software libero

Investito un milione di euro sul sistema opensource di e-learning Claroline

Un dipartimento sulla tecnologia del Belgio ha deciso di finanziare con un milione di euro il progetto Claroline, un famoso sistema di e-learning che si poggia su Apache, php e Mysql. L’investimento non potrà dare che una grossa spinta allo sviluppo di questo progetto, che è già utilizzato anche in produzione in moltissimi paesi del mondo, per i quali Claroline è stato tradotto ed internazionalizzato.
Speriamo che la sua diffusione aumenti con la pubblicità derivante da questo finanziamento record per un progetto che si basa su software libero.

Questa è la notizia, uscita nel portale di Claroline http://www.claroline.net:

The General Bureau for Technology, Research and Energy of the Ministry of Walloon Region (Belgium, Europe) has decided to allow around 1M ? to Claroline. Research and Development will be made in both ECAM (Ingeneers Higher Education) and University of Liège.

Comunicato stampa: brevetti software in Europa? no, grazie

Il Parlamento Europeo, sollecitato dalla BSA, a settembre valuterà la proposta sulla brevettabilità delle innovazioni software. L’Associazione Software Libero esprime un parere negativo sulla proposta di direttiva che, con la scusa di armonizzare il sistema brevettuale europeo in materia di software, di fatto sovverte i dettami della Convenzione Europea sui Brevetti, introducendo la brevettabilità del software e dei metodi commerciali.

Come già dimostrato negli Stati Uniti, il sistema brevettuale, che è stato esteso al software da 20 anni, ha rallentato l’innovazione invece che incoraggiarla, spostando i fondi destinati originariamente a ricerca e sviluppo verso i dipartimenti legali delle grosse multinazionali che si occupano a tempo pieno di costose cause brevettuali (riferimenti). Un tale sistema imporrebbe degli oneri eccessivi per le piccole e medie imprese europee, vero motore dello sviluppo software continentale, e le renderebbe succubi di quelle poche grosse aziende, in maggioranza extraeuropee, che posseggono grandi portafogli di brevetti software.

Come sostenitori del software libero riteniamo pericolosa tale proposta, perchè introduce ostacoli insormontabili alla creazione di software, sia libero che proprietario, sia se ceduto gratuitamente che dietro pagamento. Inoltre, per le licenze libere, non esiste la possibilità tecnica di gestire il pagamento di eventuali royalty per copia, essendo le copie libere, e spesso neanche di eventuali costose licenze una tantum.

Ogni autore di software, libero o meno, è esposto al rischio di dover elaborare soluzioni tecniche che non siano coperte da alcun brevetto software, rendendo estremamente complesso ed oneroso il processo di ideazione del software se non del tutto impossibile; spesso infatti il processo di brevettazione del software va a coprire il problema nella sua interezza piuttosto che la soluzione, rendendo impossibile operare nel settore coperto dal brevetto senza violarlo.

La genericità con cui le idee vengono descritte e brevettate (vedi ad esempio il metodo di ordine con un click di Amazon) richiede pochi sforzi, se si hanno a disposizione abbastanza fondi, per brevettare i metodi più banali. In tal modo l’istituto della brevettazione, nato per stimolare l’innovazione in settori in cui essa costa molto, diventa nel settore del software una lotteria che va a beneficio di poche aziende. Inoltre la banalità dei brevetti concessi impone notevoli sforzi per elaborare qualcosa di alternativo e, soprattutto, richiede la completa conoscenza di quanto già brevettato, ovvero decine di migliaia di brevetti europei già esistenti e depositati, pur se attualmente non legali.

Maggiori informazioni sui brevetti software alla pagina , gestita dalla FFII (Foundation for a Free Information Infrastructure).

Convegno sul free software a Firenze

Da Zeus News:

A partire dal 5 settembre e nei quattro giorni seguenti si discuterà sul free software come alternativa di sviluppo.

A Firenze nel giorni 4/5/6/7 settembre, promosso dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze, dalla Camera di Commercio di Firenze, si terrà un convegno sui temi del Software Libero e dell’E-Government. La partecipazione è gratuita anche se è necessaria l’iscrizione on line.

Nel programma di questa “quattro giorni” ci sembra particolarmente degno di attenzione il seminario dal titolo
“Software libero: alternativa di sviluppo”, che si terrà presso la Fortezza Da Basso di Firenze, il 5 settembre dalle ore 14.30 alle 19.30.

Nel seminario, Giuseppe Orzati di Open Toscana presenterà la sua iniziativa. Angelo Buongiovanni, Assessore della Provincia di Pisa presenterà l’esperienza della sua amministrazione. Interverrano anche Paolo Bizzarri di I-cube per presentare il caso di una Open Source Company, Paolo Didonè di Prosa il suo caso di una Free Software Company.

Saranno presenti anche Georg Greve, Presidente della Free Software Foundation Europe, Bruce Perens, fondatore di Open Source Initiative, ed è previsto anche un collegamento in videoconferenza con Richard Stallman, fondatore del progetto GNU. Le conclusioni le terrà Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana.

Per maggiori informazioni: http://convegni.firenzeworldvision.it/

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