emendamenti

Incentivi 55% risparmio energetico: si votano gli emendamenti

I blog incatenati contro la soppressione delle detrazioni del 55% per il risparmio energetico sono diventati 98. Anche grazie a questa iniziativa sono stati presentati numerosi emendamenti alla norma, alcuni dei quali propongono la cancellazione totale delle novità peggiorative, o la rimozione della retroattività. Si voterà giovedì 8, venerdì 9 ed, eventualmente, sabato 10 gennaio 2009.

Il 18 dicembre la Commissione Ambiente della Camera ha chiesto di sopprimere i commi da 4 a 11 dell’articolo 29, eliminare la retroattività della norma, in modo da accogliere le domande presentate per l’anno 2008, evitare di porre limiti per gli anni successivi e cancellare la procedura del silenzio-rifiuto da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Intanto è scaduto il termine entro cui l’Agenzia delle Entrate doveva pubblicare sul proprio sito Internet il modello da utilizzare per presentare l’istanza di accesso alla detrazione del 55%. Ma del modulo ancora non vi è traccia.
Si attendono infine gli emendamenti più volte promessi da Tremonti, ma non ancora depositati.

Fonte: Kuda

Consiglio Comunale sul bilancio

Oggi e domani avremo il consiglio comunale sul bilancio. Ieri, in commissione, ho scoperto di essere l’unico consigliere ad avere presentato emendamenti. Nella lista di modifiche che ho proposto ci sono fondi per il porta a porta, incentivi per la bonifica dell’amianto, investimenti sul risparmio energetico, fondi per la sicurezza stradale e per il trasporto pubblico e così via.
Probabilmente, però, non verranno nemmeno discussi e messi al voto, per una interpretazione abbastanza discutibile delle norme. Quest’anno, infatti, discutiamo il bilancio alla fine di gennaio perché il Comune ha deciso di andare all’esercizio provvisorio. Nel piano degli investimenti, che andiamo a votare in questi giorni, è copia-incollato anche il piano delle opere pubbliche. Per finanziare i miei emendamenti ho eliminato la previsione sulla strada per la Cava a Vecchiazzano, non voluta dai cittadini e dagli stessi cavatori, ed altre opere ritenute inutili per motivazioni diverse. Queste opere, però, secondo l’assessore al Bilancio e gli uffici competenti essendo incluse nel piano delle opere pubbliche, che era emendabile fino ad Ottobre, non possono cambiare nel piano degli investimenti.
Che senso avrebbe, allora, inserirli nel piano degli investimenti? Non bastava in questo caso un semplice riferimento al documento già approvato? Perché su queste opere si chiede una doppia discussione ed un doppio voto del Consiglio, il secondo dei quali non può modificare il primo?

Queste domande fanno venire il dubbio che su certi temi non si voglia discutere, perché le proposte sarebbero talmente condivisibili da mettere in difficoltà chi dovrebbe votare contro (la maggioranza), specie quella parte della coalizione che resta alla Masini che due mesi fa ha firmato documenti che chiedevano queste cose, ed oggi sarebbe costretta a votare contro.

Spero di avere qualche risposta nel dibattito consiliare.

Eurozev: trasformare una vecchia 500 in veicolo elettrico

Il mitico Pietro Cambi è riuscito a trovare di nuovo spazio sul sito di Repubblica.it con il suo progetto di trasformazione di una vecchia 500 in una auto elettrica a zero emissioni.
Il retrofit elettrico, questo il nome dell’operazione, permetterebbe di riciclare un numero elevato di vetture e traformare un parco veicolare da rottamare in perfetti strumenti di mobilità cittadina.

Purtroppo la legge italiana ancora non consente l’immatricolazione, se non con un passaggio attraverso il TUV e la Germania, e l’emendamento a firma dei Verdi non è passato in Parlamento.
Complimenti ancora a Pietro ed alla sua associazione:
www.eurozev.org

Trasformare una vecchio cinquino in una efficientissima auto elettrica a zero emissioni? Niente di più facile. E basta fare qualche click nel sito www. eurozev. org, per avere anche un paio di consigli su come aggirare gli ostacoli che si frappongono alla sua omologazione e messa su strada.

Eurozev è infatti un’associazione senza scopo di lucro nata per promuovere la conversione dei veicoli con motori endotermici in veicoli elettrici, in modo particolare veicoli euro zero. Dopo tante battaglie – fra cui quella di sei mesi fa quando espose davanti a Montecitorio mentre si discuteva l’emendamento per la “liberalizzazione della conversione alla trazione elettrica dei veicoli circolanti”, una vecchia Cinquecento blu trasformata in un auto elettrica, – ha deciso di pubblicare sulle proprie pagine web una sorta di vademecum alla realizzazione dell’opera.

Approvati i piani particolareggiati sul traffico

Finalmente l’ottima notizia:
La Giunta di oggi ha approvato il progetto esecutivo sul piano del traffico così come presentato in Commissione Consiliare Martedì dall’Assessore alla Mobilità sostenibile Morelli, con il voto contrario dell’assessore Buffadini del PRI motivato dal non accoglimento dei suoi emendamenti. La Giunta ha inoltre deciso di aprire un tavolo tecnico per supportare l’attuazione di questi piani e valutare sotto l’aspetto tecnico eventuali proposte operative.

Ambiente. Commissione parlamento UE: diesel piu’ pulito

Motori diesel piu’ puliti, in particolare quelli per treni e navi fluviali, per ridurre l’impatto ambientale a livello europeo. Questo l’obiettivo di una serie di emendamenti a una direttiva Ue approvati ieri dalla commissione per l’ambiente del Parlamento europeo. Gli eurodeputati mirano a diminuire l’emissione di sostanze inquinanti gassose e di particolato dei motori diesel. La direttiva, tuttavia, non comprende i mezzi che viaggiano su strada. L’UE cerca di incoraggiare il trasporto di merci su ferrovia e su vie fluviali. “Nei prossimi 10 anni e’ stato calcolato che sulle linee ferroviarie europee viaggeranno 10.000 nuove locomotive” ha spiegato l’eurodeputato Bernd Lange, relatore degli emendamenti. Con l’allargamento dell’UE a dieci nuovi paesi, previsto per maggio del 2004, “aumentera’ il traffico delle merci” in modo consistente e, dunque, i rischi legati all’inquinamento. Sono gli Stati Uniti “il piu’ grande partner commerciale dell’UE per quanto riguarda i motori diesel che non viaggiano su strada” ha ricordato Lange. Negli Usa, ha aggiunto, “e’ stata avanzata una proposta che va nella stessa direzione di quella dell’Unione europea”. I produttori di motori per locomotive, navi e altri mezzi di trasporto (tranne quelli su
strada), ha precisato l’eurodeputato, “avranno il tempo di adeguarsi”, visto che la direttiva dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2011.

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