, mentre per i libri e le pubblicazioni cartacee è al 4%.

Il problema è che per i beni immateriali, che non hanno bisogno di trasporto, non c’è limitazione nazionale che tenga: vengono acquistati dove costano meno.

All’interno dell’Unione Europea, inoltre, non c’è nemmeno la dogana e la procedura di pagamento dell’IVA italiana è talmente complicata ed obsoleta che immagino siano in pochi ad effettuarla nella vita di tutti i giorni. Immaginatevi poi per l’acquisto di una sola canzone da 50 centesimi, compilare diversi moduli per pagarne 10…

Oggi tutti i settori dei beni immateriali si stanno spostando su internet e si stanno concentrando online, e quelli materiali vengono progressivamente dematerializzati, ove possibile. Basta pensare alla stessa musica o ai libri elettronici.

Quindi oggi già accade che la quali totalità della musica venduta online viene distribuita da una sola azienda americana. I libri elettronici, in continuo aumento, pure. I film vengono sempre più scaricati da internet ed in futuro l’acquisto/noleggio online sarà sempre più frequente.

Alzando l’IVA al 21%, ci troviamo nella situazione che gli acquisti e le aziende si spostano verso paesi con aliquote inferiori, e nel caso dell’Europa non c’è nemmeno l’allineamento doganale delle imposte.
Questo accade anche per i beni materiali, vista la riduzione dei costi di trasporto, ma in misura minore.

Quindi avere aliquote IVA alte è utile per un aumento delle entrate fiscali solo nel brevissimo termine, perché successivamente nel medio termine le aziende distributrici e produttrici si spostano, non avendo più confini geografici.

Se i beni immateriali costassero meno che negli altri paesi europei, potremmo attirare investimenti sulla produzione e la vendita, ed iniziare ad esportare anziché importare solamente, in questo settore.

Per i beni che si scaricano da internet, poi, si andrebbe ad intaccare la pirateria e l’evasione, quindi potrebbe portare anche ad un aumento delle entrate.

Lo stesso vale per il commercio elettronico, dove i paesi di provenienza delle merci sono un limite sempre meno importante.

Quindi per fare un ragionamento corretto sulla tassazione degli acquisti, bisognerebbe fare anche queste considerazioni, ed iniziare a pensare che i prodotti immateriali, specie quelli culturali, andrebbero tassati in maniera almeno coerente con il resto della Unione Europea, per evitare di perdere terreno anche su questi.

Paolo Donati – Verso la felicità volevano tornare

Sabato 5 novembre – ore 18:00
Libreria Irnerio
(Via Irnerio, 27 – Bologna)
Paolo Donati presenta il suo romanzo Verso la felicità volevano tornare

Il libro verrà presentato anche a Faenza al Caffè Nove100, corso Mazzini 69/A il 21 novembre alle 21,15.

Un desiderio comune

Ieri sera non penso che Benigni abbia fatto solo un pezzo di televisione, credo che abbia poggiato un mattoncino di Storia.
Ci ha ricordato, perché lo avevamo dimenticato, che abbiamo perso il desiderio per un futuro migliore e comune.

La barbarie si batte con la cultura ed il senso del bene comune, e per spiegarcelo ha utilizzato la storia d’Italia, piena di persone incredibili che, insieme e mettendo da parte il campare alla giornata, hanno prima pensato e poi costruito il nostro futuro.

Che è stato bello, ogni volta che abbiamo messo l’io dietro al noi.

Penso che quest’ora di Benigni debba essere mostrata a scuola. Non so quanto possa durare la sua carica di ottimismo e positivo patriottismo, ma comunque è qualcosa che lascia un segno positivo ed una voglia di recuperare un desiderio comune.

Ognuno ha le proprie idee su come questo desiderio possa attuarsi, e sarebbe sciocco pensare che possano e debbano essere per forza asfaltate dall’omologazione. La diversità è una cosa reale e concreta, utile a farci convivere nel rispetto reciproco e delle regole che ci diamo insieme.

La cosa importante è vincere l’indifferenza – come spiega l’altro bellissimo pezzo di Gramsci letto da Luca e Paolo – e farci recuperare lo stimolo per riflettere ed andare avanti oltre il carpe diem.

Se condividi, non aspettare domani, inizia subito con l’essere ottimista e desideroso di un migliore futuro.
Non verrà costruito da altri, quindi ognuno dovrà mettere il suo mattoncino.

8×1000 a Pompei

Ricordo che qualche anno fa uscì una notizia secondo la quale Rocco Buttiglione, poco prima delle elezioni, trasferiva circa 30 milioni di euro provenienti dai fondi destinati dai contribuenti che avevano scelto per l’8×1000 come destinazione lo Stato dal sito archeologico di Pompei ad una trentina di chiese.

Non riesco più a ritrovarne un articolo o un riferimento a parte qualche commento in rete, mi aiutate?

Sarebbe da inviare a Report per un “come è andata a finire”.

Update: Ecco un articolo che mi hanno segnalato

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