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Come evitare la spunta blu di whatapp

whatsapp blue ticks
Whatsapp ha recentemente introdotto una nuova invasione della nostra privacy, la doppia spunta blu che indica la lettura del messaggio da parte del destinatario. Quindi permette di sapere non solo che il destinatario ha letto il messaggio, ma anche quando (conoscendo quando è connesso ad internet, quando ha aperto il nostro messaggio sul programma e conseguentemente quanto ci ha messo a risponderci).

Non c’è nessuna impostazione della privacy che permetta di evitare di inviare questa informazione automaticamente.

Però pare che esista un modo per evitare la spunta blu, almeno su Android: bloccando gli aggiornamenti automatici dell’applicazione arrivando al massimo alla versione 2.11.399, e non aggiornandola a mano, ed impostando queste regole nel pannello della privacy accessibile nel menu impostazioni –> Account -> Privacy:

Chi può vedere le mie informazioni personali:
Ultimo accesso: nessuno
Stato: Nessuno

Resta il fatto che questa applicazione è pessima e troppo invadente ed andrebbe sostituita da altre valide alternative, come “Telegram”.

I sistemi antipirateria di Adobe spiano i lettori di ebook

Questa notizia è molto grave. Il programma di Adobe raccoglie informazioni su chi, cosa e quando si legge un libro protetto con i suoi DRM. Un motivo in più per “amare” questi sistemi di controllo…

Digital Editions 4, l’app per e-book di Adobe, raccoglie una quantità impressionante di dati sui libri letti dai suoi utenti: il titolo del libro, l’autore, la data di acquisto, la durata della lettura, la percentuale letta, quali pagine sono state lette, l’identificativo univoco dell’utente e del dispositivo di lettura e l’indirizzo IP dell’utente.

Già così è un’invasione spettacolare della privacy dell’utente, che non si aspetta di certo di essere spiato nelle proprie abitudini di lettura. Ma c’è di più: Adobe è talmente disinvolta nel raccogliere dati su un’attività così intima e personale come la lettura che se li fa mandare via Internet in chiaro, senza alcuna protezione. Così non solo Adobe può farne l’uso che le pare, ma lo può fare anche chiunque altro si trovi lungo il percorso di trasmissione dei dati via Internet: un amministratore di rete locale, gli altri utenti della stessa rete Wi-Fi, un provider, un governo.

Fonte: Adobe, i sistemi antipirateria spiano i lettori dei libri digitali | Il Disinformatico

Dissesto

Nei prossimi giorni parleremo un pochino di dissesto idrogeologico,  di fogne ed investimenti da fare urgentemente per evitare che ogni anno si ripetano gli stessi disastri.

Poi nel giro di una settimana, o forse meno,  ce ne dimenticheremo. Di investimenti e di cose da fare non parleremo più,  fino alla prossima occasione.

Sarebbe interessante invece che qualche organo di informazione chiedesse oggi una roadmap agli amministratori e politici coinvolti ed una volta  mese ci aggiornasse su quello che è  stato fatto.

Sarebbe inoltre interessante che questo capitolo di spesa potesse entrare nei bilanci degli enti preposti senza incappare nel patto di stabilità.  Un investimento per il futuro del nostro paese,  che ci farebbe risparmiare nel tempo molto di più di quello che si spenderebbe.

Ma forse la cosa più importante sarebbe evitare di concedere autorizzazioni a costruire nell’alveo dei fiumi,  anche fosse un campo da calcetto.  In questi casi non si può parlare di calamità naturale,  ma di manifesta stupidità.

Divertirsi leggendo il Corriere

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Grazie alle iconcine di feedback del Corriere, scopriamo che il furto da parte di tre tossicodipendenti di una reliquia di Papa Wojtyla genera un 47% di divertimento, sentimento prevalente da parte di chi ha letto l’articolo.

A dimostrazione che questa cosa del sentimento dei lettori, è una cagata pazzesca.

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