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Giorno della Terra: I Verdi regalano alberelli in Piazza

Oggi abbiamo regalato in Piazza degli alberelli locali, per ricordare l’Earth Day, festività riconosciuta da ben 175 nazioni e celebrata da quasi mezzo miliardo di persone per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra.

La tutela dell’ambiente non è una vernice applicabile alla crescita incontrollata e lo spreco dei beni comuni per darne un aspetto più gradevole agli occhi, ma è un punto di partenza dal quale può nascere una Nuova Economia Verde, fatta di lavori che rispettano quello che ci circonda.

Anche Obama sta basando i provvedimenti per il superamento della crisi economica sul New Green Deal, proponendo ed applicando dopo decenni quello che i Verdi avevano nel loro DNA alla nascita: nuovi posti di lavoro grazie alle energie rinnovabili, una mobilità diversa ed una maggiore sobrietà negli stili di vita per una sua maggiore qualità.

Il ben-essere riparte da qui, da un nuovo rispetto, da una vera speranza per il futuro, dalla piccola piantina produrrà l’ossigeno che ci farà respirare aria nuova in futuro.

I Verdi : grazie a noi il Comune di Forlì è libero dal Nucleare, ora scriviamolo sui cartelli.

comune_forli_libero_nucleareIl Consiglio Comunale di lunedì, dopo un ampio dibattito, ha approvato due ordini del giorno presentati dal Gruppo dei Verdi, il primo sul nucleare, il secondo sull’adesione al manifesto per l’acqua ed al conseguente impegno al mantenimento di questo bene comune in mani pubbliche.

Che i verdi non siano più in Parlamento si vede : in pochi mesi si sono visti clamorosi dietrofront bipartisan sulla scelta democratica dei cittadini che con il referendum hanno votato contro l’energia nucleare e nell’indifferenza generale è stato votato un articolo di legge che sancisce la trasformazione dell’acqua da bene pubblico a merce gestita da privati.

Il Consiglio Comunale di Forlì, grazie ai Verdi, si è però impegnato con una ampia maggioranza sia nei confronti dell’acqua come bene pubblico sia dichiarando il territorio comunale “Libero dal Nucleare”, vietandone l’installazione di centrali che sfruttino l’energia atomica.

Purtroppo la maggioranza dei consiglieri ha deciso di non apporre questa decisione ai cartelli della città, quasi vergognandosi di aver fatto una cosa giusta. Per questo motivo i Verdi hanno deciso di creare ed affiggere un cartello simbolico all’entrata di Forlì.

Con colpevoli ritardi di anni cominciano ad essere rese note ricerche che dimostrano che nei territori limitrofi alle centrali nucleari francesi, spacciate come all’avanguardia, sono quadruplicati i casi di malattie molto gravi come tumori e leucemie. Una conferma che non sono altamente pericolosi solo i disastri atomici ma anche l’ordinaria attività di funzionamento delle centrali, con “normali” fuoriuscite di radioattività durante l’esercizio dell’impianto.

Al contrario di quanto viene spesso affermato il nucleare non rappresenta una soluzione alla dipendenza dall’estero, ed i paesi che possiedono più centrali sono gli stessi a consumarne le quantità maggiori pro capite. Anche il combustibile nucleare è un fossile, come il petrolio ed il gas è limitato e, a differenza di questi, non disponibile neanche in piccole quantità in Italia.

In Germania, paese all’avanguardia sulle energie rinnovabili, nel 2002 il Governo grazie ad una forte presenza dei Verdi ha scelto di chiudere progressivamente le 19 centrali nucleari e sviluppare le fonti alternative. I sondaggi hanno dimostrato il consenso dei cittadini ed il Governo successivo della Merkel non ha modificato questa scelta. Cosa ancora più importante, nel paese tedesco grazie all’economia verde sono stati creati quasi due milioni di posti di lavoro ed il settore prevede 500’000 nuove assunzioni a dispetto della crisi.

Al contrario In Italia, il Governo ha ceduto alla lobby nuclearista francese ed ha cancellato tutte le politiche positive messe in atto in favore del solare e delle fonti rinnovabili pulite stabilite grazie ai Verdi nel Governo precedente. Mentre anche gli USA compiono una coraggiosa inversione di rotta per i cambiamenti climatici nel nostro paese si aprono conflitti a livello europeo per consentire a sistemi produttivi obsoleti di continuare ad inquinare il pianeta impunemente.

Il Mondo è cambiato, rispetto al secolo scorso. Siamo sicuri che prima o poi anche i più nostalgici se ne renderanno conto ed entreranno finalmente nel nuovo millennio.

Questi sono i due ordini del giorno approvati:
odg-manifesto-acqua-pubblica
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Il numero dei reati, le notizie e la percezione della gente

lanzarini21234871039Se facessimo un sondaggio sono convinto che la quasi totalità delle persone ammetterebbe che oggi ci sono più reati rispetto al 2005. Qualcuno ha fatto uno studio che lo ha confermato.
La cosa interessante è che da questo grafico si nota la curva rossa, delle notizie sui reati, in aumento (con un bel picco in occasione della campagna elettorale delle politiche del 2008) mentre la curva azzura, dei reati, sostanzialmente stabile.
La percezione della gente, in giallo, in aumento a seguito delle campagne mediatiche.

Quindi non è assolutamente vero che i reati sono in aumento. Al contrario appare evidente che le notizie seguono o facilitano il dibattito politico di chi sfrutta questi temi per creare paura nelle persone.

Non penso che sia frutto di un complotto, quanto piuttosto un insieme di fattori che prendono il via dal concentrato di potere sulle televisioni, alle quali segue l’onda di tutto il resto della comunicazione. Un po’ come avvenne per i morsi dei cani che sembravano diventati l’unico problema nazionale, o le morti bianche, che appaiono sparite ma che purtroppo sono ad oggi una triste costante.

Ogni tanto, però, dovremmo guardare qualche dato e riportare l’attenzione sulle vere cose da fare – con dati oggettivi alla mano – per risolvere i problemi, fuori dalle campagne elettorali e dagli spot che muovono le urne.

Spenta la prima candelina di animalisenzacasa.org

Circa un anno fa a Forlì partiva il progetto del sito animalisenzacasa.org. L’idea era quella di fornire gratuitamente alle associazioni ed ai canili uno spazio per pubblicare gli annunci di adozione degli animali in cerca di un padrone, e dare la possibilità a tutti coloro che hanno un proprio sito web di pubblicare automaticamente uno o più annunci presi a caso tra quelli ancora attivi.

Così ogni giorno, da un anno, decine di blog mostrano una immagine di adozione presa a caso, ed i visitatori vengono a conoscenza della possibilità di adottare cani, gatti o altri animali. Un grosso aiuto è venuto dalla diffusione nazionale, ottenuta anche grazie ad un articolo sul Venerdì di Repubblica ed all’intervista di Tamarà Donà su Radio 101.

Nel primo anno dall’apertura abbiamo collezionato 1411 schede di adozione, delle quali 703 attive in questo momento, ed abbiamo aiutato l’adozione di 495 cani e 81 gatti sparsi per tutta la penisola italiana. In home page è possibile fare ricerche tra tutti gli annunci che ancora stanno aspettando una nuova casa.

SOASI, la cooperativa che lo ha realizzato, rivendica questi successi con una punta d’orgoglio e di felicità per esser riusciti a mettere in contatto i futuri padroni di animali sfortunati, spesso abbandonati, con le realtà che operano nel volontariato sul territorio nazionale.

Oggi chiunque può aiutarci con un piccolo spazio sul proprio sito, con un volantino appeso in un locale, con un piccolo contributo alle spese, sperando che quest’anno veda risultati ancora migliori di quelli ottimi del primo.

Caro Brunetta, per favore la smetta

Non conta più cosa si fa, ma come lo si dice. Così con cadenza e frequenza scientifica il ministro (ahimè) Brunetta rilascia dichiarazioni molto offensive su qualche categoria di lavoratori, per attirare il consenso di tutti gli altri (in modo che la ricerca del capro espiatorio faccia puntare il dito sempre altrove).
Ieri è riuscito in due imprese incredibili. Primo, ha detto che la valutazione sui dipendenti seguirà le orme di Ebay: “Chiunque di voi abbia comprato qualcosa lì sa che alla fine della transazione compaiono tre freccette”. Caro ministro, chiunque abbia comprato su Ebay sa che lì non esistono freccette, ma valutazioni su ogni aspetto dell’asta ed un campo testuale per i commenti.

Poi è riuscito ad offendere due categorie di lavoratori contemporaneamente: “Il tornitore alla Ferrari ha il sorriso e la dignità di dire al figlio che cosa fa, l’impiegato al catasto, i professori, i burocrati no”. Caro ministro, se fosse vero che professori, impiegati del catasto e dipendenti pubblici si vergognassero di dire al figlio il loro mestiere forse ci sarebbe veramente qualcosa da sistemare, partendo magari dai sogni costruiti dei più piccoli dati dai dibattiti stupidi in TV. Di certo non gioverebbe in alcun modo il suo populismo.

Sono certo che qualche italiano si debba vergognare, a partire da quelli che per ambizione personale sfruttano i mal di pancia.

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