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I commercianti meno pessimisti dei consumatori?

Non capisco il motivo per il quale le associazioni di consumatori forniscano dati più allarmanti di quelli delle associazioni dei commercianti, che di solito sono molto cauti e parlano sempre al ribasso.

In particolare, negli alimentari le vendite sono state “positive” e al di là delle aspettative, con incrementi intorno al 5%. Nella grande distribuzione non c’è stato “alcun calo degli acquisti”. Nei mercati si è avuto un “modesto incremento delle vendite”. La ristorazione ha “sostanzialmente tenuto”. Nell’abbigliamento sono andati bene gli accessori. “Vendite stabili” per gli orafi e, nelle librerie, consumi “in linea” con quelli degli anni passati.

Il triste spettacolo degli alberi secchi in centro storico.

Nelle principali vie commerciali del nostro centro storico sono state posizionate alcune piante che dovevano renderle più piacevoli agli occhi di chi decide di farvi una passeggiata.

L’iniziativa dei commercianti ha ricevuto con un accordo l’occupazione di suolo pubblico gratuita del Comune ed un contributo dell’amministrazione.

Oggi queste piante stanno soffrendo per la mancanza di acqua, perché nessuno ha pensato alla responsabilità ed ai costi di annaffiatura, che sono tutt’altro che marginali vista la scelta di posizionarle su vasi invece che in terra.

Così davanti agli occhi di chi passeggia nel nostro centro si pone il triste spettacolo di piante morenti, che tutto fanno tranne che abbellire i nostri viali commerciali.

Del resto si sa, l’importante è inaugurare e fare comunicati stampa e la manutenzione è considerata marginale, anche se permette di mantenere in vita un patrimonio.

Ognuno si assuma le sue responsabilità, e si provveda a fare quel poco che è necessario, oppure si tolgano dai vasi e si mettano in terra, per evitare di sperperare inutilmente altro denaro dei privati e del pubblico.

Benvenute le associazioni in campagna elettorale

Il comunicato delle associazioni dei Commercianti in difesa delle scelte del neo assessore alla mobilità Galassi arriva un giorno in ritardo: ieri sarebbe stato un ottimo scherzo di carnevale.
In pieno appoggio all’assessore del Partito Democratico che piace tanto a Forza Italia, tanto da essere elogiato persino nel bollettino del maggiore partito di opposizione, a quanto pare affermano che i cambiamenti sulla mobilità richiedono tempo per essere assimilati. Dimenticano, però, che pochi mesi fa urlavano l’esatto contrario, quando si stavano valutando le nuove misure volute da una amministrazione che aveva ancora al suo interno i Verdi.
Mentre Galassi suo malgrado è costretto ad ammettere di aver fallito nel suo obiettivo, che era quello di aumentare le auto in ingresso nel centro storico, c’è chi lo difende in misura maggiore del suo stesso partito.
E’ grave, però, che questo avvenga da associazioni che dovrebbero guardare alla politica senza tifoserie e pregiudizi, e rimanere nel merito dei risultati.

ZTL: non tutti i commercianti sono contrari

Allego questo articolo tratto da La Voce di Romagna di oggi, che mostra chiaramente che sulla Zona a Traffico Limitato i commercianti non siano tutti contrari. Si chiedono maggiori controlli, un centro libero dalle macchine, parcheggi sotterranei ed un posto per le famiglie dove i bambini possano giocare.

Tutelare la salute con provvedimenti rigorosi è necessario

Tornare indietro sul piano del traffico, incentivando l’ingresso delle auto, sarebbe un attentato alla salute. La stima degli anni scorsi di 30 morti l’anno causata dalle polveri sottili quest’anno sarà da rivedere al rialzo, purtroppo, visti i dati della provincia dal 1° Gennaio 2007.
Nonostante il limite di legge che impone al massimo 35 superamenti delle soglie in un anno, oggi a Forlì siamo già a 51.

Non si può pensare, evidentemente, che una volta superato il numero concesso dalla legge non sia più necessario intervenire: ogni peggioramento comporta un aumento delle conseguenze per la salute.

Così, mentre l’assessorato all’ambiente della Provincia del partito democratico Luciana Garbuglia propone di estendere a tutti i comuni a più alto rischio ambientale per le polveri sottili i provvedimenti già in vigore a Forlì e a Cesena, compresi i blocchi del traffico e gli altri provvedimenti di limitazione della circolazione privata, a Forlì si continua a proporre di
regalare la sosta e stendere tappeti rossi per chi sfrutta il mezzo più inquinante di tutti.

L’organizzazione mondiale della sanità dice che ogni aumento di 10 micro grammi al metro cubo di pm10 provoca un aumento della mortalità del 10%, del 29% di bronchiti, ed una diminuzione della funzione polmonare soprattutto nei bambini.

Le legittime preoccupazioni dei commercianti possono trovare risposte anche attraverso
forme alternative e più sostenibili di mobilità, eventi che richiamino gente e non necessariamente automobili, fondi per il miglioramento dell’arredo urbano ed incentivi per gli investimenti nelle attività private.

La salute, invece, non può essere tutelata se non con provvedimenti rigorosi e di prevenzione primaria agendo sulle cause dei rischi.

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