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Statuto Comunale: cambio delle regole ad un minuto dal fischio finale

A meno di un mese dallo scioglimento del Consiglio l’ufficio di presidenza ci chiede una revisione dello Statuto e del Regolamento Comunale.
La proposta portata in commissione dal Presidente e dal Vice, rispettivamente PD e Forza Italia, contiene diversi aspetti controversi, come l’abolizione dei gruppi con un solo consigliere, l’ipotesi di rendere segrete le commissioni, l’eliminazione della quota di membri esperti con pari diritti dei consiglieri eletti dalle commissioni verifiche procedure amministrative e pari opportunità.
In mancanza di tempo per una discussione approfondita i Verdi hanno chiesto un rinvio della discussione a dopo le elezioni, che è stato però rigettato.
Se questo dibattito andrà avanti, quindi, occorrerà eliminare tutte gli aspetti non condivisi unanimemente, e cogliere l’occasione per introdurre novità positive.
Sulla partecipazione dei cittadini, ad esempio, si può fare molto di più.
I referendum comunali oggi si possono indire solo chiedendo la firma del 5% degli aventi diritto al voto, 5 volte maggiore alla percentuale richiesta per i referendum nazionali.
Occorre quindi abbassare questa quota almeno al 3%, per permettere la consultazione dei cittadini sulle questioni più importanti che riguardano la città.
Si possono inoltre fissare nelle regole altri strumenti di partecipazione, che riavvicinino le persone all’attività politica della nostra amministrazione, e rigettare tutte le proposte di riduzione del potere di indirizzo e di controllo degli organi elettivi, che sono uno strumento necessario per il buon governo della città.

Save the Dogs: per aiutare i cani in Romania banchetto a Forlì

La foto è di Luca OnoriSabato 3 Gennaio dalle ore 15 alle 18.30 in Piazza Saffi a Forlì ci sarà un banchetto per “Save the dogs”, l’Associazione che si occupa di aiutare i cani in Romania.
Al banchetto verranno raccolti fondi attraverso donazioni e gadget, ed alcune persone che spiegheranno i loro i loro progetti di recupero e salvataggio di questi cani abbandonati e uccisi.

Aeroporto di Forlì: un successo o un fallimento?

Dopo l’annuncio dell’accordo tra SEAF (la società che gestisce l’aeroporto di Forlì) e Ryanair fatto in pompa magna dell’ex sindaco di Forlì Rusticali è di oggi la notizia dell’abbandono di Cervia e Ravenna della società promozione e turismo, nata per affiancare SEAF nella promozione del Ridolfi. Evidentemente l’accordo “strappato” non ha accontentato proprio tutti.

In tutto questo il Consiglio Comunale di Forlì non è stato coinvolto nemmeno parzialmente, nemmeno una riunione dei capigruppo del consiglio o una commissione consiliare per l’aggiornamento della situazione ed una analisi approfondita dei termini dell’accordo, che abbiamo appreso solo dalla stampa in maniera molto vaga.

E’ illogico che si parli delle nostre società partecipate solo nel momento del ripianamento dei debiti, e non durante le scelte strategiche che vanno a pesare sul bilancio.

La fame nel Mondo secondo me

Oggi c’è stato il vertice della FAO a Roma sul problema dell’aumento dei costi del cibo e del rischio carestia nel Mondo. Se il premier iraniano non avesse avuto il primo piano tutto il giorno, probabilmente qualche media avrebbe avuto il tempo di approfondire un po’ la questione.

Non credo che il problema di oggi sia dovuto ai biocarburanti, ancora poco diffusi per mettere in crisi il mercato dei beni alimentari (ma già abbastanza diffusi per mettere in guardia sulle conseguenze).

Oggi gran parte del problema risiede nelle speculazioni internazionali di borsa, che dal mattone dopo la crisi dei mutui americani si sono spostate alle materie prime, cibo compreso.

Al vertice sono state proposte misure di sostegno, ma la carità in questo caso ha un effetto temporaneo e non risolve il problema.

La proposta di Berlusconi è quindi a mio parere completamente inutile ed anzi pericolosa: togliere fondi dal bilancio europeo per mettere soldi in container da spedire al terzo Mondo come supporto può anche portare a disastri come quello della missione arcobaleno, che spero non sia stato dimenticato.

Nessun TG ha avuto l’idea geniale di intervistare un professore o un esperto in materia, purtroppo.

Invece di proporre la detrazione degli aiuti, partirei con strumenti di difesa del cibo dalle speculazioni di borsa, dalla messa al bando dei brevetti e delle sementi ogm fatte per morire dopo un raccolto (1), privilegerei con un sistema di tassazione ed incentivi che favorisca la produzione di cereali rispetto a quella della carne (2), eliminerei tutti gli incentivi per la dismissione delle culture (ed il conseguenze innalzamento dei prezzi) dell’Unione Europea, per spostarli sull’incentivazione di filiera corta di qualità (così smettiamo di importare cibo da paesi come Cina ed India, ad esempio).

(1) chi non conoscesse il problema legga il libro di Vandana Shiva, il Mondo sotto brevetto.
(2) per produrre un chilo di carne occorre una quantità di acqua 13 volte superiore rispetto a quella che serve per produrre un chilo di grano, e per ogni KG di carne servono circa 16 KG di cereali.

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