Musica

Immagina come Castellitto…

Imagine there’s no heaven, It’s easy if you try,
No hell below us, Above us only sky,
Imagine all the people, living for today…

Imagine there’s no countries, It isn’t hard to do,
Nothing to kill or die for,
And no religion too,
Imagine all the people, living life in peace…

Durante il concerto del 1° Maggio Castellitto sale sul palco e cita la traduzione di Imagine.

O quasi.

Quella frase sulla religione, volutamente omessa dal presentatore, proprio non pareva simpatica. Eppure ha un significato preciso e non casuale all’interno del testo. Lennon si immagina un Mondo senza paradiso ed inferno, dove le persone vivono per il presente nel rispetto reciproco, senza distinzioni di nazioni, senza un motivo o religione come pretesto per uccidersi.

Il testo di Imagine è molto forte, a dispetto della morbidezza della musica. Non era obbligatorio citarlo o tradurlo, ma nel farlo non si può mozzare il significato.

Questa la traduzione intera della canzone:

Immagina

Immagina che non ci sia un paradiso, È facile se ci provi.

Niente inferno sotto di noi, Sopra di noi soltanto il cielo.
Immagina che tutti quanti vivano per il presente…

Immagina che non ci siano nazioni, Non è difficile farlo,
Nulla per cui uccidere o morire, E nessuna religione,

Immagina che tutti quanti Vivano in pace..

Immagina che non ci siano proprietà,
Mi chiedo se ci riesci,
Nessuna necessità di cupidigia o fame,
Una fratellanza di uomini, Immagina che tutti quanti
Condividano tutto il mondo…

Tu dirai che sono un sognatore, ma non sono l’unico,
Spero che un giorno ti unirai a noi, E il mondo sarà come una cosa sola.

I conti dei pirati informatici della Carlucci

l’Onorevole Carlucci cerca di fare i conti sul suo blog di quanto spende un “pirata” per scaricare materiale illegale in rete. Purtroppo e direi come era prevedibile i suoi calcoli sono sbagliati. Tanto per fare un esempio, i 300Watt che indica come consumo medio di un pc non sono in realtà il consumo medio ma la potenza massima dell’alimentatore. Questo significa che il reale consumo medio è molto inferiore. Poi afferma che la durata dei computer è di 2 anni e fa il conto in tasca al pirata come se questo lo utilizzasse solo per scaricare.

Prendiamolo come un invito a spegnere i computer quando non si utilizzano o ad attivare tutti i sistemi di risparmio energetico, perché come iniziativa contro la pirateria è assolutamente inutile e controproducente.

Al suo posto avrei scritto che basterebbe un sistema più comodo e meno costoso per scaricare audiovideo in maniera legale per scoraggiare la pirateria.
Se un film visto in rete (o in TV attraverso un apposito lettore) costasse un euro e non 5, se un album costasse 4-5 euro e non 20-30, più persone pagherebbero il dovuto e gli autori ci guadagnerebbero. Se i suoi calcoli fossero corretti, basterebbe proporre abbonamenti annuali alla SIAE tutto compreso (musica, film, serie tv) a 300€ per far tutti felici e contenti. E’ vero che ci sono maniaci del download, ma il tempo che hanno a disposizione per fruire di questi materiali è comunque limitato, quindi non si capisce perché mantenere cinema e musica scaricata fuori dalla cerchia della legalità.

Ne parlano anche Mantellini e Simone Brunozzi

PS: quando cito posizioni che non condivido metto sempre il nofollow, per evitare di far guadagnare pagerank a chi la spara più grossa.

Copyleft Festival 2008 ad Arezzo: dibattiti, musica, spettacoli ed incontri

Copyleft Festival 2008: quattro giorni di dibattiti, incontri, musica e spettacoli per parlare di copyleft e licenze creative commons. Dall’11 al 14 settembre Arezzo sarà la capitale della libera circolazione di idee e del sapere. La rassegna, organizzata dall’Associazione InProspettiva si svolgerà nelle piazze centrali di Arezzo e vedrà decine di ospiti interagire con il pubblico.

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Arezzo Notizie
Copyleft Festival

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