sapere

Domenica si mangia al Rustiche…

Domenica si mangia al Rustichello. Solo chi vive dalle mie parti può sapere cosa, quanto e per quanto tempo.

Io non ti vedo

Come tutti gli anni in questo periodo assistiamo al tentativo di montare polemiche su San Remo, che cercano di donare un minimo interesse all’evento.
Così quest’anno è il turno del Principe che canta, di Carla Bruni che va e non va più, di quello che fumano o sniffano i cantanti, e così via.
Una valanga di stronzate.

The Show Must Go On.

Nel frattempo c’è un uomo che da più di una settimana fa lo sciopero della fame contro l’oscuramento dei problemi ambientali dai media, e nessuno lo sa.
Nessuno viene messo in condizione di sapere che stanno introducendo gli OGM in Italia. Nessuno ha saputo cosa stanno combinando sul nucleare.

The show must go on, yeah

Influenza suina: cifre a caso

L’altro giorno, mi pare al TG1, hanno detto che la mortalità della nuova influenza H1N1 è dell’1% (fonte World Health Organization)
Sparata così, è una cifra impressionante. Ogni 100 abitanti colpiti uno non riuscirebbe a cavarsela.

In realtà, calcolando i dati europei, il tasso di mortalità registrato fino a questo momento, senza vaccini, è dello 0.16%, quindi quasi 10 volte meno di quello dichiarato alla tv del servizio pubblico.

Per avere un confronto, l’influenza stagionale ha un tasso dell’1 per mille circa (0.1%).
Immagino che i due dati si allineeranno non appena sarà migliore la diagnosi e saranno vaccinati i soggetti più a rischio.

Rimane da sapere il perché di questa leggerezza nella divulgazione di dati così importanti e sensibili per la popolazione, che rischiano di causare più danni di quelli dell’influenza (la paura può scatenare reazioni irragionevoli e pericolose).

Nella migliore delle ipotesi è un meme ricorrente, come quello dei cani aggressivi, che ogni tanto è bene rispolverare per riempire gli spazi informativi.
Nella peggiore, e forse più probabile, c’è qualcuno che ci guadagna che ha più strumenti di chi non vuole verificare le fonti.

GIORNI E NUVOLE: IL PRECARIATO VISTO DA SILVIO SOLDINI (

Sabato 15 marzo alle ore17.00 al Cinema Apollo a Forlì – Secondo appuntamento con la rassegna “Diritti, Lavoro, Ambiente” proposta da “la Sinistra l’Arcobaleno” – Ingresso Libero

Elsa e Michele sono felicemente sposati, hanno una figlia e una splendida casa dove coltivano il loro amore e ricevono amici affettuosi. Elsa si è appena laureata in Storia dell’Arte e lavora al recupero di un affresco attribuito al Boniforti, Michele è stato invece estromesso dall’azienda dai suoi stessi soci, che ritenevano la sua gestione poco competitiva. Dopo la confessione del licenziamento, Elsa e Michele sono costretti a riconsiderare e ridimensionare il loro (alto) tenore di vita. A quarant’anni si confronteranno drammaticamente col mutato mercato del lavoro.
In questo recentissimo film (uscito nelle sale in prima visione nell’ottobre 2007) Soldini dimostra ancora una volta l’originalità dello sguardo e una straordinaria capacità di sapere tradurre questioni esistenziali in metafore estetiche.
Silvio Soldini con Giorni e nuvole ha fatto un film bello che per la prima volta analizza nel profondo, negli effetti sulla personalità smarrita, nel dolore individuale, quella mancanza di lavoro divenuta per tanti una forma nominalistica, un problema che riguarda gli altri: e offre ad Antonio Albanese e a Margherita Buy la migliore occasione della loro vita di bravi attori, còlta benissimo.
Il film sarà proiettato alle ore 17.00 al cinema Apollo a Forlì nell’ambito della rassegna “Diritti, Lavoro, Ambiente” proposta da “la Sinistra l’Arcobaleno”. L’ingresso è gratuito.
L’ultimo appuntamento della rassegna è previsto per sabato 29 marzo con la proiezione di “Una scomoda verità” il film documentario di Al Gore sui cambiamenti climatici del Pianeta

La carta degli intenti della Sinistra Arcobaleno

Questo è il documento che la Sinistra Arcobaleno ha redatto nell’assemblea che si è conclusa Domenica scorsa.

Questi sono i nostri principi: uguaglianza, giustizia, libertà; pace, dialogo di civilità; valore del lavoro e del sapere; centralità dell’ambiente; laicità dello Stato; critica dei modelli patriarcali maschilisti.

Noi, donne e uomini che abbiamo partecipato all’Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti, siamo impegnati nella costruzione di un nuovo soggetto della sinistra e degli ecologisti: unitario, plurale, federativo.

L’Italia moderna, nata dalla Castituzione repubblicana, democratica e antifascista, ha bisogno di una sinistra politica rinnovata. Il mondo chiama a nuove culture critiche, che conservano la memoria del passato e tengono lo sguardo rivolto al futuro.

Il soggetto della sinistra e degli ecologisti oggi parte. Crescerà attraveso un processo popolare, democratico e partecipato, aperto alle adesioni collettive e singole, per radicarsi nella storia del Paese. L’ambizione è quella di costituire non una forza minoritaria, ma una forza grande ad autonoma, capace di competere per l’egemonia, influente nella vita della
società e dello Stato, che pesi nella realtà politico-sociale del centorsinistra. Un soggetto capace di contrastare le derive populiste e plebiscitarie, figlie di una politica debole e della separazione tra potere e cittadini. Un protagonista in Italia, interno ai movimenti, collegato ai
grupi e ai partiti più importanti della sinistra e dell’ambientalismo in Europa.

La sinistra/l’arcobaleno che vogliamo è del lavoro e dell’ambiente. La globalizzazione liberista si è retta su una doppia svalorizzazione: del lavoro umano e delle risorse naturali. La riduzione a merce provoca la doppia rottura degli equilibri sociali e degli equilibri ambientali.
Intollerabile crescita delle diseguaglianze e insostenibili cambiamenti climatici hanno una comune origine e portano alla stessa risposta: un altro mondo è possibile.

Mettere in valore l’ambiente e il lavoro (in tutte le sue forme, da quelle oggi più ripetitive alle più creative) è il cuore di un pensiero nuovo, che non rinuncia a coltivare in questo mondo la speranza umana. In Occidente, ciò comporta innanzitutto alzare la qualità del lavoro, combattere il precariato, modificare gli stili di vita, contrastare la discriminaizone
verso le donne. Comporta la difesa e il rinnovamento dello Stato sociale, e la progettazione di una riforma più grande di quella che portò allo Stato sociale: una società non consumista, un’economia non dissipativa ed ecologica, una tecnologia più evoluta. Un nuovo inventario dei beni comuni dell’umanità: acqua, cibo, salute, conoscenza. La conoscenza deve crescere
ed essere distribuita: impossibile, senza la libertà della cultura, dell’informaizone, della scienza e della ricerca, e senza la lotta conseguente contro le regressioni tribali, etniche, nazionaliste, fondamentaliste. Il dialogo tra culture e civiltà diverse, aperto a nuove
scritture universalistiche dei diritti sociali e dei principi di libertà, è tanto più essenziale nell’epoca delle grandi migrazioni, del web e della comunicazione globale.

La sinistra/l’arcobaleno che vogliamo è della pace. Lo spirito della guerra minaccia l’umanità. Ecco di nuovo la corsa al riarmo: cresce vertiginosamente la spesa per armamenti convenzionali, chimici, batteriologici, nucleari. Saltano le firme sui Trattati di riduzione e
controllo degli armamenti. L’Europa è uno degli epicentri della corsa. Ora, è il momento di fermarla. La pace, che ha visto scendere in campo il più grande movimento di massa del dopoguerra, particolarmente in occasione della guerra irachena, è la carta vincente. La pace è possibile in un mondo multipolare. I fatti hanno già dimostrato che il mondo non è governabile da un unico centro di comando. Anche per questo c’è bisogno di un’Europa più
forte ed autonoma.

La sinistra/l’arcobaleno che vogliamo è delle libertà individuali e collettive. Le libertà possono crescere solo in uno Stato laico. Per questo la laicità dello Stato è un bene non negoziabile. Uno Stato laico riconosce le forme di vita e le scelte sessuali di tutte e di tutti. Si regge sul
rispetto di tutti i sistemi di idee, di tutte le concezioni religiose, di tutte le visioni del mondo. Combatte l’omofobia e il maschilismo. Assume dal femminismo la critica delle strutture patriarcali e il principio della democrazia di genere. Crea le condizioni sociali ed istituzionali per rendere effettivi i diritti e le scelte libere di tutte e di tutti.

La sinsitra/l’arcobaleno che vogliamo guarda ad una nuova stagione della democrazia italiana. Pronta ad assumersi, oggi e in futuro, responsabilità di governo, od esercitare la sua funzione dall’opposizione. I temi all’ordine del giorno sembrano “autorità, governabilità, decisione”, non si vede che quelli veri sono l’autorevolezza e la legittimazione, una nuova
capacità di rappresentanza politica, in un rapporto dialettico con l’autonomia della rappresentanza sociale, a partire dai grandi sindacati di categoria e confederali.

La sinistra/l’arcobaleno contribuirà a rinnovare il sistema politico e le forme della partecipazione democratica, contrasterà l’antico trasformismo. Se c’è declino italiano, esso dipende dal corporativismo, dal dilagare del privilegio e dell’ineguaglianza; dalla debole innovazione, dalla perdita di coesione, dalla diffusa illegalità; dalla pèerdita della capacità di
indignarsi verso quello stato di violenza assoluta che si chiama mafia, ‘ndrangheta, camorra; dall’oblio della questione morale. Riformare la democrazia e la politica vuol dire nutrire di valori un progetto di società.

Noi, partecipanti all’Assemblea generale della sinistra e degli eoclogisti, ci rivolgiamo alle forze politiche, ai gruppi organizzati, ai movimenti, al popolo della sinsitra, a tutte le singole persone che vogliono partecipare attivametne alla costruzione el nuovo soggetto federativo. In una discussione
aperta e libera sulle idee, gli obiettivi, i programmi, le forme di organizzazione e di rappresentanza.

Venite, diventate parte di un progetto che può cambiare profondamente la situaizone italiana e influenzare la politica europea.

Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti

Roma, 8/9 dicembre 2007

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