progetto

Animali senza casa supera le 1000 adozioni

Il sito animalisenzacasa.org ha superato le 1000 adozioni ed i 2000 annunci inseriti dall’inizio del progetto. 250 persone circa utilizzano la nostra applicazione su Facebook per mostrare un annuncio casuale nel profilo, un centinaio di referenti di associazioni di tutt’Italia inseriscono quotidianamente nuovi annunci per aiutare cani, gatti ed altri animali a trovare una nuova casa, 3500 pagine vengono sfogliate ogni giorno sul sito e sul motore di ricerca presenti su www.animalisenzacasa.org

Un caloroso grazie a tutti coloro che in questi 2 anni (l’avvio è datato Ottobre 2007) ci hanno aiutato: abbiamo ancora bisogno del vostro aiuto per la diffusione di questo progetto!

Rinviato l’investimento sulla rete

Il progetto che prevedeva un investimento di 800 milioni di euro per la banda larga in tutto il nostro Paese è stato rimandato a “dopo la crisi”.
Così tocca ricordare, ancora una volta, che internet oggi non è un optional, ma uno strumento necessario non solo per la crescita culturale del paese ma proprio per la nostra economia fatta di piccole e medie imprese che hanno bisogno della rete per lavorare insieme.

Un sarebbe stato un investimento non a fondo perduto, quindi, ma un passo necessario per il rilancio dell’economia e per l’uscita dalla crisi.

L’Europa ha stimato che la banda larga porterà un milione di posti di lavoro fino al 2015 e una crescita dell’economia europea di 850 miliardi di euro.

I Verdi verso un nuovo soggetto ecologista autonomo

Nonostante i TG nazionali nella fretta di chiudere avessero dato la notizia della vittoria della mozione che candidava la De Petris come nuova portavoce dei Verdi, ancora prima che terminassero le operazioni di voto, il risultato delle urne ha restituito la vittoria a sorpresa di Angelo Bonelli.

La sua mozione, che ho sostenuto assieme a tutto il gruppo della nostra Provincia, chiedeva l’abbandono del progetto di un partito unico con Sinistra Democratica e vendoliani ed il rilancio di un partito ecologista in stile europeo.

Questo risultato è la dimostrazione che la democrazia interna dei partiti è fondamentale, perché se è garantita la discussione e le decisioni sono partecipate permette al gruppo di prendere una strada diversa da quella che ha tracciato il leader.

Oggi si apre una nuova e lunga strada, occorrerà ricostruire un gruppo ed una immagine, tornare indietro rispetto alle scelte sbagliate fatte negli ultimi anni e recuperare le teste che nel frattempo per questi motivi si sono allontanate.

Lo spazio politico c’è. In tutto il Mondo le forze ecologiste hanno prima predetto poi dimostrato che economie diverse, rispettose e non avide di risorse, sono possibili.

Ora è giunto il momento di andare avanti e metterle in pratica.

Stefano Montanari ed i dubbi sulla storia del microscopio elettronico

Molti di voi conosceranno la storia della raccolta di fondi, partita grazie a Beppe Grillo, per l’acquisto di un microscopio elettronico che permettesse a Stefano Montanari e sua moglie, la dottoressa Gatti, di fare ricerche sulle nanoparticelle.

Pare, da un articolo scritto su “Il Ponente”, che Montanari abbia millantato false referenze, spacciandosi per “consulente del progetto Nanopathology” della CE, cosa smentita dall’ufficio stampa della stessa CE.

Pare che il microscopio in questi anni sia stato utilizzato a scopo di lucro dalla società di Montanari e moglie, e che il primo microscopio (quello che era stato tolto dalle sue mani perché persona scomoda ai potenti) sia in realtà ancora in uso alla dottoressa Gatti per le sue ricerche.

L’unica cosa che era stata loro vietata era l’uso privato di questo bene dell’università.

Una serie di circostanze che hanno portato la Onlus Carlo Bortolani, che ha raccolto i fondi per l’acquisto del 2° microscopio, a donare lo strumento all’università di Urbino e pare anche a preparare una denuncia nei confronti di Stefano Montanari.

La Onlus scrive sul proprio sito:

Non ci stupiscono le reazioni e illazioni del dott. Montanari nei confronti della decisione della nostra Onlus di allargare la ricerca, ma a noi ciò che preme è il rispetto della legge e dei benefattori, i risultati scientifici e quindi la salute dei cittadini, non i bilanci di una società a scopo di lucro quale è la Nanodiagnostics srl dei dottori Montanari e Gatti.

E’ evidente che falsità e ulteriori illazioni ci vedranno costretti a difendere la nostra immagine e onorabilità nelle dovute sedi legali”.

Se queste accuse si dimostrassero fondate, dovranno essere d’insegnamento per tutti coloro che hanno strumentalizzato e venerato la sua figura di paladino della giustizia in questi anni.

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