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Dare alle scuole private denaro pubblico

Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli, ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali.

C’è una certa resistenza: in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada: comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, a impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. E allora
tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare in queste scuole, perché in fondo sono migliori, si dice, di quelle di Stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli, invece che alle scuole pubbliche, alle scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata.

Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in questo modo: rovinare le scuole di Stato, lasciare che vadano in malora, impoverire i loro bilanci, ignorare i loro bisogni, attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private, non controllarne la serietà, lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare, e dare alle scuole private denaro pubblico.

Discorso pronunciato da Piero Calamandrei all III Congresso dell’associazione a difesa della scuola nazionale, Roma 11 Febbraio 1950.

fonte: Espresso

Modena: PC inutilizzati recuperati e regalati alle scuole

Ancora una volta a Modena dimostrano di essere attenti sul fronte dell’uso del software libero, con un progetto che porta i computer inutilizzati dalle aziende (destinati allo smaltimento con tutte le conseguenze negative dei rifiuti elettronici) ad una nuova vita e regalati agli istituti scolastici.
Con zero euro di spesa, grazie all’impegno di volontari, le scuole ricevono così in dotazione nuove macchine.

Da replicare.

Fonte: Punto-Informatico

Inaugurazione Linux Lab presso l’ITC Matteucci di Forlì

Sabato 4 giugno 2005 alle ore 11:00 è stato inaugurato il laboratorio informatico Linux (Linux Lab) allestito dal FoLUG presso l’istituto tecnico commerciale “Matteucci” di Forli’.
Il progetto si avvale della tecnologia LTSP che permette il recupero di computer dismessi. In questo modo è possibile riutilizzare pc dismessi dalle aziende e restituire loro nuova vita, rendendoli perfettamente utilizzabili per un qualsiasi laboratorio multimediale e per la programmazione.
Grazie a Linux ed al software libero è quindi possibile evitare di mandare in discarica computer che possono avere ancora un ruolo importante all’interno delle aziende e delle scuole.

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