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Pacchetto leggi per l’ambiente promosso dai blog ecologisti

Anche io aderisco all’iniziativa lanciata da Kuda e da Jacopo Fo per raccogliere idee per una proposta dei blog ecologisti a favore dell’ambiente.
Sarebbe interessante mettere il tutto su un wiki, affiché anche la redazione sia collaborativa e democratica.

Ad ogni modo le prime proposte raccolgono già idee discusse in rete in questi mesi: incentivi per il fotovoltaico, no al nucleare, sostegno alla mobilità ciclabile ed alla raccolta differenziata.

Si potrebbe fare un pacchetto anche per le prossime amministrative, in modo da modificare fin d’ora i programmi elettorali dei partiti che si candidano a governare, e sostenere le liste che si impegnano pubblicamente su questi punti.

Aderiscono:

  1. ilKuda: http://blog.libero.it/KudaBlog/6668843.html
  2. Jacopo Fo: http://www.jacopofo.com/nucleare_berlusconi_fonti_rinnovabili_catena_suicidio_energetico_energia
  3. Letizia Palmisano: http://www.letiziapalmisano.it/html/2009/03/i-blog-difesa-dellambiente/
  4. I blog alla difesa dell’ambiente: http://letiziapalmisano.ilcannocchiale.it/2009/03/10/i_blog_partono_alla_difesa_del.html
  5. Domenico Finiguerra: http://domenicofiniguerra.wordpress.com/2009/03/10/le-proposte-dei-blog-per-salvare-il-clima/
  6. Resistenza Civile: http://blog.libero.it/rigitans/view.php?nocache=1236728322
  7. Fiore: http://fiore.iworks.it/blog/2009/03/10/contro-il-suicidio-energetico-e-nucleare/
  8. Verdi di Ferrara: http://www.verdi.ferrara.it/sito/2009/03/10/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde-italiana/
  9. Franco Corleone: http://www.francocorleone.it/blog/2009/03/10/blog-incatenati-per-una-svolta-verde/
  10. Come ti vorrei: http://blog.libero.it/PDnostro/view.php?nocache=1236728482
  11. Alessandro Ronchi: https://alessandroronchi.net/2009/pacchetto-leggi-blog-ambiente/
  12. Marcello Saponaro: http://www.marcellosaponaro.it/blog/2009/03/10/la-crisi-e-grigia-il-new-deal-e-verde/
  13. Pianeta Verde: http://natura.forpassion.net/2009/03/11/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde-italiana/
  14. Rigeneriamoci: http://www.rigeneriamoci.com/i-blogger-per-lambiente/
  15. Appunti e Virgole: http://appuntievirgole.blogspot.com/2009/03/possiamo-ancora-sperare-ma-dobbiamo.html
  16. Impianti e pannelli solari: http://www.impiantipannellisolari.eu/
  17. Base Verde: http://www.baseverde.org/2009/pacchetto-leggi-per-l%E2%80%99ambiente-promosso-dai-blog-ecologisti/
  18. Sciura Pina: http://ww3.sciurapina.net/2009/03/11/diamo-una-mano/
  19. Ladri di marmellate: http://ladridimarmellate.blogspot.com/2009/03/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde.html
  20. CernuscoTv: http://cernuscotv.wordpress.com/2009/03/11/e-allora-impegnamoci-su-10-punti-chiari/
  21. Liberamente: http://wwwliberamente.blogspot.com/2009/03/ricevo-e-pubblico.html
  22. Ma’pe iabbu: http://blog.libero.it/DELUSION/6672794.html
  23. Gianluca Visconti: http://gianlucavisconti.blogspot.com/2009/03/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde.html
  24. Ego&Quota: http://quottaego.blogspot.com/2009/03/la-rivoluzione-verde-italiana-passa-dai.html
  25. Informazione senza filtro: http://informazionesenzafiltro.blogspot.com/2009/03/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde.html
  26. Samie: http://theobserver.splinder.com/
  27. PdCI Latina: http://pdcilt.wordpress.com/
  28. La Parola: http://blog.libero.it/vidi/6673860.html
  29. Doppiocieco: http://doppiocieco.splinder.com/post/20048797/Diamo+una+spinta+alla+Rivoluzi
  30. Piazza Pulita: http://www.piazza-pulita.org/
  31. Tau2 Zero: http://www.giannisilei.it/?p=4684
  32. Ambiental…mente: http://menteambiente.blog.tiscali.it//Catena_di_blog__le_proposte_dei_blog_per_salvare_il_clima_1974002.shtml
  33. DeaMaltea: http://deamaltea.wordpress.com/2009/03/11/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde-italiana/
  34. Yourpage: http://www.yourpage.it/2009/03/11/i-blog-partono-alla-difesa-dell%E2%80%99ambiente/
  35. VIVERE Cernusco: http://viverecernusco.blogspot.com/2009/03/10-punti-per-iniziare-il-new-deal-verde.html
  36. 2 + 2 = 5: http://2piu2uguale5.ilcannocchiale.it/
  37. Yblog: http://yanfry.wordpress.com/2009/03/11/i-blog-italiani-per-lambiente-e-leconomia/
  38. Roberto Maviglia: http://www.robertomaviglia.it/IlmioBlog/tabid/59/EntryID/1068/Default.aspx

L’incertezza della pena porta alle colpe di classe

In questi giorni si parla tanto di sicurezza. Trattare questo tema è e rimarrà molto difficile, in Italia, finché non riusciremo a cambiare un po’ la nostra mentalità.
Lascio perdere le considerazioni su rom, immigrati clandestini e punk a bestia: al di là del modo di vestire, credo sia importante punire i reati piuttosto che selezionare categorie (leggi spesso razze) da perseguitare più di altre.
Il problema vero, a mio parere, è che in italia il reato non è reato, e le leggi non sono leggi ma consigli (e come tali si possono seguire o meno).

Ed il finto pugno duro di questi giorni deriva direttamente dalla nostra incapacità di punire chi sbaglia.

Questo deriva anche dalla nostra impostazione cattolica, che ci porta anche incosciamente a pensare che qualunque sbaglio esista un perdono, che per alcuni rimane la confessione. Appare molto evidente nel caso dei ragazzini che hanno ucciso a Niscemi: uno di questi dopo aver confessato l’omicidio ha chiesto se per questo poteva tornare a casa.

Altri paesi influenzati dall’etica protestante vivono con maggiore responsabilità il prorio impegno nel Mondo.

Cassano si comporta male? Puniamolo severamente, così cambierà atteggiamento! Salvo poi dire due giorni dopo che in fondo quello è il suo carattere, che siccome gioca bene non importa cosa fa fuori ed a lato del campo.

Il nostro rapporto con la classe politica non è differente: indignazione immediata e preventiva, quando ancora non è accertata la colpa, dimenticatoio e perdono altrettanto veloce ed assoluta indifferenza una volta confermata l’accusa nei tre gradi di giudizio.

Guardando Gomorra riflettevo sul fatto che il primo problema da risolvere non è tanto la delinquenza in alcune aree del nostro Paese, ma l’assoluta connessione tra questa e l’etica diffusa nello strato sociale: il ragazzino protagonista si avvicina al clan più per voglia di diventare qualcuno, di “crescere”, che per reale necessità. In un Paese normale chi vuole crescere studia o si impegna in qualcosa che lo porterà ad ottenere risultati.

In un Paese nel quale i risultati non si ottengono attraverso il merito e l’impegno e gli errori non si pagano, è chiaro che la delinquenza trova molto più spazio.

Così tornando al discorso iniziale, io preferirei che si tornasse a riutilizzare il termine “giustizia“.

Perché la percezione di sicurezza è più forte quando si vede che l’errore non viene perdonato, ma punito.

Quando chi uccide 4-5 persone perché ubriaco al volante viene condannato e non ottiene la nuova patente – sempre che gli venga tolta – dopo pochi mesi.
Quando chi parcheggia la propria auto in divieto di sosta paga la sua multa come chi ha il biglietto scaduto delle righe blu.
Quando chi pesta un compagno di classe per noia viene costretto a fare servizio civile e ripagare con il sudore il proprio errore.
Quando chi acquista le frequenze di una rete televisiva può utilizzarle e non vedersi il proprio spazio occupato irregolarmente.

Con punizione ovviamente non intendo il sistema per il quale i poveracci vanno in galera senza scampo ed i più ricchi, colpevoli di reati ancora più gravi, stanno tranquilli nelle loro ville.

Per essere un minimo più severi persone più esperte di me consigliano di riscrivere il codice penale, troppo vecchio e ferraginoso, introducendo pene alternative al carcere per reati minori.

E chiaramente andrebbero semplificate un po’ le norme, senza che questo significhi creare strade e corsie preferenziali. In sostanza si può semplificare la legge solo se con questo non si lasciano passare reati e non si fanno sconti, come voleva fare Veltroni abolendo la Valutazione d’Impatto ambientale e come vuole fare Bersani con le sue semplificazioni che alleggeriscono le responsabilità d’impresa.

Proprio l’impossibilità, o la non volontà, di punire tutti i reati porta all’individuazione delle colpe per razza o classe sociale.

Visto che non puoi/vuoi selezionare chi sbaglia, si usano i diversi (per orientamento sessuale, per razza, per religione, per capacità fisiche, ecc.) per dimostrare il proprio pugno duro e tutelare l’immagine di severità che deve apparire all’elettorato.

Mi spiace, finché non si smetterà di tentare tutti i santi giorni l’approvazione di leggi ad personam per evitare guai giudiziari ai più forti, questa severità farà semplicemente ridere.

I saldi ed il valore delle cose

Oggi sono iniziati i saldi a Napoli, seguiranno tutte le altre città d’Italia. Come al solito tutti i telegiornali sono monopolizzati da servizi stupidi che cercano di capire se i prezzi sono calati veramente o se alcuni negozi hanno fatto i furbi.
Così c’è chi, intervistato, dichiara di aver controllato il prezzo una settimana fa, confrontato con quelli di oggi e scandalizzato si lamenta delle finte variazioni.
Quello che non mi è chiaro, però, è il motivo per il quale confondiamo il prezzo ed il valore delle cose. Ci ha pensato Report, qualche settimana fa, a mostrare quando i prezzi delle marche più prestigiose non corrispondano a cura dei materiali e diritti del lavoratore migliori di prodotti senza marca.

Così, invece di valutare quello che vogliamo comprare per il valore che ha, si guarda al prezzo di ieri barrato. Che fosse troppo elevato o assolutamente fuori da ogni logica poco importa, l’idea di “risparmiare” 200€ per una cosa che ieri ne costava 400€ e che sia prima sia dopo ne vale 20€ è troppo ghiotta.

Invece di controllare i prezzi dei saldi, confrontati sulle percentuali di sconto, forse dovremmo cercare di capire se il valore giustifica il costo di oggi, non credete?

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