Scuola

Speriamo che viene Hitler

Quando studiavo storia a scuola mi chiedevo come fosse stato possibile arrivare all’olocausto.

Proprio non riuscivo a comprendere come facessero così tante persone a seguire un progetto di sterminio di quel tipo.

Perché la favola dello scaricabarile, delle decisioni dall’alto, dei comandi incontrastabili, è ovviamente una storiella raccontata per evitare di ammettere che certe opinioni erano diffuse e condivise. Che le piazze erano piene di persone che urlavano e sostenevano un leader (*), che il cancro era diffuso.

15-20 anni fa c’erano senza dubbio persone razziste, ma a differenza di oggi si vergognavano nell’esprimere le loro opinioni di fronte a persone che non conoscevano.

Oggi non si vergognano più, ed augurano i forni crematori con molta tranquillità, in pubblico, durante il lavoro.

Io spero che un giorno tornino a vergognarsi, perché l’altra direzione non solo è sbagliata, ma pure pericolosa.

(*) a proposito di leader. Sono l’unico che non sente il bisogno di qualcuno che agiti le folle, ragionando al posto di tutti i singoli che lo sostengono?

7-4-1978

Gasparri chiede che ci sia un nuovo 7 aprile 1978.  Solo che nel 7 Aprile 1978 non è successo niente.

Poi ci si chiede perché tutto questo astio nei confronti della scuola pubblica.

Fonte Perché Gasparri vuole un nuovo disco di Prince? su ilKuda – www.kuda.tk

La scuola non dovrebbe essere sede di partito

Ogni volta che penso che il fondo sia stato toccato, scopro che c’è chi scava qualche metro.

La nuova scuola pubblica di Adro è stata riempita di simboli della Lega Nord.

Edilizia pubblica come strumento politico, come nel fascismo.

Un manuale di matematica Creative Commons per la scuola

Grazie a Simone scopro che è stato scritto e pubblicato un manuale di Matematica per la scuola superiore con licenza Creative Commons (Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo).

Questo significa che chiunque può stamparselo, anche in fascicoli, e farne versioni modificate a patto di non sfruttarlo commercialmente senza il permesso degli autori e di condividerlo alla stessa maniera.

Da anni scrivo che una cosa del genere è molto auspicabile, perché permetterebbe una riduzione dei costi per il diritto allo studio (ed oggi, con gli e-reader, anche un notevole risparmio di carta, peso e spazio).

Ottima iniziativa!

Con piacere dò notizia dell’uscita di Matematica C3, il primo manuale di matematica per la scuola superiore realizzato in un’ottica collaborativa e rilasciato sotto licenza Creative Commons. Si tratta non di un semplice collage disorganico di dispense create da volenterosi docenti (opere del genere circolano in rete già da tempo), ma di un completo e ben strutturato manuale che può essere utilizzato e ufficialmente adottato da tutte le scuole italiane. E non si tratta di una semplice opera statica di cui usufruire “as it is” ma di uno strumento fluido e interattivo, fruibile in diversi formati, adattabile alle proprie esigenze didattiche e aggiornabile come un vero “book in progress”. Ciò è possibile grazie all’applicazione di una licenza CC Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso
modo e grazie alla diffusione dei contenuti attraverso formati aperti (il libro è infatti disponibile anche nel formato ODF di OpenOffice.org).
Un progetto lodevole e pionieristico che mi auguro funga da apri-pista per altri gruppi di docenti indipendenti o per enti pubblici e privati dediti alla formazione.
Il libro e i contenuti ad esso connessi sono disponibili al sito www.matematicamente.it/manuale_matematica.

Fonte: Simone Aliprandi

La Scuola viene dopo il turism…

La Scuola viene dopo il turismo, per il nostro ministro dell’Istruzione (se così vogliam chiamarlo).

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