Nucleare

TaxiQuorum: diamo un passaggio al referendum

 

 

Penso che l’idea del TaxiQuorum sia molto buona, ed ho dato la mia disponibilità. Servirebbe però in tempi brevi un sistema che permetta a tante persone di aderire velocemente e cercare passaggi, perché Facebook non è lo strumento più semplice (non si può nemmeno vedere l’elenco di chi ha messo like nella pagina).

Ad esempio si potrebbe utilizzare un sito di car pooling (che è esattamente quello che si fa con il taxiquorum) qualsiasi, fatta qualche prova.

Io ad esempio ho trovato questo, che permette anche viaggi all’interno della stessa città:

http://www.roadsharing.com/

Se ne trovate di meglio fatemi sapere, il tempo stringe.

Dove faranno le centrali nucleari?

Premetto che l’obiettivo che dobbiamo raggiungere è quello di superare il quorum e votare in massa SI’ per bloccare il ritorno al nucleare dell’Italia.
Ora che sappiamo che il Governo non è riuscito a bloccare il referendum, questo obiettivo diventa fondamentale: se gli italiani si dimostreranno disinteressati su questo tema, il risultato sarà quello di dare il via libera al piano nucleare del Governo.

Proprio per questo voglio ragionare con voi su una questione che viene immediatamente dopo: se non riusciremo a raggiungere il quorum, dove faranno le nuove centrali?

Facendo l’avvocato del diavolo, e mettendomi nei panni di un politico nuclearista che voglia intaccare nella maniera minore possibile il proprio consenso, ed avendo a disposizione tante opzioni sul tavolo ed una mappa dei voti sul referendum nucleare, sceglierei le regioni che hanno dimostrato meno interesse nel referendum.

Questo anche perché esiste anche la possibilità che in caso di fallimento del referendum nazionale vengano presentati quesiti regionali come avvenuto in Sardegna, ed in quel caso, sempre mantenendomi nei panni del nuclearista, sarebbe più facile far passare la centrale in una regione che ha partecipato per il 30% al voto nazionale piuttosto che in quella che ha votato per il 70%.

Non voglio fare terrorismo psicologico, è una semplice analisi. Penso che l’interesse sul risultato di questo referendum, ricordato anche dalla Santanché nella puntata di Annozero dedicata al nucleare, sia dovuto anche a questo: immaginando che nel territorio nazionale le percentuali di voto non saranno omogenee, i nuclearisti convinti secondo voi dove sceglieranno di avviare battaglie locali per la costruzione delle centrali?

Io immagino un mix di questi 3 elementi:
1) condizioni ambientali necessarie (vicinanza di acqua, lontananza dal mare e da zone sismiche, ecc.
2) percentuale di popolazione contraria
3) eventuale vicinanza con siti delle vecchie centrali

In conclusione, consiglio a tutti di esprimersi con il proprio voto, qualsiasi sia la propria opinione. Primo, perché non si possono delegare scelte così importanti per la nostra vita, e secondo, perché molto probabilmente saranno proprio le zone con bassa affluenza e scarso interesse ad essere messe sotto ingrandimento per trovare la collocazione dei nuovi impianti…

Il referendum sul nucleare si farà

La Corte di Cassazione conferma il referendum sul nucleare: si farà.
Le schede andranno ristampate ed i tempi tecnici per confermare la data del 12 Giugno ci sarebbero, però rimane il problema del voto degli italiani all’estero, ai quali le schede devono arrivare tempo prima per permettere il voto.

Il trucco sul nucleare

L’abrogazione del Governo delle norme sulla costruzione di nuove centrali nucleari è una vittoria per chi si è impegnato contro questa decisione con forza. Purtroppo però non è un ripensamento definitivo, ma un semplice escamotage per far saltare il referendum, e con questo tentare di affossare anche quello sul legittimo impedimento e sull’acqua pubblica.

Infatti l’obiettivo del Governo è molto chiaro dalla lettura del testo, che rinvia all’agenzia sul nucleare (di sua emanazione) la decisione. Per questo motivo spero che la Corte di Cassazione decida che le ragioni del referendum non sono venute meno, perché di fatto è palese che non è stato fatto nessun dietro front definitivo, ma semplicemente un rinvio finalizzato proprio ad impedire questa consultazione popolare. Il referendum non serve a modificare il testo, ma a permettere ai cittadini di dire la loro opinione sui fatti così importanti. Se passasse invece una linea diversa, di fatto daremmo il via ad uno strumento per annullare tutti i futuri referendum.

Fanno ridere i continui richiami alla volontà popolare, e le continue dimostrazioni di quanto questa volontà conti nulla per chi ci governa oggi.

Anche per questo motivo dobbiamo andare in massa a votare il 12 ed il 13 di Giugno per i quesiti che rimarranno in piedi

Convention nazionale della Costituente Ecologista

Nel giorno del 150° anniversario dell’Unità di Italia, proprio mentre il Presidente della Repubblica ricorda a tutti che “divisi saremmo stati spazzati via”, è con lo stesso spirito e con la volontà di unire per costruire un futuro migliore che la Costituente Ecologista e l’Appello “Abbiamo un Sogno” invitano tutti gli interessati a partecipare il 21 e 22 maggio prossimo a Roma alla prima Convention nazionale per un nuovo soggetto politico ecologista e civico, per avviare un primo confronto sui contenuti programmatici ed organizzativi fra tutti coloro che hanno aderito agli appelli “Io Cambio” e “Abbiamo un Sogno”. La grave situazione in cui si trova il nostro paese richiede da parte di tutti noi una grande assunzione di responsabilità.

Il 29 e 30 gennaio scorso si è svolto a Bologna un incontro tra i movimenti e le reti ecologiste e civiche. In quella sede abbiamo registrato una positiva convergenza oltre che tra i firmatari dei due appelli anche con i Movimenti Civici Siciliani per avviare un lavoro comune nella costruzione di una nuova aggregazione politica civica e ecologista.

Ci siamo ulteriormente incontrati per esplorare le possibilità e le modalità concrete per avviare un Processo Costituente volto alla creazione di un nuovo movimento politico ecologista e civico nato dal basso, aperto, inclusivo, trasparente e democratico, nella prospettiva di un radicale cambiamento dell’attuale modello economico e sociale, per invertire le negative tendenze globali attuali causate dal paradigma della crescita.

Le prossime iniziative sulle quali stiamo iniziando a lavorare sono una serie di incontri tematici su grandi questioni, da realizzarsi in varie sedi nazionali prima dell’estate, tra le quali:

  • la finanza e il debito e la loro influenza sulle politiche sociali e ambientali;
  • le nuove politiche industriali;
  • green economy e nuove politiche energetiche (no a nucleare si a rinnovabili);
  • le politiche per i beni comuni, il welfare e la sanità;
  • il paesaggio e il consumo di suolo;
  • la biodiversità, i parchi, la caccia e i diritti animali.

Riteniamo inoltre fondamentale la partecipazione alla campagna per i referendum sull’acqua e sul nucleare.

La convention nazionale del 21 e 22 maggio sarà un importante appuntamento di prima aggregazione ed organizzazione per avviare un percorso che nel corso del 2011 porti al progressivo allargamento della presenza sul territorio e alla definizione di valori, regole e contenuti programmatici condivisi, in vista di una grande Assemblea Costituente da organizzare con tutti i soggetti che intendano, insieme, costituire una nuova grande forza politica nazionale ecologista e civica.

La “convention” è solo una tappa di un percorso complesso, che necessariamente ha bisogno di diversi passaggi organizzativi, ed è orientata a strutturarci a livello nazionale e sul territorio, nella direzione di una più larga ed ampia aggregazione, da realizzarsi nella successiva Assemblea Costituente. Auspichiamo che tutti i percorsi in atto possano convergere nella direzione della costruzione di una nuova grande forza ecologista e civica.

costituenteco@gmail.com o segreteria@abbiamounsogno.it

I Movimenti Civici di Sicilia, interessati al percorso, hanno fatto presente che, a norma del loro Statuto, dovranno decidere in una loro Assemblea, che si terrà ai primi di Giugno, l’adesione formale al Processo in corso e che, pur non potendo essere tra i promotori, saranno certamente presenti e porteranno un proprio contributo all’appuntamento di Maggio.

Si è quindi costituito il Comitato Promotore della Convention del 21 e 22 Maggio di cui fanno parte la Costituente Ecologista e l’Appello Abbiamo un Sogno. Teniamo a ribadire che il percorso è aperto a tutti quelli che vorranno esserne protagonisti, con spirito costruttivo e con un contributo fattivo.

Insieme cambieremo il nostro paese.

Michele Dotti (per l’appello “Abbiamo un sogno”)

Giuliano Tallone (per l’Appello Io Cambio – Costituente Ecologista)

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