Sociale

La Raccolta Differenziata costa meno.

A fine Febbraio il Gruppo Consiliare dei Verdi del Comune di Forlì ha organizzato un incontro per parlare di raccolta differenziata, per confrontare le esperienze di altre zone d’Italia e poter fare proposte concrete per il nostro Comune.
Una delle considerazioni che spesso vengono portate avanti da chi è contrario alla raccolta differenziata è quella del costo finale per i cittadini.
I maggiori esperti indipendenti che lavorano su questi temi dicono una cosa molto importante: se si applica la raccolta porta a porta ed una tariffa puntuale per i rifiuti urbani, basata cioè sulla produzione dei rifiuti calcolata per ogni famiglia, il costo del servizio diminuisce.
Nelle zone in cui i rifiuti vengono raccolti casa per casa ed il cittadino paga solo per i rifiuti che vuole smaltire, la tariffa dei rifiuti è molto più bassa della nostra. In Veneto, dove lavora il Consorzio Priula, il costo medio per abitante è di circa la metà rispetto a quello che paghiamo noi.
D’altra parte capirne il funzionamento di questo sistema è molto semplice: se tutti pagassimo la benzina in maniera forfettaria e non in base ai nostri consumi reali, faremmo almeno il doppio dei chilometri, con costi enormi per la collettività, sia economici (il costo totale verrebbe comunque riversato su tutti noi) sia sanitari ed ambientali.
La raccolta differenziata fatta con la tariffa puntuale e la raccolta porta a porta, inoltre, sposta una parte importante del costo del servizio dalla costruzione degli impianti di smaltimento (inceneritori e discariche) alla creazione di nuovi posti di lavoro.
In un momento problematico per l’economia come quello attuale, risparmiare i soldi della costruzione degli impianti per assumere personale è una scelta sensata anche anche dal punto di vista sociale.
L’esperienza del Consorzio Priula dimostra che la responsabilità della raccolta differenziata non è imputabile solamente ai comportamenti dei cittadini, ma è una conseguenza diretta di alcune scelte politiche che vengono fatte dalle amministrazioni e dai gestori del servizio.
Alcune scelte politiche possono incentivare le buone pratiche e tutelare l’interesse comune attraverso i comportamenti dei singoli.
Attraverso questi strumenti il cittadino paga di meno, contribuisce alla creazione di qualche posto di lavoro e permette una maggiore tutela della salute pubblica.
Per questo il Gruppo Consiliare dei Verdi di Forlì chiede con insistenza che si applichi questo sistema anche da noi, e che si diano precisi indirizzi in questo senso al gestore del servizio.
I cittadini non possono lasciare decidere della loro salute a chi guadagna in base alla quantità di rifiuti che produciamo ed è necessario lo sforzo di tutti, per discutere insieme la soluzione a questo problema.

La Filiera Corta: vendita dal produttore al consumatore

L’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB), che ha come obiettivo quello di diffondere sul territorio la pratica della vendita diretta per diminuire i costi dei cibi biologici, propone una iniziativa Venerdì 14 gennaio 2005 alle ore 20.30, c/o saletta Banca di Forlì – via Bruni, 2.

Durante le serate verranno presentati:
– Il progetto “ filiera corta” a marchio Garanzia AIAB finanziato dall’Unione Europea
– L’Associazione fra produttori biologici e consumatori denominata “Poderi di Romagna”
– Il progetto di costituzione della Cooperativa Sociale “Alla Sorgente” per la gestione della “piattaforma commerciale”, dei punti vendita e dell’incontro tra domanda e offerta.
Inoltre gli intervenuti potranno prendere parte ad una degustazione di prodotti da agricoltura biologica.

Questo è il volantino della serata:
Serata Incontro AIAB

MOZIONE SULLA DISPONIBILITÀ SERVIZIO INTERNET A BANDA LARGA ADSL NELLE FRAZIONI DI FORLÌ

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO

che diverse zone del territorio comunale sono tuttora prive della possibilità di accesso ad Internet tramite connessioni ADSL nonostante numerosi cittadini abbiano segnalato di averne richiesto la copertura, più volte e secondo le procedure previste, come riportato negli ultimi tempi anche da organi di stampa locali;

che gruppi di cittadini hanno dato il via a diverse raccolte di firme per richiedere al gestore del servizio l’attivazione di questo servizio anche nelle frazioni attualmente non coperte;

CONSIDERATO

che la diffusione delle tecnologie informatiche e in particolare dell’accesso alla rete Internet costituisce uno strumento ormai imprescindibile per garantire a tutti i cittadini significative opportunità di lavoro, studio, informazione, svago, libera manifestazione del proprio pensiero (art. 21 Costituzione), effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese (art. 3 Costituzione);

che nel mondo del lavoro e delle professioni essa rappresenta una risorsa strategica per competere in un mercato sempre più globalizzato;

che la pluralità dei servizi e dei contenuti offerti sulla rete Internet richiede sempre più spesso connessioni stabili, veloci ed economiche, ed il servizio ADSL rappresenta una ottima soluzione per il positivo rapporto tra qualità e costi;

che la possibilità di accesso ADSL è subordinata alla copertura da parte di Telecom Italia della zona interessata con adeguati impianti;

che la mancata disponibilità di questo servizio impedisce a numerosi cittadini l’accesso ed il godimento di importanti opportunità e servizi determinando di fatto una discriminazione tra chi risiede nelle zone in oggetto e chi ha domicilio in aree meglio servite;

che questa discriminazione impedisce l’instaurazione sui territori in oggetto di nuove realtà imprenditoriali operanti in particolare nel terziario avanzato e limita fortemente le possibilità di accesso alle nuove tecnologie e di innovazione per le imprese esistenti;

ESPRIME

la propria insoddisfazione per l’attuale situazione e sollecita l’operatore telefonico a considerare prioritaria l’estensione del servizio alle frazioni in oggetto;

IMPEGNA

Il Presidente del Consiglio Comunale a trasmettere questo Ordine del Giorno all’operatore telefonico competente;

la Giunta Comunale a farsi promotore presso le sedi idonee, e in particolare presso Telecom Italia, di forme di sollecitazione e pressione e a riferire nelle forme che riterrà più opportune dell’esito di tali contatti;
la Giunta Comunale a verificare ogni possibile iniziativa per favorire la diffusione dell’accesso alla connettività a banda larga su tutto il territorio comunale;

I Firmatari:

Alessandro Ronchi, capogruppo Verdi Consiglio Comunale Forlì

ORDINE DEL GIORNO sulla COPERTURA SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO

* Che i servizi a domanda individuale rappresentano un importante punto di contatto tra i Cittadini e l’amministrazione Comunale e costituiscono un insieme vasto di prestazioni pubbliche che vanno a soddisfare bisogni primari della collettività;

* Che il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, impone di allegare al Bilancio di Previsione degli Enti Locali, per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi;

* Che nel Bilancio di previsione per l’anno 2005 le percentuali di copertura relative ai proventi tariffari superano in due voci e per pochi punti percentuali il 100%, a fronte di una percentuale media del 74,05%;

* Che, data l’importanza di tali servizi per il tessuto sociale della Città, si ritiene che la copertura tariffaria di un servizio a domanda individuale non debba superare le spese di gestione da parte del Comune;

IMPEGNA LA GIUNTA

* Ad attuare adeguate iniziative atte a non superare il 100% di percentuale di copertura relativa ai proventi tariffari per i servizi a domanda individuale;

* A proseguire l’azione già intrapresa sulla rimodulazione tariffaria tesa a migliorare i profili in funzione della capacità di reddito di coloro che usufruiscono dei servizi;

I Firmatari:

Alessandro Ronchi

L’economia del nobile sentiero: ripensare alla globalizzazione/2

Il workshop punta di diamante della tre giorni di Rimini è stato senza dubbio quello su “Acqua o petrolio? I beni della natura vivente non hanno acquirenti”.
Ospite d’onore Lester Brown, noto ai più per essere il curatore dello “State of the World”, pubblicazione annuale del World Watch Institute sullo stato di salute del pianeta Terra, pubblicato in Italia da Edizioni Ambiente.

Lester Brown ha incentrato le sue preoccupazioni ambientali per il futuro che ci attende puntando l’attenzione sull’acqua e sul cibo, oltre che sul riscaldamento globale.
In questo momento Cina, USA e India, i granai del mondo, fondano la propria agricoltura si un eccesso di pompagio delle falde ad uso irriguo. Ad aggiungersi quindi alla crisi idrica prossima ventura c’è il riscaldamento globale. Un grado di aumento della temperatura media porta ad una riduzione stimata della produzione di granaglie a livello mondiale del 10%. L’indicatore economico simbolo del 21esimo secolo non sarà più il PIL o il DOW Jones ma il prezzo del cibo. I segni di questo giro di boa si stanno già manifestando. La Cina ha raggiunto del 1999 il picco della sua produzione e da allora sta cominciando a rivolgersi al mercato per il suo fabbisogno interno.

Tre sono gli ambiti sui quali intervenire prima di giungere al punto di non ritorno: l’aumento della produttività, la riduzione della crescita demografica mondiale e la ricerca di una stabilità politica.
Ridurre i consumi dell’acqua è possibile. Per farlo è necessario secondo Lester Brown dare il giusto prezzo alla stessa e attivare nuove pratiche irrigue volte al risparmio, privilegiano le colture di qualità che richiedono meno acqua, insieme ad una revisione complessiva dei processi industriali.
La popolazione. Secondo lo scenario medio ONU al 2040 sulla Terra saremo in 7,4 miliardi. Per avere un ambiente salvaguardato è indispensabile garantire all’uomo un ambiente sociale favorevole con servizi sanitari ed educazione almeno a livello base.

Energia, economia e politica internazionale sono stati i temi della conclusione di Lester Brown.
Sull’energia si deve puntare massicciamente sull’eolico (gli ambientalisti italiani dovrebbero ascoltare bene) perché ha caratteristiche uniche (ne ha dette sei ma me ne ricordo solo cinque): abbondante, economica, pulita, diffusa, senza emissioni. Il passo successivo saranno le celle a combustibile.
Stoccata pure all’economia che non comprende al suo interni i costi ambientali, falsando il gioco. Se il capitalismo collasserà, lo farà perché non dice la verità ecologica.
Cambiare si può? Sarà costoso? La risposta positiva è data da un parallelismo con gli anni ’40. Nel 1942 gli USA, per far fronte all’ingresso in guerra, in poco tempo modificarono il proprio sistema industriale civile per la produzione di veicoli e attrezzature belliche. Lo stesso, con la volontà, si potrebbe fare oggi, per sterzare verso tecnologie e produzioni in grado di essere meno insostenibili.
Ultimo pensiero per il terrorismo. Secondo Brown (come smentirlo?) Bin Laden avrà vinto la sua partita se avrà successo nel distogliere la nostra attenzione dai problemi veri dello sviluppo economico e della sua incompatibilità con il sistema naturale. Non possiamo permetterglielo.

Torna su