Classifica delle auto che inquinano meno
Greenpeace ha pubblicato una classifica che mette in fila le auto che producono meno CO2, prendendo questo valore come riferimento per tutti gli altri inquinanti. Purtroppo mancano tutti i mezzi elettrici, che potevano essere inseriti grazie ad un calcolo dell’inquinamento alla fonte della produzione dell’energia utilizzata. Sarebbero state tutte in cima.
Gli scooter elettrici Vectrix a Perugia per una città più pulita e silenziosa
Gli scooter elettrici Vectrix sono stati presentati all’amministrazione del Comune di Perugia. Silenziosi, senza limiti di circolazione, con un’ottima efficienza energetica, possono essere uno strumento utile a diminuire inquinamento e traffico delle città.
Alla presentazione ha partecipato il Sindaco Locchi, al quale è stato consegnato l’attestato di “ambasciatore dell’elettrico”, ed un folto numero di autorità cittadine.
L’Azienda produttrice ha stimato un risparmio di 300’000 euro su una flotta di 100 scooter elettrici sostituiti ad altrettanti veicoli a benzina nei primi 4 anni, grazie alla diminuzione delle spese di manutenzione, carburante, tasse ed assicurazione. A questo risparmio si affiancherebbero inoltre 85’000 chilogrammi di anidride carbonica in meno in atmosfera, calcolando anche la produzione di energia elettrica necessaria per gli spostamenti e le ricariche.
L’ospedale Morgagni-Pierantoni riduce le proprie emissioni
Ricevo dall’USL di Forlì un comunicato interessante che dimostra quanta CO2 stia risparmiando il nostro ospedale grazie ad interventi mirati di risparmio energetico ed ottimizzazione dei consumi: circa 1000 tonnellate l’anno in meno.
Un buon esempio, che a mio parere andrebbe seguito in tutti gli edifici pubblici, con mezzi chiaramente tarati all’esigenza. Complimenti.
L’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì cura anche l’ambiente: da
luglio a settembre, ridotte di 350mila tonnellate le emissioni di anidride
carbonica grazie al contenimento dei consumi elettriciL’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì non è attento solo ai bisogni
del paziente ma cerca anche di rispettare al massimo l’ambiente. Nel trimestre
luglio-settembre, grazie alle misure di razionalizzazione adottate dall’U.O.
Attività tecniche e patrimonio diretta da Vittorio Laghi, le emissioni in
atmosfera di andride carbonica del polo ospedaliero sono diminuite di 350mila
tonnellate. Un dato che, in proiezione annuale, può significare una riduzione
intorno alle mille tonnellate l’anno. Rispetto all’analogo periodo del 2006,
infatti, si assiste a un considerevole abbattimento del consumo di energia
elettrica, con un lusinghiero -13% nel mese di settembre. Peraltro, tale calo
riguarda in particolare la cabina deputata all’alimentazione delle centrali
tecnologiche, ovvero quella che più incide sui consumi totali.
«Abbiamo cercato di adattare i consumi ai bisogni, eleminando sprechi e
utilizzi superflui attraverso un’opera di ottimizzazione – illustra Vittorio
Laghi, direttore dell’U.O. Attività tecniche e patrimonio – in sostanza si
è trattato di ingegnerizzare i sistemi tecnologici, guidando al meglio i
machinari, così da farli lavorare secondo le necessità e nelle fasce di curva
in cui presentano un miglior rendimento». Input in questo senso sono venuti
anche dalla Regione, che ha varato un programma di attenzione al risparmio
energetico, coinvolgendo i responsabili delle singole aziende in tavoli di
confronto nell’ottica di una razionalizzazione diretta, nel lungo periodo, a
poter predisporre gli acquisti di energia a livello regionale.
A spingere l’Azienda verso la pianificazione di tali misure di contenimento
è stata poi la constatazione, nel corso del 2006, di un trend di incremento,
sia in termini di consumo che tariffari. In questa prima fase d’intervento, la
priorità è stata attribuita al contenimento dei consumi elettrici, con
aspettativa di sensibili effetti di risparmio anche nella produzione di energia
termica. Per raggiungere l’obiettivo, si è cercato di razionalizzare i
settori di maggior impatto sui consumi: dall’erogazione di acqua refrigerata
all’alimentazione elettrica.
«In merito alla distribuzione dell’acqua refrigerata – illustra Vittorio
Laghi – l’obiettivo è stato creare una sinergia fra produzione e
distribuzione del freddo, così da agire con reciproca proporzionalità. A tale
scopo, è stata adeguata la linea di distribuzione principale a portata
variabile per far lavorare le elettropompe con una differenza di temperatura
costante fra “mandata” e “ritorno”, assicurando comunque una
predeterminata pressione nel punto della rete più sfavorito». Ciò ha
consentito di creare un circuito di distribuzione generale a portata variabile,
direttamente proporzionale alla richiesta di acqua refrigerata dei vari circuiti
“a spillamento” all’interno del presidio ospedaliero. «Le sottostazioni
“a spillamento” – spiega Laghi – sono state dotate di una valvola a tre
vie motorizzata, che consente di prelevare dalla tubazione principale generale
solo l’acqua refrigerata strettamente necessaria al fabbisogno istantaneo del
fabbricato servito. Inoltre, sono state montate sonde di temperatura per il
monitoraggio dell’intero sistema».
Misure di razionalizzazione dei consumi hanno interessato anche le 9 sale
operatorie, con l’installazione di rilevatori di presenza che modificano
automaticamente lo stato di esercizio delle UTA (unità di trattamento
dell’aria) da ordinario a stand-by. «In quest’ultimo stato di funzionamento
la portata dell’aria si riduce al 20% circa dell’esercizio ordinario –
rivela il direttore – I risultati sono stati significativi: in una settimana
campione, dal 14 al 21 settembre, abbiamo constatato una riduzione di esercizio
intorno al 40%». Interventi analoghi sono stati effettuati anche in ambulatori,
studi medici, e mensa, attivando, attraverso il sistema di controllo e gestione
informatizzato, la chiusura dei circuiti aeraulici in orari festivi e notturni.
Pure in questo caso, si è registrata una riduzione del fabbisogno energetico di
circa il 40%. Nella torre di degenza, invece, è stata diminuita del 50%, in
orari notturni, la portata di quattro unità di trattamento dell’aria, con un
risparmio energetico del 20%.Contemporaneamente, sono partite le prime misure atte a ridurre il consumo di
acqua. A questo scopo sono stati acquistati 2mila inserti universali aeratori
riduttori di portata e mille regolatori di flusso per doccia: da prove a
campione si è accertato infatti che i primi riducono la portata del 25-30%, e i
secondi del 40-45%. Grazie alla loro installazione si stima di ottenere un
risparmio sull’ordine del 20%.Soddisfazione per i risultati raggiunti viene espressa dal direttore del
presidio ospedaliero Maria Grazia Stagni. «Siamo riusciti a ridurre
sensibilmente i consumi energetici senza incidere in alcun modo su quella che è
la normale attività dell’ospedale – commenta – gli interventi messi in
atto, infatti, non hanno apportato nessun cambiamento per i pazienti, né
riguardo alle ore di sala operatoria né all’utilizzo di acqua. Ciò dimostra
che si possono conseguire obiettivi rilevanti con misure immediatamente
applicabili e per di più prive di conseguenze per l’utenza: basta migliorare
l’efficienza del sistema, calibrando i consumi alle reali esigenze delle
strutture e abbattendo gli sprechi». Una politica, questa, che è diretta non
solo a razionalizzare e ottimizzare le risorse del polo ospedaliero, ma si
propone anche di sensibilizzare i singoli operatori sull’importanza del
risparmio energetico. «Se c’è attenzione all’ambiente sul luogo di lavoro,
è poi più facile applicare gli stessi accorgimenti all’interno della propria
abitazione – illustra Stagni – in questo senso, il piano di riduzione dei
consumi viene a ricopre pure un’importante funzione culturale».
D’altronde, l’attenzione all’impatto ambientale delle tecnologie è da
molto tempo una delle priorità dell’Azienda Usl di Forlì, come dimostra la
nuova navetta gratuita ecologica per il trasporto di persone dai parcheggi auto
fino all’ingresso dei padiglioni dell’Ospedale. Si tratta di un Fiat Ducato
alimentato a metano, omologato per 9 passeggeri, con aria condizionata,
portellone automatico laterale per la salita dei passeggeri e pedana posteriore
elettrica per i disabili
Guida al risparmio di carburante ed alle emissioni di CO2
Nel sito del governo c’è una guida al risparmio di carburante ed alle emissioni di CO2 e PM da parte delle autovetture, in relazione all’alimentazione dei veicoli.
Affinché l’accordo con i costruttori di autovetture porti ad un’effettiva riduzione delle emissioni di CO2 da autovetture nuove, occorre anche che i consumatori si indirizzino verso l’acquisto di autovetture a basse emissioni di CO2 ed anche che utilizzino le proprie autovetture secondo un uso responsabile.
Si legge, tra l’altro:
Confrontati con le vetture a benzina, quelle a gasolio emettono una minore quantità di CO2 piuttosto significativa, dovuta alla più alta efficienza dei motori diesel; conseguentemente hanno un minore impatto sull’effetto serra.
Le vetture diesel presentano anche minori emissioni di CO (Ossido di carbonio) e HC (Idrocarburi incombusti) sempre rispetto a equivalenti vetture a benzina.
Peraltro i motori diesel emettono maggiori quantità di NOx (Ossidi di azoto) e PM (Particolato).
Quindi i motori diesel sono migliori per quanto riguarda l’emissione di anidride carbonica, ma sono peggiori per quanto riguarda le polveri sottili e gli ossidi di azoto, anche prendendo in considerazione i minori consumi di queste vetture.
I motori a metano e GPL, invece, presentano minori emissioni di CO, HC e benzene rispetto a quelli a benzina e non hanno problemi di emissioni di polveri sottili.
Nelle stesse pagine è anche presente un Elenco dei dieci modelli di autovetture più efficienti in termini di emissioni di CO2
Da segnalare, inoltre, etichettaEnergia, un servizio svizzero che informa i consumatori sull’efficienza e sui consumi delle auto.
Da questa pagina apprendo che
Una vettura diesel sarà – dal punto di vista ambiente – comparabile a quella a benzina quando sarà equipaggiata di un filtro per particolato e un catalizzatore DeNOx.
Per il diesel con filtro per particolato selezionate, sotto carburante, “Diesel con FAP”.
Quinto Stato: Prima che arrivi the day after tomorrow
Articolo interessante su Quintostato (ultimamente fucina di molte discussioni che meritano veramente di essere pubblicate):
Quinto Stato: Prima che arrivi the day after tomorrow
Si parla di una petizione di Legambiente per ridurre le emissioni ci CO2, diminuire la nostra dipendenza dal petrolio e risparmiando 75 miliardi di euro complessivamente nel nostro paese.