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Giovane su internet “viola” le basi militari

5 anni fa scrivevo un articolo su Google Maps e la sua violazione delle norme italiane che vietano di riprendere gli obiettivi militari, finendo su Sky e sulla stampa locale. Purtroppo, a differenza di quanto speravo, non sono riuscito ad appendere in casa questo titolo folcloristico, perché l’edicola alla quale avevo chiesto l’incorniciatura la gettò invece nella spazzatura per errore (o per un “complotto”? :-) )

Giovane su internet “viola” le basi militari.

Liberiamo i dati geografici!

I dati cartografici servono per una miriade di applicazioni. I comuni li utilizzano per gestire il territorio (piano regolatore, viabilità, ecc), altre amministrazioni per valutare i rischi idrogeologici, chi per mappare edifici e verde pubblico, i navigatori per mostrare i percorsi e le strade più convenienti da utilizzare per un viaggio.
Su internet sono nate molte applicazioni che si basano su dati geografici, come le famose mappe di Google, ma ognuna di queste si basa su una raccolta di dati specifica. Ovviamente i dati geografici sono sempre gli stessi, ed attraverso la digitalizzazione potrebbero essere riutilizzati senza grossi sforzi.

Questa petizione, che invito a firmare, chiede di rendere pubblici i dati geografici in possesso delle amministrazioni pubbliche. Sembrerebbe scontato, ma non lo è.

Questo permetterebbe anche a singoli o piccoli gruppi di sfruttare questi dati per progetti innovativi referenziati geograficamente: finalmente le mappe con la distribuzione di eventi, negozi, luoghi di incontro (ma le applicazioni sono veramente infinite) potrebbero slegarsi dai fornitori come Google, dal quale sarebbe opportuno essere più indipendenti.

Firmate!

Roadsharing: autostop 2.0

Roadsharing.com è un sito internet in 4 lingue che aiuta i suoi visitatori a spostarsi con un occhio al portafoglio e l’altro alla riduzione dell’impatto ambientale dei nostri movimenti. Tramite il sito si incontra chi cerca e chi offre un passaggio, in modo da dividere le spese, tutto gratuitamente. I tragitti vengono calcolati con Google Maps, in modo da trovare possibili coincidenze di percorso.

Il Corriere della sera, prende senza fare riferimenti

In merito alla notizia dei siti sensibili e di Google Maps, il Corriere della Sera ha appena pubblicato un articolo, senza però citarne le fonti. Siamo alle basi del giornalismo.
Ho scoperto questo fatto grazie a Pandemia, che ha pubblicato un post che ho commentato così:

In realtà ha violato il Copyright della notizia, e ti spiego perché. Luca ha scritto sui suoi blog dei siti sensibili, riportando un messaggio presente sul mio blog.

Tutti i contenuti del mio blog sono sotto licenza creative commons attribution-sharealike. Questo significa che se prendi qualcosa, devi dire da dove l’hai presa, e distribuirlo sotto una licenza simile.

La notizia sul Corriere della Sera, quindi, viola il Copyright dei contenuti con i quali ho diffuso la notizia.

Evitare di citare la fonte è proprio una delle regole di base del giornalismo.

Poi dicono dei bloggers.

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