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La carica delle biocittà

Nasce al Sana di Bologna l’Associazione delle città del bio. Fra le prime ad aderire: Roma, Napoli, Ancona e Siracua

Ci sono le città del vino, dell’olio e adesso anche del biologico. In occasione di Sana, la fiera del bio che apre oggi a Bologna, l’Aiab (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) presenta l’Associazione delle città del bio, quelle maggiormente impegnate in progetti come la ristorazione biologica, l’informazione e l’orientamento dei cittadini verso un consumo etico e consapevole, la promozione di uno sviluppo ecosostenibile, l’impiego di tecniche e di prodotti ecocompatibili.

Prime adesioni: Roma, Napoli, Ancona, Siracusa, Grugliasco (To), Borgaro Torinese, Alessandria, Varese Ligure (Sp), S. Casciano Val di Pesa (Fi), Marsicovetere (Pz). Fra degustazioni, laboratori didattici e sfilate di moda ‘tutta canapa’, il biologico alimenta anche qualche polemica.

La Coldiretti aveva parlato di un settore biologico che per la prima volta nel 2002 ha perso colpi, con la riduzione di produttori e superfici. Replica la Cia: il biologico nel nostro Paese non è in crisi, anzi continua a mostrare evidenti segni di consolidamento. La Confederazione italiana agricoltori guidata da Massimo Pacetti parla di settore in buona salute: “Nei primi otto mesi del 2003 è aumentato il numero delle aziende e degli ettari coltivati nel Centro e Nord Italia e sono in crescita sia i consumi delle famiglie che l’industria di trasformazione e la distribuzione”.
Resta il fatto che, anche secondo dati ministeriali, il numero dei produttori e gli ettari coltivati l’anno scorso sono calati. E Aiab conferma il trend anche in Emilia Romagna dove nel 2002 si sono perse circa 180 aziende bio (-3,5%), “soprattutto per la mancanza di finanziamenti regionali adeguati e di sostegno ai costi di certificazione, sopportati per intero dalle aziende”.

Cia e Anabio ammettono la contrazione, che però sarebbe dovuta sostanzialmente al fatto che sono uscite dal “sistema di controllo e certificazione” quelle imprese che non sono riuscite a trovare, per collocazione marginale o per scarsità di produzione, un loro mercato.
Tra l’altro, queste aziende, insiste la Cia, pur uscendo dal sistema nel 90 per cento dei casi continuano a praticare l’agricoltura biologica. E questo perché il sistema di controllo è oneroso e totalmente a carico dell’impresa. Anche Consortium (Consorzio biologico di Pavia al quale aderiscono 60 imprese del settore) contesta l’immagine di un settore che arretra: “Anzi, gli italiani – preoccupati per gli Ogm e la sicurezza alimentare, stanno acquistando sempre più prodotti biologici”. Quanto al calo delle aziende – sostiene Consortium – sarebbe limitato a Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia. “Nella altre regioni si registra un sostanziale saldo positivo sia per le aziende di trasformazione che per quelle agricole e zootecniche”.

Parchi. Lipu: a Durban per fermare il declino della biodiversita’

>. Giuliano Tallone, Presidente della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), interviene sul tema parchi in vista del V Congresso Mondiale sulle aree protette organizzato dall’iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura), che si terrà a Durban, Sudafrica, dall’8 al 17 Settembre prossimi. Nell’occasione Birdlife International, il più grande network mondiale di associazione per la difesa della natura e degli uccelli, e la LIPU (suo rappresentante per l’Italia) presenteranno le loro proposte in tema di aree protette e salvaguardia delle biodiversità. L’Italia si presenta a tale appuntamento forte di una lunga e fruttuosa esperienza nella creazione e gestione di aree protette, in particolare nel corso dell’ultimo decennio. La Legge 394 del 1991 ha dato un forte impulso allo sviluppo del sistema delle aree protette in Italia che attualmente gestisce oltre il 10% del territorio nazionale. Ma gli attuali attacchi alla normativa, introdotti con proposte di legge devastanti e con la Legge Delega in materia ambientale, preoccupano non poco l’associazione, così come i recenti tagli dei bilanci dei Parchi nazionali. >.
Aree protette, ma anche approcci innovativi alla conservazione della biodiversità, come Rete Natura 2000, un insieme di siti tutelati dalla normativa dell’unione europea e dedicati alla conservazione della biodiversità, e il progetto di birdlife International denominato IBA (Important Bird Areas). >. Il progetto IBA ha portato negli ultimi 20 anni a individuare nel mondo di 7.000 luoghi di massima importanza per la biodiversità, in particolare per gli uccelli, dove risulta urgente e prioritario intervenire con misure di protezione a salvaguardia della natura. Per l’Italia il censimento di tali aree è stato effettuato dalla LIPU che, in collaborazione con il Ministero dell’ambiente, ha individuato 172 siti per una superficie complessiva di quasi 5 milioni di ettari. Solo una parte di queste aree, pari al 35%, risulta però essere inclusa nei confini dei parchi italiani. Il Congresso di Durban, che si tiene ogni dieci anni, è l’occasione per fare il punto sullo stato di parchi e riserve nel mondo e sul contributo che tali aree stanno dando alla salvaguardia del patrimonio naturale dell’umanità. Ma anche per delineare le strategie per la conservazione della natura attraverso parchi e riserve nel prossimo decennio. Durante la Conferenza birdlife International presenterà al Congresso l’esperienza della rete delle IBA (Important Bird Areas) e i risultati delle ricerche svolte in tutto il mondo, che sono confluite nel World Bird Database (Database degli uccelli del Mondo), il più importante strumento conoscitivo per la conoscenza della biodiversità a livello
mondiale. Gli uccelli infatti sono il gruppo faunistico meglio conosciuto, e possono quindi essere utilizzati al meglio come indicatori della biodiversità su scala planetaria. Grazie a questi studi sono stati individuati i punti chiave della biodiversità su Gaia, definiti come EBA (Endemic Bird Areas), le aree con più specie endemiche (e cioè a distribuzione ridotta) concentrate soprattutto nelle fasce tropicali. E’ qui che lo sforzo per istituire aree protette dovrà essere maggiore.

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