limiti

Piano del traffico da rilanciare per la tutela della salute

Pubblico il comunicato stampa della Federazione dei Verdi sul rilancio del piano del traffico.

Piano del traffico da rilanciare per la tutela della salute
Autobus gratis a Dicembre.

Studi autorevoli – come quello certamente realizzato dalle associazioni di categoria per sondare il gradimento dei cittadini sul piano del traffico – dimostrano che ovunque si chiedano pareri ai cittadini su questi temi, si verifica che le persone “sondate” si dichiarano favorevoli all’80% circa (meno traffico, meno auto, più bus-bici-pedoni, ecc..) prima dell’attuazione dei provvedimenti; quando questi si realizzano la percentuale dei soddisfatti crolla più o meno al 20% per poi risalire, dopo alcuni mesi, nel favore della stragrande maggioranza degli intervistati.

Questa “curiosa” curva di gradimento – consolidata e confermata da analisi puntuali e anticipata dai Verdi nel corso di un incontro pubblico già nel luglio scorso – pare si stia riproducendo anche nella nostra città a tutta dimostrazione che Forlì è esattamente come le altre città e i forlivesi assolutamente attenti ai cambiamenti.

Al contrario, invece, di quello che affermano Sansavini ed Errani il piano del traffico sta pienamente centrando i suoi obiettivi, primo fra tutti la riduzione del traffico veicolare privato, precondizione per la prevenzione primaria a tutela della salute dei cittadini.

Era dagli anni settanta che non veniva fatta una proposta così anacronistica quale quella di richiamare in centro il traffico veicolare privato in una situazione di grande emergenza sanitaria, come dimostrato dalla stima dei dipartimenti di sanità pubblica delle aziende USL di circa trenta morti l’anno nella nostra città causati solo da PM10.

Loro dimenticano, probabilmente, che siamo costretti a prendere provvedimenti di limitazioni del traffico per il continuo sforamento dei limiti di legge per le polveri sottili. Se dovessimo dare attuazione a queste paradossali proposte ci troveremmo con lo schizofrenico risultato di incentivare il traffico veicolare privato il sabato e gli altri giorni nel tardo pomeriggio e bloccarlo completamente il giovedì.

Una sola cosa è condivisibile tra le proposte dei due capigruppo del Partito Democratico: occorre mettere in campo tutte le azioni necessarie per dare piena attuazione al piano del traffico votato dal Consiglio Comunale.

Se fossero coerenti col programma di governo della città, si batterebbero per proseguire su questa strada, attivare ulteriori strumenti e fare passi in avanti, sostenendo gli investimenti sul trasporto pubblico, sui quali il Sindaco ha sottoscritto impegni importanti attraverso l’accordo sindacale di pochi giorni fa.

Che questa sia la strada giusta è dimostrato anche dal notevole incremento di circa il 30% degli utenti dei mezzi pubblici.

Accettino quindi la proposta degli autobus gratis da noi già condivisa con altre forze della sinistra.

Federazione dei Verdi di Forlì-Cesena

Modifiche al regolamento d’igiene: meno vincoli per bar e ristoranti

Giovedì pomeriggio abbiamo visto in commissione la proposta di modifica al regolamento d’igiene del Comune di Forlì, per la parte riguardante gli spazi all’aperto ed i vincoli igienico-sanitari per gli esercizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande all’aperto.
Ho proposto una modifica al regolamento che favorisca gli esercizi che sono in area pedonale e nella Zona a Traffico Limitato, per aumentare la dimensione degli spazi all’aperto soprattutto per coloro che non hanno un elevato traffico di fronte.

Se il testo non verrà emendato secondo le mie indicazioni presenterò un ordine del giorno in tal senso: troppo spesso si parla di limitazione del traffico in senso negativo, senza pensare ai benefici che questo può portare ad alcune zone, per la salute ma anche per l’economia delle zone più pregiate della città, che possono veder riconquistati gli spazi occupati dalle auto in sosta.

Ho anche chiesto che le regole che verranno stabilite siano uguali per tutti, e che ci sia una differenza tra chi ha prontamente adeguato il proprio esercizio alle più restrittive regole del precedente regolamento e chi invece ha deciso di non farlo o non ha potuto per limiti architettonici che impedivano modifiche strutturali. Ho chiesto, per ultima cosa, che venga fatto un quadro della situazione, che mostri in maniera schematica e chiara la situazione attuale e futura dopo l’entrata in vigore del nuovo regolamento, per capire meglio la portata delle scelte di oggi e quelle che verranno effettuate in futuro.

Festa de L’Unità di Forlì Cesena

Festa de L\'Unità di Forlì 2005Maggie mi segnala il programma della Festa Provinciale de L’Unità di Forlì.
Quest’anno è disponibile anche un sito internet, con i programmi, gli eventi ed un concorso a premi (in palio i biglietti degli eventi).

Programma:
Venerdì 24 Giugno – FUOCHI ARTIFICIALI
(Zona franc@: Magic Queen)

Sabato 25 Giugno – ALESSANDRO RISTORI
(Zona franc@: Compagine di San Tome’ – “L’erba de Vse”)

Domenica 26 Giugno – PIZZOCCHI E GIACOBAZZI
(Zona franc@: Alive)

Lunedì 27 Giugno – FESTA DELLA BIRRA
(Zona franc@: Bluto Blutarsky Band)

Martedì 28 Giugno – SFILATA DI MODA
(Zona franc@: Super Angels)

Mercoledì 29 Giugno – I CAIMAN
(Zona franc@: RLNM)

Giovedì 30 Giugno – I CAMALEONTI
(Zona franc@: Kiss me Emily & Coffee Shower)

Venerdì 1 Luglio – STEFANO ZUFFI – PNEUMATICA EMIL. ROM. – STORIA DI CANTI DI LOTTA E DI LAVORO
(Zona franc@: Cyrcus Nebula)

Sabato 2 Luglio – GOOD FELLAS

Domenica 3 Luglio – COSTIPANZO SHOW
(Zona franc@: Bitter Sweet & Octave)

Lunedì 4 Luglio – INTERPRETI PER NUOVI MONDI – ASSOCIAZIONESENZALIMITI – TEATRO UNIVERSITARIO
(Zona franc@: Innasense)

Martedì 5 Luglio – PIADINA SHOW
(Zona franc@: Antares & Blastema)

Mercoledì 6 Luglio – STADIO
(Zona franc@: MM40)

Giovedì 7 Luglio – PATTINAGGIO ARTISTICO – CAMPIONI MONDIALI TEAM ART
(Zona franc@: Yankee Rose (tributo ai Kiss))

Venerdì 8 Luglio – SGABANAZA SHOW
(Zona franc@: Jean Fabry)

Sabato 9 Luglio – NEGRITA
(Zona franc@: Commedia dialettale)

Domenica 10 Luglio – ELISA SEDIOLI – ADRIATIC DIXIELAND JAZZ BAND
(Zona franc@: Part of me)

Lunedì 11 Luglio – FESTA DELLA BIRRA
(Zona franc@: Titta e le fecce tricolore)

Martedì 12 Luglio – METALLURGICA VIGANO’ – WANDA LA CARRELLISTA
(Zona franc@: In Virtute Lunae)

Mercoledì 13 Luglio – BANDABARDO’
(Zona franc@: Essei (soul/funky))

Giovedì 14 Luglio – EQU
(Zona franc@: Raya)

Venerdì 15 Luglio – ZELIG OFF
(Zona franc@: Le Croste (punk rock from Mars))

Sabato 16 Luglio – KHORAKHANE

Domenica 17 Luglio – IVANO MARESCOTTI
(Zona franc@: May’s Devil Cries & Sunner Side)

Lunedì 18 Luglio – FUOCHI ARTIFICIALI
(Zona franc@: Asilo Republic)

Articolo su un giornalino universitario

Scrivo qui in anteprima un articolo che ho scritto per un giornalino universitario. Se avete commenti o correzioni, le accetto molto volentieri! Se volete potete utilizzarlo, modificarlo e riprodurlo, a patto che sia sempre citata la fonte originale (l’articolo, come il resto di questo blog, è rilasciato con licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike ).

Il ruolo dell’informatica nella democrazia partecipativa

Alzi la mano chi non si dichiara democratico. Avessi davanti cento persone, credo che potrei vedere una platea di mani incrociate.

Spesso, però, dietro alle singole parole esiste un significato che scompare, con l’uso quotidiano e non ragionato dei termini.
Basterebbe un dizionario, strumento di sapienza arcana ormai caduto in estremo disuso, per comprendere una cosa molto importante: noi non viviamo e non stiamo appoggiando una vera democrazia. In un momento nel quale si cerca di esportare la democrazia, come fosse un prodotto commerciale, addirittura con l’uso della forza militare, si è totalmente perso il suo significato.
Questo termine deriva da una parola greca, demos, che stava ad indicare il popolo libero, dal quale quindi era escluso il vasto gruppo degli schiavi.
Nel V secolo a.C. , il popolo (demos) aveva la possibilità di partecipare direttamente alla vita politica ed al governo delle cose pubbliche, sulla base dell’idea che un artigiano fosse membro della comunità al pari di un aristocratico.
Democrazia, quindi, significa in primo luogo che il governo degli affari pubblici è esercitato dal popolo. Con il tempo questo sistema si è tramutato, ed il significato originale è nel dizionario alla voce “democrazia diretta”. Democrazia è ora sinonimo di partecipazione politica attraverso un voto, dato ad una classe di politici di professione.
Questo cambiamento, però, non è affatto trascurabile. La democrazia rappresentativa è fallimentare, se l’obbiettivo che la società si pone è un governo che curi con lo stesso impegno gli interessi di tutti i cittadini.

Spostando la responsabilità di governo dai cittadini ad una élite di rappresentanti, si crea un’apatia politica che porta al completo disinteresse della gente alle questioni che li riguardano direttamente. Fatto salvo qualche caso sporadico, il cittadino viene coinvolto solo per le elezioni, momento in cui i candidati di questa élite cercano consensi nelle maniere più insensate possibili. Promettendo progetti irrealizzabili, facendo bassa demagogia, dicendo frasi brevi e senza senso, che vengano trasportate da bocca in bocca, come un assurdo gioco del telefono, per raccogliere voti.
Un cittadino interessato alla vita politica vale un voto, una piazza è un grosso insieme di voti, un programma televisivo rappresenta un potenziale potentissimo di firme.
Ma si può considerare una croce su un foglio, basata su considerazioni da slogan, una partecipazione politica? I cittadini dei nostri cari amati paesi, partecipano alla vita politica? Se chiedete ad una persona qualsiasi, presa a caso, se è un politico, risponderà affermativamente?
Se la risposta a questa serie di domande è sempre no, e siete convinti di quello che state pensando, allora allo stesso tempo state anche affermando che in questo momento non viviamo una vera e propria democrazia. Prima di esportarla con le bombe ed i kalashnikov, quindi, sarà bene sistemarla, rattopparla e darle un senso.
Questo problema è al centro dell’attenzione dei movimenti, che nel mondo ed in Italia stanno analizzando il funzionamento del sistema di gestione politica, per vedere se è proprio nella struttura delle decisioni che risieda il marcio che contamina tutte o quasi le decisioni che vengono portate avanti.
In Italia, in particolare, siamo in una situazione tremenda. Le leggi vengono approvate attraverso il sistema dei decreti, spesso saltando il dialogo imposto dal parlamento, dove comunque non si tratta mai a fondo ed in maniera distaccata di nulla.
Si può tornare indietro? Avere un sistema diverso, più equo? Probabilmente esiste un modo, rappresentato dalle possibilità offerte dai nuovi sistemi di comunicazione e di collaborazione.
Se col tempo sono spariti i luoghi in cui parlare di politica e pensare alle soluzioni, si può creare uno spazio che sia aperto alle discussioni, ventiquattro ore su ventiquattro, con dove ognuno possa entrare secondo le sue necessità ed orari.

Serve un modo per aprire canali di partecipazione politica, dove i pareri dei cittadini che si interessano su alcuni temi possano esprimere le loro proposte e le loro opinioni, ed i “politici di professione” esercitino realmente una rappresentatività che non si limiti al voto. Una politica nuova, partecipativa, è possibile.
Alcuni esperimenti di questo tipo, in rete, sono stati aperti ed utilizzati con i primi successi. La comunità di sostenitori del software libero, ad esempio, ha messo in piedi una proposta per i candidati alle prossime elezioni europee ed amministrative, che include temi come la proprietà intellettuale, la condivisione della conoscenza, l’utilizzo ragionato delle risorse monetarie delle nostre amministrazioni. Attraverso un particolare strumento di pubblicazione su un sito internet, infatti, è possibile per tutti dare il proprio contributo, aggiungendo una frase, ridiscutendo un punto delle proposte, per arrivare in conclusione ad un documento che sia frutto di un lavoro di più persone.

L’idea a mio parere è molto buona ed andrebbe estesa anche nelle varie città: si potrebbe creare un punto d’incontro per le proposte ragionate, su alcuni temi importanti come la pace, la gestione dei rifiuti e delle strutture pubbliche, dove i cittadini possano esprimere i loro pareri, studiare bene il problema (superando le canoniche 5 dei titoli di giornale), vedere documenti ufficiali e scrivere mozioni.

Una volta conclusa una discussione, il testo potrebbe essere presentato ai partiti, e tracciare il percorso che attraverso gli organi istituzionali compie la proposta. L’operato dei partiti e dei rappresentanti politici, quindi, subirebbe un controllo continuo proprio sulle tematiche che i cittadini ritengono più importanti, verrebbe pubblicato un resoconto periodico di quello che i rappresentanti hanno fatto, ed alla fine si garantirebbe un dialogo continuo per una gestione migliore possibile.
L’idea non è irrealizzabile, lo dimostra un esperimento che ho inserito proprio nella mia pagina personale (che trovate all’indirizzo www.alessandroronchi.net/wiki/wiki/tiki-index.php ), dove diverse persone hanno già contribuito con loro proposte ed idee, messe al giudizio critico e costruttivo dei visitatori.

Uno strumento di questo tipo, che per ora rimane un esperimento, tramite le associazioni, i comitati, le scuole e non ultimi gli stessi cittadini, potrebbe essere un catalizzatore di proposte, e se raggiungesse abbastanza consensi, i partiti sarebbero motivati ad incentivare il dialogo.
Se l’idea di mettere in piedi una democrazia diretta, dove i cittadini decidono su tutto senza distinzione di ruoli, è un po’ troppo anacronistica, probabilmente il passaggio verso una partecipazione, richiesta a gran voce da un sacco di persone attraverso movimenti e manifestazioni, è già tra le possibilità di un nostro prossimo futuro.
Un futuro dove chi vuole può decidere come amministrare la sua vita, e contribuire allo stesso tempo ad un miglioramento degli ultimi spazi comuni che ci vengono concessi.

Alessandro Ronchi
https://alessandroronchi.net/

Torna su