denaro

Una mostra della campagna elettorale dei Verdi ad impatto zero

In occasione della chiusura della campagna elettorale i Verdi vogliono ricordare tutte le iniziative di questi mesi, con qualche foto. Abbiamo cercato di attirare l’attenzione su temi che sono a nostro giudizio molto importanti. Dietro ognuna di queste iniziative si nasconde una programmazione di anni, un insieme di proposte alternative, un gruppo di persone preparate che sanno che è possibile, soprattutto su questi temi, fare molto anche con poche risorse.
Rispetto ad altre liste avevamo poche risorse economiche e nessun finanziamento esterno. Abbiamo speso, quindi, le nostre energie e il nostro impegno cercando con la testa di dare visibilità a questi problemi perché la città, sommersa da faccioni, manifesti abusivi e camion vela, non se ne dimenticasse.
Altri hanno sfruttato la possibilità economica di pagare le multe per violare le regole, con l’ultimo esempio dei manifesti di Motti e di altre liste sopra gli spazi altrui: se la pena per la violazione sarà sempre una multa, chi potrà pagarla potrà ignorare continuamente le regole.
Vota i Verdi per Balzani! Il Cantastorie Forlì Comune Libero dal Nucleare Zero morti sulle strade! Zero morti sul lavoro! IMG_4555 Questo è lo spazio in cui vive una gallina Gagliardi ingabbiato  - Il Pollo vuole Libertà Impariamo a fare il Pane Biologico! La favola del bosco di Hera L'aranciata si fa con le arance Buttiamolo Giù #3 Earth Day 2009 Lista del sole - Verdi per Balzani Icaro: Aria Pulita Politica Pulita #2 Chiudiamo l'ATO


Vota i VERDI PER BALZANI, l’ENERGIA DEL CAMBIAMENTO.

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Eppure Soffia

E l’acqua si riempie di schiuma il cielo di fumi
la chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
uccelli che volano a stento malati di morte
il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte

un’isola intera ha trovato nel mare una tomba
il falso progresso ha voluto provare una bomba
poi pioggia che toglie la sete alla terra che è vita
invece le porta la morte perché è radioattiva

Eppure il vento soffia ancora
spruzza l’acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie

Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
ha dato il suo putrido segno all’istinto bestiale
ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
e tutta la terra si è avvolta di un nero sudario

e presto la chiave nascosta di nuovi segreti
così copriranno di fango persino i pianeti
vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli
i crimini contro la vita li chiamano errori

Eppure il vento soffia ancora
spruzza l’acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie

eppure sfiora le campagne
accarezza sui fianchi le montagne
e scompiglia le donne fra i capelli
corre a gara in volo con gli uccelli

Eppure il vento soffia ancora!!!

(Pierangelo Bertoli)

Cosa dice il referendum sulla legge elettorale?

Mentre tutti gridano allo scandalo sui costi che avrebbe il referendum, ignorando che i costi potrebbero essere azzerati semplicemente votando una legge elettorale decente in Parlamento, scopro che pochi ne conoscono il contenuto.

Ci sono 3 quesiti: i primi due riguardano il premio di maggioranza dato al partito di maggioranza, rispettivamente alla Camera ed al Senato. Questo significa che la lista che prende più voti prende la maggioranza dei parlamentari, da sola. Per fare un esempio concreto, probabilmente di qui a vent’anni avremmo un Parlamento ed un Governo con solo il Partito delle Libertà.
Tra vent’anni potrebbe essere il PD da solo.

In sostanza questa novità porterebbe alla sparizione delle coalizioni, alla completa trasformazione del nostro sistema politico in bipartitico come negli Stati Uniti, al governo del paese in mano a chi, virtualmente, può ricevere anche solo il 30% dei consensi.

Il terzo quesito riguarda invece il divieto di candidarsi in più circoscrizioni, messo forse più come foglia di fico che per reale sostanza.

Ora, prima di inoltrare a tutti i vostri contatti le falsità sullo spreco di denaro pubblico diffuse dal comitato promotore dei referendum, e la bugia che questo cancellerebbe il porcellum, pensateci bene: quanto spendereste per evitare di regalare i vostri voti a Berlusconi per i prossimi 20 anni? (di questo si tratta)

Chiedete, inoltre, perché chi sbraita tanto per cercare di far vincere i SI’ non proponga una legge elettorale da paese democratico, che eviterebbe l’obbligo di ricorrere al referendum.

Se volete approfondire, leggete questo articolo su Repubblica e qualche guida ai sistemi elettorali, il tema merita attenzione.

Questa proposta è molto simile alla Legge Acerbo voluta da Mussolini nel 1923!

Cerchiamo di evitare di votarci la dittatura, per favore. E diffondete anche questa nota, se tenete alla democrazia.

Referendum, election day, furbizie e demagogie.

Ho seguito un po’ il dibattito sulle accuse alla Lega Nord per quanto riguarda l’election day e lo spreco di denaro pubblico che avremmo se scegliessimo date diverse per elezioni amministrative, europee e referendum.
La cosa mi stupisce un po’, dal momento che per altri referendum la scelta è stata (a mio parere illogicalmente) diversa.

Prendiamo quello sulla procrazione assistita, con la Chiesa ed i partiti cattolici a favore dell’astensione: data 12-13 Giugno 2005. Pochi mesi prima c’erano state le europee (3-4 Aprile), l’anno dopo le politiche.
Però non una sola delle voci che si alzano oggi si espresse a favore dell’accorpamento delle date.

Io sono favorevole all’election day ed all’accorpamento di diverse votazioni per evitare sprechi di denaro pubblico, a patto che ci sia una norma che valga sempre, e non solo quando l’astensione avvantaggia chi è in maggioranza in Parlamento. Basterebbe dire che i referendum vanno SEMPRE accorpati ad altre elezioni, ed eviteremmo anche di accorpare sempre il voto degli indifferenti a quello dei sostenitori del NO.

Oggi chi protesta contro questo spreco lo fa in maniera strumentale (ogni elezione ha un costo), perché l’astensione punirebbe i promotori del referendum. Il referendum premia la lista più forte della maggioranza e punisce gli alleati, e questo significherebbe premiare PD e PDL (guardacaso entrambi favorevoli, oggi).

Oggi alla radio un senatore PD commentava negativamente il rischio del ritorno della frammentazione (tolto il politichese significa: se non alziamo i quorum perdiamo voti). Lo stesso dicasi per i rimborsi elettorali delle elezioni europee: ho sentito la proposta di eliminare quelli alle formazioni che non raggiungono il 4% per destinare questi soldi alle misure contro la crisi.

Ecco che torna la demagogia spicciola: si nasconde il vero obiettivo, che è zittire le voci alternative, tramite il ricorso a temi certamente importanti e toccanti, ma violentati dalla strumentalizzazione politica.

Oggi sia il referendum sia la questione dei rimborsi elettorali sono strumenti per chiudere, una volta per tutte, le porte ai partiti minori.
Questo significa anche che non ci saranno MAI PIU’ nuovi partiti e nuove iniziative politiche, che ovviamente alle prime tornate elettorali non otterrebbero percentuali a 2 cifre.

Se queste norme fossero state introdotte vent’anni fa, l’Italia dei Valori, i Verdi, la Lega Nord, Alleanza Nazionale – tanto per fare qualche esempio – non sarebbero mai esistite.

Riflettiamoci un attimo, prima di pensare che questa “semplificazione” non nasconda semplicemente una volontà egemonica ed antidemocratica.

Altrimenti andiamo fino in fondo, eliminiamo il diritto di voto oppure presentiamo una sola lista alle elezioni.

Del resto le dittature sono i sistemi di governo più semplici.

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