firenze

Di sera in città – Luglio 2005

Martedì 5 luglio e in replica mercoledì 6 luglio si terranno le visite guidate DI SERA IN CITTA’, organizzate da Comune di Forlì, Assessorato Cultura e Università, Servizio Pinacoteca e Musei in collaborazione con Cultura Progetto.

Questo appuntamento è intitolato “Ritratto di famiglia a Villa Saffi: le dimore di campagna del territorio romagnolo”, e si terrà alle ore ore 20,30 PRESSO VILLA SAFFI, via Firenze 164

Appuntamento a Villa Saffi, un’occasione per unire alla visita agli affascinanti ambienti della bella villa di campagna, come il salone, lo studio di Aurelio Saffi, i salotti con i loro arredi, la conoscenza della storia della famiglia Saffi.
Flavia Bugani attraverso una ricca serie di immagini di archivio racconterà la storia di donne e uomini protagonisti della vita cittadina e di importanti vicende storiche nazionali facendo emergere l’impegno umano, politico e culturale caratteristico dei componenti della famiglia
in particolare di Aurelio Saffi e di sua moglie Giorgina Craufurt.
A Mariacristina Gori il compito di raccontare le caratteristiche di questa villa borghese ottocentesca, le sue origini, la struttura e l’uso degli spazi nella vita quotidiana dei suoi abitanti.
Attraverso immagini dei luoghi e delle decorazioni si proporrà una breve rassegna delle ville particolarmente importanti del territorio forlivese, un affascinante repertorio di dimore aristocratiche e borghesi.

Per informazioni: Cultura Progetto 0543/35256, www.culturaprogetto.it –
info@culturaprogetto.it

II Incontro Nazionale dei comitati contro i progetti di centrali elettriche

Terra Futura
L’associazione Clan-Destino organizza il II° incontro nazionale dei comitati contro i progetti di centrali elettriche, per proporre un nuovo modello energetico ed idee che sostituiscano la necessità di costruzione di nuovi impianti. L’incontro si terrà Domenica 10 Aprile 2005, dalle 11:30 alle 16:15 a Fortezza da Basso – Firenze, presso la Palazzina Lorenese, e si svolgerà in forma di tavolo di discussione. All’ordine del giorno la definizione delle modalità di stesura di una sorta di Piano Energetico Alternativo e la proposta di un progetto sperimentale emblematico: “Territorio e Comunità a basso utilizzo di Energia”.

  • Per informazioni logistiche: il sito di Terra Futura
  • Il problema della mela: leggende urbane sul fotovoltaico

    Ripropongo qui un articolo scritto da Ugo Bardi, presidente di Aspo Italia e docente di Chimica dell’Università di Firenze, che ritengo molto interessante.

    IL PROBLEMA DELLA MELA: LEGGENDE URBANE SULL’ENERGIA FOTOVOLTAICA

    Di Ugo Bardi – Febbraio 2005
    www.aspoitalia.net
    bardi@unifi.it

    “Se un uomo vuole disperatamente una mela, magari la pagherà 10 Euro, forse 100 Euro, ma non la pagherà mai due mele” (Franco Battaglia)

    Ci sono interi libri che raccolgono leggende urbane e siti internet che le aggiornano continuamente. Dai coccodrilli nelle fogne di New York allle cure miracolose contro l’impotenza, la credulità umana sembra aver bisogno solo di un piccolo incoraggiamento per poi lanciarsi nell’infinito della fantasia.

    Anche nel campo dell’energia, le leggende abbondano. Abbiamo leggende ingenue, come quella diffusa negli Appennini Toscani che vuole che la siccità sia dovuto all’effetto delle eliche degli aerogeneratori che “spingono via le nuvole”. Abbiamo poi leggende piuttosto aggressive, come
    quella che vuole che gli alti prezzi del petrolio siano dovuti a un complotto delle compagnie petrolifere che tengono nascosto che il petrolio si riforma continuamente nelle viscere della terra e che le riserve sono, pertanto, infinite.

    Per i pannelli fotovoltaici, la leggenda pervicace è quella che ci voglia più energia per costruirli di quanta ne possano ridare nel corso della loro vita attiva. La leggenda prende anche la forma di una domanda: “Chi può indicare una fabbrica di pannelli fotovoltaici che sia azionata da pannelli
    fotovoltaici?”

    E’ il problema di una mela che costa due mele. Ancora peggio di quanto costava la mela dell’albero del bene e del male al tempo di Adamo ed Eva (notoriamente, un’iradiddio). Se questo fosse il caso del fotovoltaico, tutta la crescità tumultuosa del mercato negli ultimi anni (oltre il 30%
    all’anno a livello mondiale), tutte i megawatt installati in Europa, sarebbe tutto un errore, una distorsione del mercato causata dai sussidi statali e dalla follia di un gruppetto di ambientalisti fanatici.

    Per fortuna, non è vero. Diciamolo meglio: è una leggenda. Diciamolo ancora meglio: è una bufala lustrata a festa e col fiocco rosso. Vediamo di spiegare perché.

    Analizzeremo questa bufala con il metodo dell’encomiabile Paolo Attivissimo , ovvero partendo dall’analisi storica. Le leggende hanno tutte un origine, a volte un fondo di verità. Anche la leggenda del basso ritorno energetico delle celle fotovoltaiche ha un origine che va indietro a un lavoro di Howard T. Odum
    “Environmental and Energy Accounting” pubblicato nel 1996, del quale si trova un estratto a http://dieoff.com/pv.htm Odum aveva sviluppato una teoria del rendimento energetico basata sul concetto di “Emergia” (proprio così, con la “m”) che è correlata alla quantità di energia necessaria per fabbricare un certo oggetto. Se il termine emergia è un po’ arcano, le unità di misura utilizzate (“solar emergy-joules”) lo sono ancora di più. Ma non importa le astruserie; si tratta in fin dei conti di sommare tutti i componenti dell’energia necessaria per fabbricare una cella fotovoltaica e poi dividere il risultato per l’energia prodotta dalla cella stessa. Così facendo, Odum trovava una resa totale di 0,48, ovvero che una mela fotovoltaica costava quasi esattamente due mele!

    I conti di Odum sono stati rifatti ampiamente negli anni successivi. Pochi utilizzano l’arcano concetto di emergia, preferendo il piu semplice “Ritorno Energetico” (EROEI dalle iniziali del termine in inglese). A parte i dettagli del metodo, i lavori più recenti indicano che la resa energetica
    delle celle fotovoltaiche è maggiore di uno, in quasi tutti i casi molto maggiore di uno. Non è qui questione di una contrapposizione fra due opinioni di ugual peso: ci sono letteralmente decine di lavori su riviste scientifiche internazionali tutte in accordo ad affermare la buona resa
    energetica del fotovoltaico. Fino a un paio di anni fa, l’accordo era che la resa EROEI era circa sette, ovvero piantando una mela si ottenevano sette mele. Negli ultimi tempi, la resa sembra essere aumentata fino a nove (nove mele per una mela). Certi sviluppi recenti promettono valori anche
    più grandi. Non c’è nessuna ragione fisica che impedisca alle celle fotovoltaiche di avere efficienze anche 5 volte superiori a quelle attuali e questo si potrà tradurre nel futuro in aumenti corrispondenti dell’EROEI.

    Volendo, già oggi si potrebbe benissimo costruire una fabbrica di pannelli fotovoltaici azionata da pannelli fotovoltaici.

    Non sembra che Odum abbia mai ammesso esplicitamente che i suoi calcoli erano diventati obsoleti, ma analizzando il suo lavoro vediamo che ci sono due errori principali: il primo è quello di avere enormemente sopravvalutato i “costi amministrativi” che nel calcolo originale sono veramente uno sproposito: la voce energetica più importante di tutte. Il secondo errore è di avere ampiamente sottovalutato la resa energetica di una cella fotovoltaica. Odum si era basato su dati piuttosto anziani, sembra sulla resa di un pannello installato nel 1991. Da allora, la tecnologia è – ovviamente – molto migliorata.

    Sfortunatamente, tutto quello che ha a che fare con l’energia acquisisce in breve un significato emozionale e politico. Le celle fotovoltaiche hanno dei detrattori arrabbiati che proprio non riescono a digerire l’idea che si possa ottenere energia – gratis – dal sole. Per questa ragione, l’internet è impestato di pagine dove i calcoli di Odum sono dati come un “ipse dixit” papale, di valore poco meno assoluto del vangelo. Inoltre, quello che succede è che le stime serie più recenti della resa fotovoltaica sono poco visibile, seppellite nelle riviste scientifiche che non accessibili via internet a chi non ha un abbonamento oppure accesso a una biblioteca universitaria. Questo è uno dei grandi misteri del nostro mondo: il fatto che i lavori fatti da scienziati pagati con i soldi delle tasse del
    pubblico non siano liberamente accessibili al pubblico, ma questo è un altro argomento. Comunque, se non avete accesso a questi documenti ma volete in ogni caso prova sicura che quanto detto qui corrisponde a verità, procuratevi l’eccellente libro di Domenico Coiante “Le nuove fonti di
    energia rinnovabile” (Franco Angeli, 2004) dove tutte queste cose sono spiegate rigorosamente e in italiano.

    Quindi, nessuna preoccupazione: le celle fotovoltaiche sono sistemi efficienti per la trasformazione dell’energia solare in energia elettrica e le possiamo tranquillamente installare senza pensare che stiamo in realtà pagando due mele per una mela. Certo, le celle FV sono ancora più costose
    dell’energia che viene dal petrolio e dagli altri fossili. Questo avviene sia per le distorsioni del mercato dovuti agli interventi statali, sia per gli investimenti pregressi fatti sui combustibili fossili.

    Con il progresso della tecnologia, tuttavia, i costi del FV sono destinati a scendere e non ci sono dubbi che l’energia fotovoltaica sia una strada da percorrere verso un mondo pulito e sostenibile.

    Spiagge. Campagna Legambiente Firenze per posacenere all’Elba

    Per ricordare che ”le spiagge e gli scogli non sono dei posacenere”, Legambiente ha cominciato a distribuire ai turisti ospiti degli alberghi dell’Isola d’Elba 25.000 posacenere da spiaggia. Sono stati realizzati in plastica – colorata e ”rigorosamente riciclata” – nell’ ambito della campagna ”posacenere da spiaggia” – che vede impegnati anche gli albergatori e il parco nazionale dell’ arcipelago toscano. La distribuzione viene effettuata anche presso le strutture del parco di Marciana e Rio nell’Elba e l’info park point di Portoferraio. I posacenere da spiaggia saranno poi offerti anche ai visitatori di Pianosa per salvaguardare, in particolare, la spiaggia di Cala Giovanna. L’ operazione, spiega una nota di Legambiente, ”vuole sensibilizzare l’ opinione pubblica sul grave impatto che hanno sull’ambiente i milioni di mozziconi di sigarette che ogni anno sono abbandonati sulle spiagge, sugli scogli e in mare dalle barche”. Tenendo conto che in Italia i fumatori sarebbero 18 milioni e ogni fumatore consuma in media dieci sigarette al giorno, vanno in fumo circa 180 milioni di sigarette al giorno. ”E poiche’ ogni mozzicone – calcola Nicoletta May, responsabile del progetto – occupa un volume di 1,1 cm cubi, il volume totale di mozziconi prodotti in un giorno e’ di 193 metri cubi e in un anno di 72.250 metri cubi. Prendendo come riferimento la torre di Pisa, che contiene un volume di 3.973 metri cubi, in un mese in Italia si accumula un volume di mozziconi pari a una volta e mezza la torre”.

    Convegno sul free software a Firenze

    Da Zeus News:

    A partire dal 5 settembre e nei quattro giorni seguenti si discuterà sul free software come alternativa di sviluppo.

    A Firenze nel giorni 4/5/6/7 settembre, promosso dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze, dalla Camera di Commercio di Firenze, si terrà un convegno sui temi del Software Libero e dell’E-Government. La partecipazione è gratuita anche se è necessaria l’iscrizione on line.

    Nel programma di questa “quattro giorni” ci sembra particolarmente degno di attenzione il seminario dal titolo
    “Software libero: alternativa di sviluppo”, che si terrà presso la Fortezza Da Basso di Firenze, il 5 settembre dalle ore 14.30 alle 19.30.

    Nel seminario, Giuseppe Orzati di Open Toscana presenterà la sua iniziativa. Angelo Buongiovanni, Assessore della Provincia di Pisa presenterà l’esperienza della sua amministrazione. Interverrano anche Paolo Bizzarri di I-cube per presentare il caso di una Open Source Company, Paolo Didonè di Prosa il suo caso di una Free Software Company.

    Saranno presenti anche Georg Greve, Presidente della Free Software Foundation Europe, Bruce Perens, fondatore di Open Source Initiative, ed è previsto anche un collegamento in videoconferenza con Richard Stallman, fondatore del progetto GNU. Le conclusioni le terrà Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana.

    Per maggiori informazioni: http://convegni.firenzeworldvision.it/

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