Napoli

Emendamento del PD porta 1,2 Miliardi di euro agli inceneritori campani

Secondo questo articolo su Blogeko grazie ad un emendamento del Partito Democratico al decreto per l’emergenza rifiuti di Napoli verranno dati 1,2 Miliardi di euro delle nostre bollette dell’energia elettrica agli inceneritori di Salerno, Napoli e Santa Maria La Fossa.

Continua il ciclo del più rifiuti indifferenziati produci più soldi (di tutti) incameri.

Biutiful Cauntri – Il documentario sul problema rifiuti in Campania

IL DOCUMENTARIO SHOCK SUL PROBLEMA RIFIUTI IN CAMPANIA:
BIUTIFUL CAUNTRI di Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero

CINEMA SAFFI D’ESSAI MULTISALA
Viale dell’Appennino 480 – 47100 Forli’ – tel 0543 84070
LUNEDI’ 28 APRILE 2008 ORE 21:20 (replica 22:30)

Allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Un educatore ambientale che lotta contro i crimini ambientali. Contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche (…)

Leggi il resto della presentazione su filmscoop

De Gennaro: “La gente di qui aveva ragione”

“La gente di qui aveva ragione”, dice il prefetto De Gennaro dopo aver fatto ricontrollare dai tecnici del genio militare, in accordo con le procure ove vi sono inchieste in corso, tutte le vecchie discariche.

Una dopo l’altra, il supercommissario le ha dovute cancellare dal piano che aveva disegnato per liberare le strade dalle tonnellate di spazzatura accumulata. Gli accertamenti tecnici hanno infatti rivelato che la situazione e’ molto diversa da come raccontata dalle carte: dovunque ci sono infiltrazioni di percolato, sottostanti discariche abusive, rischi gravi di crolli.

Leggi il resto: De Gennaro: “La gente di qui aveva ragione” ( Generale ) – Verdi Forlì – Cesena

Pecoraro Scanio: mi difendano tutti o sarà crisi

Ho firmato l’appello sui rifiuti, vi invito a fare altrettanto. Nel frattempo leggete l’intervista di Repubblica al Ministro Pecoraro Scanio:

Il ministro accusa: “Abbiamo colpito interessi così forti che ce la vogliono far pagare. Dell’emergenza rifiuti non gli importa niente: è la testa di Prodi che vogliono”. Avverte: “Siamo al momento della verità. I tempi sono stretti ma ormai la situazione non è più rimediabile. Il presidente del consiglio dovrà fare tutte le sue verifiche per trarre le conclusioni”. Attacca Dini e altri alleati: “E’ assurdo che esponenti del centrosinistra vadano appresso alla propaganda berlusconiana associandosi all’opposizione”. Si stringe a Prodi: “Ha sempre condiviso tutto quello che ho fatto. E’ l’unico che può riprendere in mano la situazione e verificare se c’è ancora una maggioranza”.

E infine avverte: “Prima di mercoledì voglio sentire che tutto il centrosinistra appoggia la mia politica ambientale. Altrimenti non si arriva nemmeno al voto”. Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell’Ambiente, sul banco degli imputati (ma non da solo) per l’orrore dei rifiuti in Campania, è un fiume in piena. Mercoledì al Senato si vota una mozione di sfiducia del centrodestra. Dini ha già detto che non lo difenderà. In gioco non c’è solo il ministro dell’Ambiente, ma tutto il governo.

Ministro, che fa, aspetta il giorno del giudizio senza combattere?
“Dopo gli ultimatum di Dini e di Mastella, e l’uscita di Veltroni che non ci vuole più come alleati, il problema è politico. Ci chiediamo e chiederemo a Prodi di verificare prima del voto di mercoledì se c’è ancora una maggioranza che sostiene un governo dell’Unione. Il problema non è più quello dei rifiuti o il ministro dell’Ambiente. Ogni cosa diventa uno strumento per cercare di affossare Prodi. Allora è giusto che si capisca chi ci sta e chi no”.

Leggi il resto dell’articolo:
Per accuse ingiuste mi difendano tutti o sarà crisi

Inceneritori: è necessario difendere le sacrosante battaglie

Mentre nelle puntate sugli omicidi italiani più famosi si invitano criminologi ed esperti di polizia scientifica, sulla raccolta dei rifiuti si chiamano a parlare Matteoli, Casini, Di Pietro e Nicolais. Una trasmissione d’informazione all’italiana, nel quale nessuno dava voce ai tecnici indipendenti o politici di opinione diversa, che dichiarino quanto inceneritori e discariche siano pericolose per la salute.

Matteoli è arrivato a dire di aver toccato, forse con un brivido di eccitazione, il fumo dell’inceneritore di Brescia, giurando di aver trovato le sue mani pulite.
Una tristezza infinita.

La proposta di questi saggi è la solita: la soluzione sta inceneritori e nelle discariche, qualche scelta contro la volontà dei cittadini bisogna prendersela responsabilmente. La raccolta differenziata viene citata così, ogni tanto, giusto per pulirsi la bocca dalla diossina. Si sente anche nell’intonazione che sotto sotto si ride: raccolta differenziata seria ed inceneritori sono in contrasto, loro lo sanno bene, così si fanno solo differenziate fasulle, che selezionano solo i rifiuti per gli inceneritori.

Di Pietro ha dichiarato ancora una volta la sua opinione favorevole agli inceneritori, in contrasto con quanto detto qualche mese fa (che a sua volta era in contrasto con tutti i voti precedenti). Si è spinto oltre: ha dichiarato che VALUTERA’ COSA VOTARE SULLA SFIDUCIA AL MINISTRO PECORARO SCANIO, proposta dal centro-destra. Magari avesse avuto lo stesso coraggio nei confronti di Grillo, che su questo tema dice le stesse cose dei Verdi e di Pecoraro.

La camorra non esiste più, le ecoballe neppure, la responsabilità oggi sta in chi propone alternative alle richieste di Confindustria e dei suoi potenti soci. I media banchettano già sul cadavere dei Verdi, strizzando l’occhiolino ai poteri forti che ne detengono le proprietà.

Sinceramente non sono stupito del fatto che il centro-destra cerchi di elevare lo scontro politico proprio come fanno Casini e Matteoli, con l’occhiolino consenziente di Nicolais e Di Pietro, che come su molte altre questioni sono d’accordo con chi ha preso i voti con un programma elettorale opposto al loro.

Ora però bisogna che tutti coloro che conoscono la verità facciano la loro parte.

Bisogna difendere le battaglie sacrosante contro impianti pericolosi, alcuni dei quali sono stati bloccati dalla magistratura.

E’ necessario difendere le popolazioni che hanno morti in casa a causa degli impianti che polverizzano gli inquinanti e li rendono invisibili sia all’occhio nudo sia a quello degli enti competenti spesso poco vigili.

E’ necessario difendere chi ha condotto finora questa battaglia, a volte in solitudine, attaccato dalle stesse persone che avrebbero potuto semplificare il conseguimento di quegli obiettivi che erano condivisi.

E più che mai sarà utile segnarsi in un foglio a due colonne chi oggi subisce gli attacchi per la sua contrarietà agli inceneritori e chi invece accusa gli altri di essere contrari alla loro costruzione, strumentalizzando un disastro di enormi proporzioni come fanno i peggiori sciacalli.

Così, magari, domani decideremo di non affidare la nostra vita a chi oggi la minaccia per l’unico fine che sembra conoscere: il denaro.

Torna su