Nulla di vero tranne gli occhi

Significativo che questo sia il titolo dell’ultimo romanzo di Faletti. Mantellini scrive un articolo molto interessante su Punto-Informatico, in anteprima sul suo blog.

A questo proposito, volevo aggiungere al discorso fatto in precedenza (credo che sia stato tra i più commentati della storia di questo blog), un paragrafo tratto dal libro di Lessig, Cultura Libera:

… non c’è nulla di sbagliato o di sorprendente nella campagna dell’industria produttrice di contenuti per tutelarsi dalle dannose conseguenze dell’innovazione tecnologica. E io sono l’ultimo a sostenere che il cambiamento prodotto dalla tecnologia di Internet non abbia avuto un profondo impatto sugli affari di tale industria o, come spiega John Seely Brown, sulla sua “architettura delle entrate”.

Ma il solo fatto che un particolare settore d’interesse chieda il sostegno del governo non significa che tale sostegno vada accordato. E solo perché la tecnologia ha indebolito un determinato modo di lavorare, non significa che il governo debba intervenire per sostenere quel vecchio comportamento. La Kodak, per esempio, ha perso fino al 20 per cento del mercato della fotografia tradizionale a causa delle tecnologie emergenti delle macchine fotografiche digitali 05. Qualcuno pensa forse che il governo debba proibirne la produzione soltanto per sostenere la Kodak?

Dobbiamo tutelarci dai legislatori e fare le nostre battaglie politiche, per difenderci da chi utilizza gli ignoranti come Faletti per portare avanti la sua battaglia.

Solo con l’interesse di tutti possiamo vincere la battaglia contro chi vuole farci tornare al medioevo dell’informazione.

Nulla di vero tranne gli occhi
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