Mobilità

ElettroCiao

Aveva i pedali, la forma permette di tenere le batterie, per tanti sarebbe un must di design nostalgico perché nessuno ne produce uno? Pensato come bici sarebbe senza bollo e senza costi di assicurazione…

Sarebbe una alternativa elettrica per gli spostamenti più lunghi non percorribili in bici, ricaricabile in casa, potrebbe diventare un prodotto di massa come l’originale.

Vespa elettrica: Noleggio a 300€ al mese?

 

La notizia dell’avvio della produzione della più volte annunciata Vespa elettrica è senz’altro positiva. Scooter elettrici con batterie al litio permetterebbero buone autonomie in città e sarebbero finalmente utilizzabili per un largo pubblico.

Repubblica scrive che il mezzo costerà, a noleggio, 300€ al mese.

Mi sembra anomalo, spero si tratti di un refuso: chi pagherebbe 3600€ l’anno per noleggiare uno scooter?

Corriere invece parla di un costo per l’acquisto di circa 6000€, più ragionevole se si considera l’abbattimento del costo del carburante ed il prezzo comunque mediamente alto degli scooter Vespa Piaggio a benzina.

Se questi mezzi fossero incentivati, con bollo ed assicurazione calmierati come avveniva una volta, oppure con incentivi all’acquisto, avrebbero a mio parere una buona diffusione.

La tecnologia contro gli scrocconi del bus

Oggi su una lettera al Resto del Carlino di Forlì ci si chiedeva il giorno in cui la tecnologia avrebbe aiutato a bloccare gli scrocconi del trasporto pubblico.
In realtà non si parla di futuro: ad Istanbul già dieci anni fa i passeggeri entravano sui bus con una chiavetta magnetica, strisciandola davanti all’autista. Ai paganti ed agli abbonati il dispositivo emetteva un bip rassicurante, agli altri lo stesso conducente impediva l’accesso.
Nessuna necessità di personale aggiuntivo addetto ai controlli.
Semplice ma efficace.
Sono passati dieci anni e sono state introdotte tante novità, come i pagamenti da cellulare.
Quello che manca non è la tecnologia, ma la volontà di applicarla per fare rispettare le regole.

La vecchia chiavetta utilizzata ad Istanbul dal 1995 al 2009 per tutto il trasporto pubblico. Ora è stata sostituita da una smart card contactless.

Approfondisci:
1 – Wire
Istanbulkart

Il blocco del traffico serve a qualcosa? – Il Post

In breve, sì. al contrario di quello che si sono affrettati a scrivere alcuni giornali, guardando meglio i dati il beneficio in termini di qualità dell’aria c’è stato ed è confrontabile con quanto ottenuto dai comuni che hanno deciso di non partecipare al blocco:

Fonte: Il blocco del traffico serve a qualcosa? – Il Post

Certo, sono meglio gli interventi strutturali. Però bisogna anche saperli accettare e sostenerli invece che inveire senza pensare quando poi vengono proposti.

Ma prima di tutto occorre pensare all’obiettivo: è importante la salute ed il benessere? Quanto siamo disposti a cambiare per ottenere un bene comune?

Ci saranno controlli automatici sulle assicurazioni auto?

In Italia un veicolo su 10 non è assicurato.  Circa 4 milioni di veicoli, che moltiplicati per il premio medio di 574€ (dati facile.it) fanno quasi 2 miliardi e 300 mila euro.

C’è chi non riesce a pagare, ma anche tanti disonesti. Nessuno, comunque, è giustificabile.

Eppure oggi abbiamo telecamere che registrano automaticamente la targa delle auto in transito in autostrada, nei centri storici, nei punti con gli autovelox ed attraverso i varchi.

Incrociare questi dati con l’elenco degli assicurati e delle persone che pagano il bollo auto/moto è estremamente facile, ed attraverso il registro risalire al proprietario da sanzionare per cercare di ridurre il fenomeno.

Gli introiti derivanti da questa attività si potrebbero investire per ridurre o ritarare le destinazioni del Fondo vittime della strada, o per i piccoli cantieri per mettere in sicurezza le strade più pericolose (e ridurre così il numero di incidenti ed i costi delle assicurazioni).

Pare che finalmente qualcosa del genere sia in cantiere:

Lo stesso direttore dell’Ania annuncia l’avvio «di controlli massicci che, con l’ausilio di Tutor, Telecamere Ztl e Autovelox e incrociando i dati assicurativi con quelli della motorizzazione civile, staneranno chi non è assicurato». I furbetti dell’Rca sono avvisati.

Lo stesso, ovviamente, si potrebber fare con il bollo auto, che per semplificazione potrebbe essere addebitato attraverso l’assocurazione (visto che si parla spesso di semplificazioni e riduzione della burocrazia).

Fonte: La stampa – Assicurazione auto Quattro milioni di evasori sulle strade italiane

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