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Ciclo di eventi culturali organizzati dal WWF di Cesena

A Cesena si terranno,una serie di importanti eventi culturali organizzati da WWF, Società Studi Naturalistici della Romagna, Sportello Ambientale di Cesena presso l’Ist. Professionale U.Comandini a partire da venerdi 11 novembre(ore 20.45). Le conferenze si articolano in 4 serate (11,18,25 novembre e 2 dicembre) e avranno come soggetto importanti temi a carattere ambientale/naturalistico/conservazione specie con diversi ospiti di livello nazionale.

Il programma:

CESENA: Aula Magna Istituto Professionale “U. Comandini”,
Via Boscone, 200, (zona Vigne-S.Egidio)
ore 20,45

11 Novembre: “Tutela della Biodiversità in Emilia-Romagna?, l’esempio del Parco dei Gessi Bolognesi”, interverranno:
Fausto Bonafede, WWF Emilia-Romagna?;
David Bianco, Resp. Progetti Conservazione del Parco dei Gessi Bolognesi.

18 Novembre: “Pesci d’acqua dolce, rimedi contro l’estinzione”, interverranno:
G. Tedaldi, Direttore Ris. Nat. di Scardavilla, Museo Ecologia, Meldola;
Sergio Zerunian, Commissario Superiore del CFS, Docente Ecologia dei Vertebrati, Università della Tuscia.

25 Novembre: “Ripristino ambientale e reintroduzione di fauna erpetologica”, interverranno:
Carlo Scoccianti, Direttore Oasi WWF Stagni di Focognano, Campi Bisenzio.
Stefano Mazzotti, Ricercatore Museo Storia Naturale di Ferrara;

02 Dicembre: “La conservazione dell’habitat dei grandi predatori italiani”,
interverranno:
Antonio Pollutri, Coord. Programma ERC Mediterraneo Centrale, WWF Italia;
Paolo Ciucci, Dipartimento Zoologia Animale, Università la Sapienza, Roma.

Conferenza Stampa Clan-Destino

Clan-Destino
L’Ass. Clan-Destino organizza una conferenza Stampa presso la Saletta Bruni, in Via Bruni 2 – Forlì, sabato 30 Ottobre 2004 alle ore 11:30, per riferire gli esiti dell’ ultima assemblea svoltasi martedì 26, avente come oggetto la partecipazione dei cittadini al ricorso al T.A.R., per informare sulle prossime iniziative dell’Associazione anche in funzione delle recenti novità riguardanti il progetto di costruzione della Centrale Termoelettrica “Elettra”.

L’agricoltura al Vertice

I negoziati portano a galla la questione del doppio standard: i paesi del Nord, Usa in testa,si dichiarano liberisti ma sovvenzionano i propri agricoltori. E per di più quelli del Sud devono fare i conti anche con l’invasione del transgenico
Il diario di Legambiente

da Cancùn
Emanuele Profumi

Dopo la morte del sindacalista sudcoreano Il movimento ha ripreso le attività assembleari con il segno del lutto al braccio. Tutti si chiedono se dopo le dichiarazioni del G21 (l’unione dei paesi poveri che ha rifiutato le proposte di Usa e Ue), i negoziati sull’agricoltura siano a un punto morto. Ieri mattina
Cancun, il corteo
alla fine della conferenza stampa dei G9 – gruppo formato da alcuni paesi del Nord del mondo (come Israele e Svizzera) e da alcuni paesi poveri (come la Bulgaria) – Joseph Deiss, delegato del governo svizzero e coordinatore del gruppo, ci spiega: «La maggiore differenza tra noi e il gruppo del G21 riguarda le questioni delle riduzioni tariffarie e dell’accesso al mercato. Per noi, per esempio, nelle trattative è centrale la questione degli standard ambientali. Tuttavia siamo completamente d’accordo sulla loro posizione in merito alla liberalizzazione delle esportazioni: i governi non devono sovvenzionarle con i sussidi». Confermando così le divisioni profonde tra i 146 paesi che partecipano al Wto rispetto alle regole per il governo mondiale del mercato agricolo.

A fine mattinata invece, alcuni paesi africani (Benin, Burkina Faso, Ciad e Mali) hanno tenuto una conferenza stampa sul problema specifico del cotone: le loro economie, fortemente sostenute da quest’attività, sono in crisi a causa delle sovvenzioni del governo Usa alle proprie piantagioni, che ammontano a una cifra pari al Pil di tutti i paesi africani produttori di cotone. Oltre 10 milioni di persone che in Africa occidentale dipendono dalla questa coltivazione pagano le conseguenze di questa situazione. David Casablanca, portavoce spagnolo di Oxfam, l’associazione di Ong impegnata nel chiedere un cambiamento delle politiche e delle relazioni internazionali nel segno dell’equità, ritiene che «quello che accade tra gli Usa e le quattro nazioni africane è il termometro di quello che potrà avvenire più in generale nei negoziati agricoli». Per adesso i paesi africani e la Oxfam stanno esercitando la propria pressione sulla presidenza del Wto affinché convinca gli Usa a ridurre o eliminare le proprie sovvenzioni. Ma la superpotenza fa orecchie da mercante e nella conferenza stampa pomeridiana non lancia alcun segnale di apertura.

Ma proprio in quella sede un gruppo di attivisti di Greenpeace ha interrotto la conferenza leggendo un documento che confermava l’entrata in vigore del protocollo di Cartagena sulla “biosafety”, la biosicurezza, che impedisce ai paesi che la sottoscrivono esportare prodotti transgenici. Il blitz, concluso con un pugno di mais messicano “ogm free” lanciato sul tavolo della conferenza, è servito anche a denunciare la “biopirateria” della multinazionale del biotech Monsanto, che impone la vendita di mais modificato al Messico. Sul tema degli organismi geneticamente manipolati ai negoziati di Cancun si sta fra l’altro consumando una nuova puntata dello scontro Usa-Unione Europea. Gli Sati uniti infatti hanno denunciato lŽUe al Wto perché la scelta di Bruxelles di applicare il principio di precauzione impedisce di fatto la vendita di prodotti Usa.

Dibattito pubblico: Le nuove centrali termoelettriche, come evitarle?

Giovedì 4 Settembre a Forlì si terrà un dibattito pubblico con la presenza, tra gli altri, di Beppe Grillo, Dario Fo, Maurizio Pallante (Responsabile di una Energy Service Company (ESCO) e autore di testi sul risparmio energetico), incentrato sul problema delle centrali termoelettriche.
Il moderatore del dibattito sarà Filippo Solibello di Caterpillar (Rai Radio Due) e saranno invitati esperti di caratura internazionale e comitati anticentrale.
L’ingresso è ad offerta libera, e l’apertura sarà alle 19:30 in Piazza Saffi a Forlì.

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