petizione

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Da domani entra in vigore l’obbligo per tutti i siti che usano strumenti di analisi e statistica di stampare una informativa sui cookie per l’utente.
Il tema esiste ed è complesso: è giusto che l’utente sappia delle tracce che i siti salvano sul pc per monitorare gli utenti ed adattare le pubblicità e le informazioni sul loro profilo.

Però sarebbe stato molto meglio spiegare gli strumenti per evitare che questo accada, piuttosto che obbligare tutti i siti a mettere un pulsante che tutti cliccheranno senza leggere.

Io, ad esempio, vi consiglio di installare i plugin disconnect sul browser e fare in modo che ad ogni chiusura la cronologia, cookie compresi, vengano eliminati.

Ho firmato la petizione online, vi invito a fare altrettanto.

STOP ALLA VIVISEZIONE!

stop-alla-vivisezione

Probabilmente l’avete già firmata e condivisa, ma nel caso vi fosse sfuggita, vi prego di farlo.

Grazie all’iniziativa popolare, con un milione di firme i cittadini europei possono partecipare in prima persona all’attività legislativa dell’Unione Europea.

L’Unione Europea non dev’essere soltanto il sogno dei mercati e dei diritti umani; dev’essere anche il sogno di milioni di animali salvati dalla tortura e alla barbara uccisione in freddi laboratori nascosti al mondo.

Firma qui:
www.stopvivisection.eu/it

Il popolo pigro delle petizioni online

L’ho scritto anche tempo fa. L’enorme potenziale di Internet per un aumento della democrazia nel Mondo è attualmente in gran parte sprecato dalla superficialità con la quale lo utilizziamo.

Potremmo sfruttare la rete per informarci di più, abbattere le distanze, discutere approfonditamente, separare barriere fisiche.
Invece in gran parte questa abbondanza di informazioni ci ha ridotto la lettura lunga e ragionata, in favore della massa di informazioni senza approfondimento e senza verifica.

Per quanto riguarda l’attivismo politico, oggi in tanti si sentono soddisfatti per aver firmato l’ennesima petizione online. Senza considerare la sua assoluta inefficacia.

Così la rabbia e l’indignazione vengono incanalate nel recinto sicuro sul web, senza una vera ricaduta nella società.

Condivido al 100% quello che scrive Sofri su Il Post, che vi consiglio di leggere:
Il popolo pigro delle petizioni online

Sulla revisione della direttiva europea sulla vivisezione

Gira in rete un appello, diffuso specialmente su Facebook, a firmare una petizione contro la revisione della direttiva europea sulla sperimentazione animale (leggi vivisezione).

PARTECIPATE TUTTI FIRMANDO! A settembre il Parlamento Europeo voterà una legge per poter sperimentare sui gatti e cani RANDAGI
Chiediamo a tutti voi la massima diffusione e massiccia partecipazione. Vogliono approvare una legge a MISURA DI VIVISETTORE. Leggete tutto fino in fondo e poi firmate, magari non servirà a nulla ma non possiamo tacere e non provarci nemmeno….

Ora, è chiaro che un appello di questo tipo possa riscuotere un enorme successo, ma in realtà nasconde un paio di cosette molto importanti.

Prima tra tutte, questa non è una nuova legge, ma una revisione della direttiva vigente che è stata approvata nel 1986 ed ha per la sua vecchiaia molti difetti (infatti oggi la vivisezione non è vietata).

Quindi non si introduce la possibilità di vivisezionare, ma al limite la si mantiene.

Da quello che ho capito la revisione è migliorativa rispetto l’attuale.
Rimangono ancora diverse questioni da risolvere, come fa presente la LAV, però stoppare la revisione significherebbe stoppare anche gli altri miglioramenti.

Preferisco quindi la versione della petizione della LAV, che entra più nello specifico e chiede alcune modifiche, rispetto a quella di LEAL che invece è semplicemente contro la revisione (che non annulla quindi la direttiva vigente che permette comunque la vivisezione ed ha più di 20 anni).

E preferisco chi mi racconta tutta la storia rispetto a chi fa l’appello che fa più presa.

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