Tecnologia

Cofferati ed il blog

La scelta di far nascere il blog di Cofferati ha suscitato una certa curiosità da parte dei media e nella comunità delle persone che gestiscono un loro blog. Pur essendo consapevoli che questo sarebbe accaduto, non è per attirare attenzione e guadagnare qualche trafiletto sui giornali che è stato scelto il blog, bensì per le sue caratteristiche di comunicazione il più possibile diretta, informale e partecipata.

Non sono d’accordo con quanto dice questo articolo ed il commento che ne fa “Too old to Weblog”.

Io sono un consigliere comunale, non un sindaco, ed ho caratterizzato la mia campagna elettorale con la promessa di mantenere aggiornati i cittadini con quelli che erano i miei interventi, i miei pensieri, gli eventi che avevo piacere di condividere, le discussioni che vengono prese in Consiglio.
Ed ho continuato a farlo, anche se questo mi porta via molto tempo (che non è affatto sprecato, sia chiaro).

Cofferati ha avuto una brillante idea, che non poteva sostenere né in campagna elettorale né dopo (l’ultimo messaggio risale al 02/07/2004 e serve per chiedere finanziamenti per continuare).

Se da un lato capisco perfettamente che gli impegni di un sindaco di una città come Bologna non permettano di mantenere uno strumento di questo tipo, alla stessa maniera credo che qualcuno, per lui, debba farlo.

Perché l’informazione e la capacità degli elettori di capire di cosa si sta discutendo sono alla base del miglioramento che questa tecnologia può apportare.

L’informazione, non mediata da redattori e dal filtro di una terza persona (il giornalista), arriva diretta ai cittadini, e la pluralità di queste fonti è forse l’unico modo per capire con un migliore approfondimento qual’è il problema che si deve risolvere.

Che sia la mano diretta del sindaco, o un suo portavoce, questo non credo sia così importante, perché comunque un delegato rimane pur sempre tale e non dovrebbe cambiare i contenuti.

Altrimenti è solo un modo per raccogliere voti, temporaneo ed immediatamente abbandonato, troppo poco differente da una intervista sul quotidiano.

Internet: Monaco sceglie Linux schiaffo per Bill Gates

Dal sito de La Stampa un articolo molto interessante:

17 giugno 2004

FRANCOFORTE. Monaco di Baviera sbatte la porta in faccia a Bill Gates e rischia di scatenare un «effetto domino» che potrebbe scalfire il monopolio di Microsoft nel settore del software.

La capitale bavarese non ha rinnovato infatti al gruppo guidato da Bill Gates il contratto per i 14.000 personal computer dell’amministrazione comunale, decidendo di adottare, invece, il software Linux. Il consiglio comunale, riunitosi ieri a porte chiuse, ha votato con 50 voti a favore (e 29 contrari) la proposta di cambiare sistema operativo al cuore informatico della capitale bavarese, considerata peraltro il centro hi-tech per eccellenza dell’intera Germania. A pochi giorni dalla mancata acquisizione della tedesca Sap, dunque, Microsoft subisce un altro smacco nella più grande economia europea.

L’operazione è stata vagliata per oltre un anno, ha spiegato oggi il vicesindaco di Monaco, la socialdemocratica Christine Strobl, sottolineando che «Ibm e Novell hanno collaborato attivamente, supportandoci nello sviluppo di un progetto dettagliato». Adesso, ha proseguito Strobl, verrà bandita una gara a cui potranno partecipare tutti i fornitori di tecnologia Linux, uno standard cosiddetto «aperto» e di più semplice utilizzo, disponibile gratuitamente su Internet, che non
presenta problemi di compatibilità e, soprattutto, non obbliga chi lo adotta a dotarsi anche degli altri software e dei programmi prodotti da Microsoft.

La decisione della città di Monaco rappresenta il più grande «transito» a Linux della storia, ha commentato Brendan Barnicle, analista di Pacific Crest Securities, e un precedente molto importante per lo sviluppo della competizione nel settore dei personal computer tra Microsoft e Linux. Non a caso, nel commentare la notizia, Strobl ha stigmatizzato che «la nostra decisione può rappresentare un segnale per le altre amministrazioni comunali. E la reazione avuta da Microsoft lo dimostra».

Il gruppo statunitense, infatti, pur di non perdere l’importante commessa, aveva presentato un’offerta molto vantaggiosa, addirittura inferiore al prezzo degli anni scorsi, per difendere la posizione su un mercato, quello del software per i personal computer, in cui detiene una quota del 95%. Le vendite di Windows, inoltre, risultano cruciali per Microsoft poichè concorrono per circa un terzo (il 32%) al fatturato complessivo della società controllata da Gates.

Non sorprende quindi che l’amministratore delegato del colosso americano, Steve Ballmer, pochi mesi fa si sia preso la briga di andare appositamente a Monaco per cercare di convincere l’amministrazione comunale, con un’offerta molto vantaggiosa, a non passare a Linux.

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