Bufala

Alberi tagliati per il 5G? No, una bufala

Gira da anni questa foto, sempre con didascalie diverse, che accusa il 5G di essere la causa del taglio degli alberi.

In realtà, come ho già spiegato altre volte, i motivi per il taglio degli alberi sono diversi da questo: spesso si tratta di alberi sani? Sì, ma la causa non sono le antenne di telefonia mobile.

Questa foto non è di Bologna, ma del quartiere La Plaine di Marsiglia

Come dimostrano questi due articoli, si tratta di un lavoro di “riqualificazione” del famoso quartiere di Marsiglia. Al centro ovviamente di polemiche, ma avvenuto prima del 5G ed in maniera del tutto indipendente:

https://monde-libertaire.net/index.php?articlen=3716

https://factuel.afp.com/non-cette-photo-ne-montre-pas-des-arbres-coupes-pour-la-mise-en-place-de-la-5g

Lavori fatti nel 2018, progetto partito nel 2015. Non posso valutare se fossero alberi sani o no, ma la certezza che non si tratti di Bologna o di una città italiana è assoluta. Quello che mi chiedo è semplice: perché diffondere queste bufale?

Bufala: Il Governo Monti tassa gli animali domestici?

Ma è possibile che di tante cose vere, siano sempre le bufale quelle che vengono condivise maggiormente, con più passione?
Facebook in particolare è il nido ideale: basta un click per mandare una cazzata a tutti gli amici, perché non farlo?

Perché non avete ancora messo gli anticorpi alle bufale? E’ facile riconoscerle: nessun riferimento, tono del messaggio sempre molto netto ed assoluto, ma soprattutto l’invito a diffondere che occupa una buona porzione del messaggio!

L’ultima in ordine di tempo è quella che dice che Monti tasserà gli animali domestici come beni di lusso.
E’ falso, ovviamente.

Annunci su internet: regole di sopravvivenza e mezze bufale

Circola ormai da mesi un annuncio disperato:

ANNUNCIO URGENTE: azienda farmaceutica ha scartato 10 beagle… non sono ‘all’altezza’, peso, altezza ecc.
se non verranno adottati entro il 30 maggio, verranno abbattuti, sono sani, non hanno assunto nessun tipo di farmaco… sono gratis!!!
per info 3409813285

Gli elementi per l’esplodere in rete ci sono tutti: una cattiva azienda farmaceutica, il rischio di morte, il forte squilibrio tra la soluzione semplicissima per evitare il problema (adottarli gratis) e la tremenda fine.

Circola ancora oggi, in diverse varianti.

Il problema è che chi lo inoltra evita di porsi un paio di domande molto semplici: l’annuncio è vero o è solo una trovata pubblicitaria? E’ ancora valido?
La risposta a queste due domande è molto semplice: c’è un numero di cellulare, basta chiamarlo.

Io l’ho fatto, e la risposta è “il numero chiamato è inesistente”.

Su internet qualcuno dice che il proprietario del telefono non sapeva più come fermare l’annuncio nonostante i cani fossero stati già adottati, e veniva continuamente importunato da centinaia di chiamate. Se questa versione fosse vera, probabilmente è stato costretto a cambiare numero per colpa dell’annuncio.

Una buona regola, quindi, è quella di fornire una pagina web di riferimento che contenga gli aggiornamenti sulla situazione, invece del numero di cellulare.
In questo modo in qualsiasi momento sarà possibile spiegare chiaramente a tutti che l’annuncio è scaduto, e ridirezionare le offerte d’aiuto a qualcuno che ne ha bisogno.

Anche per questo motivo risulta molto comodo il sito che ho creato: http://www.animalisenzacasa.org : ogni associazione può in ogni momento segnare il cane come adottato e che il sito filtri e stoppi le richieste di adozione per animali già adottati, ridirezionandole verso annunci ancora validi.

Ma non vuole essere una pubblicità, la cosa importante è che anche questa storia serva di lezione a chi scrive annunci ed a chi li ripubblica senza controllo: non solo non si fa nessuna opera di bene, ma si rischia di deludere persone dalle buone intenzioni che invece avrebbero potuto dare un aiuto.

La raccolta differenziata costa meno

In questi giorni, con la partenza del sistema porta a porta per la raccolta dei rifiuti in alcune zone di Forlì, si dice che la tariffa aumenterà per far fronte ai maggiori costi del sistema.

A parte la considerazione, scontata, che non sempre la cosa più economica è anche la più conveniente (a lungo termine e per la salute), questo messaggio che viene passato è FALSO.

Ne scrivevo già nel 2005, e vi invito a rileggere quelle righe.
In estrema sintesi, basta guardare quanto pagano i cittadini dei comuni che fanno il porta a porta da anni, per capire che la storia della tariffa è una bufala costruita per disincentivare l’adozione del sistema, osteggiato dal gestore del servizio (Hera).

Un secondo modo per dimostrare che questa cosa è una bufala è un ragionamento molto semplice: se fosse vera, Hera guadagnerebbe di più grazie ai maggiori costi. Ma non avrebbe molto senso osteggiarla, in questo caso, non credete?

La stessa Federambiente, che non è una associazione ambientalista ma un gruppo di aziende che fanno smaltimento rifiuti, scriveva in un suo rapporto che superando il 50% di raccolta differenziata si otteneva un risparmio con il porta a porta rispetto alla soluzione dei cassonetti + inceneritore + discarica (perché le tre cose sono legate).

In realtà il porta a porta costa di più nella raccolta, per via dei posti di lavoro in più che crea, e meno nello smaltimento nell’inceneritore ed in discarica. Si sposta la spesa negli stipendi, che producono anche ricchezza per il territorio, rispetto al mettere dentro un buco o vaporizzare nell’aria che respiriamo la spazzatura.

Quando Hera decise di realizzare l’inceneritore nuovo, da decine di milioni di euro, non pubblicizzò così tanto l’aumento di costi che ne sarebbe derivato per i cittadini. Oggi invece che facciamo girare delle persone, troviamo una rinnovata attenzione per la nostra spesa, utilizzata come minaccia.

Quello che dobbiamo fare è contrastare questa bufala, diffondere una informazione corretta e pretendere che i minori costi reali ricadano in sconti per i cittadini, mentre l’investimento sbagliato dell’inceneritore venga sostenuto dalla società privata che lo ha costruito.

La tariffa che verrà applicata dipenderà dalla nostra attenzione alle decisioni che verranno effettuate: se il costo del servizio verrà lasciato decidere a chi il servizio lo vende, potete ben immaginare come finirà la storia.

Stanco delle persone che sento…

Stanco delle persone che sentono di aver contribuito alla verità semplicemente per aver inoltrato una bufala che gira in rete da anni.

Torna su