Pompei

Manutenzione straordinaria

Il crollo a Pompei, gli argini che si rompono, le case che crollano, sono tutti il segno di un male dei nostri tempi. La manutenzione.
Provate a chiedere a chi controlla i fiumi, a chi tiene in ordine una strada, a chi rabbocca l’olio al motore se è meglio spendere un po’ per la manutenzione oppure riparare dopo il danno.

Noi oggi abbiamo smesso di oliare il motore per mancanza di fondi, salvo poi trovarli per ripararlo.

L’emergenza continua genera profitti e consenso elettorale, mentre la manutenzione tiene in piedi una economia più distribuita.

La colpa è anche nostra, che non vediamo quando le cose non si rompono, ed apprezziamo più chi ripara il guasto del gentile ometto che impedisce che il guasto accada.

8×1000 a Pompei

Ricordo che qualche anno fa uscì una notizia secondo la quale Rocco Buttiglione, poco prima delle elezioni, trasferiva circa 30 milioni di euro provenienti dai fondi destinati dai contribuenti che avevano scelto per l’8×1000 come destinazione lo Stato dal sito archeologico di Pompei ad una trentina di chiese.

Non riesco più a ritrovarne un articolo o un riferimento a parte qualche commento in rete, mi aiutate?

Sarebbe da inviare a Report per un “come è andata a finire”.

Update: Ecco un articolo che mi hanno segnalato

Vergogna per i gladiatori

Quello che è accaduto a Pompei è vergognoso. Solo noi italiani abbiamo un patrimonio di questo valore e non possiamo certo permettere che cada in pezzi. Il taglio dei fondi destinati ai recuperi ed alla conservazione significa meno introiti per il turismo in futuro.

Ma al futuro non ci pensa più nessuno.

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