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Corso: Il web marketing per le imprese

Dove e Quando • Cesena, 12 maggio 2010 • Sede C.A.C.

A chi è rivolto • alle aziende e ai liberi professionisti che vogliono utilizzare autonomamente e correttamente Internet come strumento di comunicazione, evitando gli errori più comuni e facendo di un mailing uno strumento efficace per raggiungere il proprio obiettivo.

Durata • 4 ore Costo • euro 100,00 + IVA

(sconto 20% per studenti, cooperative, Onlus e giornalisti)

L’obiettivo • Illustrare i meccanismi di comunicazione di Internet, i vantaggi e gli svantaggi del mezzo. In particolare verranno presentati i possibili utilizzi del proprio sito Internet come mezzo promozionale dalle notevoli potenzialità e le trappole in cui non bisogna cadere per essere efficaci.

• Promuoversi sul web: siti e motori di ricerca (SEO)

• Mercati e conversazioni: la reputazione online

• Accessibilità: le regole per essere visibili e “a norma”

• E-mail marketing: trucchi e trappole della posta

• Social network: le regole, da Facebook a Flikr

Docente • dott. Alessandro Ronchi

Per iscrizioni ed informazioni:  Corso: Il web marketing per le imprese – Sapim – Agenzia di comunicazione – relazioni pubbliche – pubblicità – formazione.

Il presidente dei Verdi ricoverato d’urgenza

Roma, 01 MAR (Velino) – Il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che da 33 giorni e’ in sciopero della fame contro la censura sui temi ambientali da parte dei programmi televisivi e contro la violazione del pluralismo politico e’ stato ricoverato d’urgenza in un ospedale del litorale romano. Le condizioni fisiche del leader dei Verdi che da oltre un mese non si nutre e che ha perso oltre 15 chili, dall’inizio della protesta, sono fortemente peggiorate a causa di problemi renali. Proprio i problemi renali e la presenza di sangue nelle urine hanno spinto i sanitari che seguono Bonelli a disporre un ricovero immediato. Lo rende noto un comunicato dell’Ufficio stampa della Federazione dei
Verdi. (com/gda)

Stefano Montanari ed i dubbi sulla storia del microscopio elettronico

Molti di voi conosceranno la storia della raccolta di fondi, partita grazie a Beppe Grillo, per l’acquisto di un microscopio elettronico che permettesse a Stefano Montanari e sua moglie, la dottoressa Gatti, di fare ricerche sulle nanoparticelle.

Pare, da un articolo scritto su “Il Ponente”, che Montanari abbia millantato false referenze, spacciandosi per “consulente del progetto Nanopathology” della CE, cosa smentita dall’ufficio stampa della stessa CE.

Pare che il microscopio in questi anni sia stato utilizzato a scopo di lucro dalla società di Montanari e moglie, e che il primo microscopio (quello che era stato tolto dalle sue mani perché persona scomoda ai potenti) sia in realtà ancora in uso alla dottoressa Gatti per le sue ricerche.

L’unica cosa che era stata loro vietata era l’uso privato di questo bene dell’università.

Una serie di circostanze che hanno portato la Onlus Carlo Bortolani, che ha raccolto i fondi per l’acquisto del 2° microscopio, a donare lo strumento all’università di Urbino e pare anche a preparare una denuncia nei confronti di Stefano Montanari.

La Onlus scrive sul proprio sito:

Non ci stupiscono le reazioni e illazioni del dott. Montanari nei confronti della decisione della nostra Onlus di allargare la ricerca, ma a noi ciò che preme è il rispetto della legge e dei benefattori, i risultati scientifici e quindi la salute dei cittadini, non i bilanci di una società a scopo di lucro quale è la Nanodiagnostics srl dei dottori Montanari e Gatti.

E’ evidente che falsità e ulteriori illazioni ci vedranno costretti a difendere la nostra immagine e onorabilità nelle dovute sedi legali”.

Se queste accuse si dimostrassero fondate, dovranno essere d’insegnamento per tutti coloro che hanno strumentalizzato e venerato la sua figura di paladino della giustizia in questi anni.

Influenza suina: cifre a caso

800px-Swine_Flu_Masked_Train_Passengers_in_Mexico_CityL’altro giorno, mi pare al TG1, hanno detto che la mortalità della nuova influenza H1N1 è dell’1% (fonte World Health Organization)
Sparata così, è una cifra impressionante. Ogni 100 abitanti colpiti uno non riuscirebbe a cavarsela.

In realtà, calcolando i dati europei, il tasso di mortalità registrato fino a questo momento, senza vaccini, è dello 0.16%, quindi quasi 10 volte meno di quello dichiarato alla tv del servizio pubblico.

Per avere un confronto, l’influenza stagionale ha un tasso dell’1 per mille circa (0.1%).
Immagino che i due dati si allineeranno non appena sarà migliore la diagnosi e saranno vaccinati i soggetti più a rischio.

Rimane da sapere il perché di questa leggerezza nella divulgazione di dati così importanti e sensibili per la popolazione, che rischiano di causare più danni di quelli dell’influenza (la paura può scatenare reazioni irragionevoli e pericolose).

Nella migliore delle ipotesi è un meme ricorrente, come quello dei cani aggressivi, che ogni tanto è bene rispolverare per riempire gli spazi informativi.
Nella peggiore, e forse più probabile, c’è qualcuno che ci guadagna che ha più strumenti di chi non vuole verificare le fonti.

Accanirsi sulle decisioni altrui

casini_sigaroSi dice lo scopo della crociata contro la RSU486 sia quello di tutelare la vita, e si cerca di far leva sui 26 casi di morte (su 500’000) della madre derivanti dalla loro assunzione per evitarne l’uso.

Però allo stesso tempo, altre cause maggiori di rischio di mortalità vengono completamente ignorate.
Prendiamo i dati del Ministero della Salute: 15-20% del totale delle morti in Italia sono attribuibili al fumo, il 10% all’obesità, il 5% all’inattività fisica.

Se si volesse davvero tutelare la vita umana si farebbe una crociata contro il fumo, ad esempio.

Ma una crociata contro i fumatori, che sono circa un 21% della popolazione italiana, sarebbe una brutta campagna pubblicitaria e rischierebbe di danneggiare anche molti credenti (quelli un po’ meno coerenti, se vogliamo, perché non rispettano la Bibbia – Corinzi 6:19).

Molto meglio sfruttare quello 0.0052 % di rischio per la salute che deriva dalla RSU486 rispetto alle percentuali di rischio di chi fuma, beve, guida troppo velocemente, mangia troppo o fa sport estremi.

Diciamoci la verità, quelle percentuali sono un po’ troppo sostanziose per prestarsi alla caccia alle streghe, ad additare il peccatore, ad isolare chi non si allinea.

PS: Sia chiaro, l’aborto è sempre una tragedia personale, ma va trattato, e non sfruttato, al pari di tutte le altre.

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