spagna

Perché la Francia può sforare il Deficit/PIL e l’Italia no?

In questi giorni grande gioia dei gialloverdi al Governo per la richiesta di Macron in Francia di sforare il 3% del rapporto Deficit/PIL.

Pensano, sbagliando, che l’Italia possa fare altrettanto (o di farlo credere agli elettori).

In realtà non possiamo perché il nostro rapporto DEBITO/PIL è più alto (131,8% contro il 97% della Francia, il 98,3 della Spagna ed il 64,1% della Germania).

 

 

 

 

 

E’ normale che al paese con maggior debito venga richiesto di ridurre o quantomeno di non farlo crescere, e per farlo il rapporto tra le uscite e le uscite dello Stato (deficit) deve calare il più possibile.

Siccome si rapporta al PIL per capire la sostenibilità del debito, se cresce il PIL può crescere anche la spesa non coperta dalle entrate.

L’idea che giustifica la proposta di sforare il deficit/PIL è che facendolo aumenterà il denominatore, la ricchezza prodotta dal Paese.

Spesso però chi aumenta il debito sa che non riuscirà a coprirlo con la crescita, ma lo fa ugualmente per demandare i sacrifici che saranno necessari a coprire il buco ad un Governo successivo, più responsabile, con il quale i cittadini potranno prendersela volentieri.

Ma dovremmo guardare e valutare i Governi sulla base di quanto fanno rispetto a quanto spendono, perché questo denaro poi dovremo pagarlo noi.

 

Un milione di auto elettriche …

Un milione di auto elettriche in spagna entro il 2014 e rotte militari aperte all’aviazione civile sono alcune delle azioni per la riduz …

Pamplona: la protesta degli animalisti

Guardate la galleria di questa singolare – quanto giustificata – protesta contro la corsa dei tori:

Settimana Europea della Mobilità

Torna l’appuntamento con European Mobility Week e Car Free Day, sette giorni (dal 16 al 22 settembre) dedicati a iniziative e manifestazioni legate alla mobilità sostenibile, che si concluderanno domenica 22 con una giornata durante la quale le città partecipanti bloccheranno il traffico automobilistico.

L’evento, nonostante il grosso seguito negli altri Paesi Europei (in Austria sono ben 146 le città che hanno aderito al Car Free Day, in Spagna addirittura 244), continua ad avere un successo molto limitato sul territorio nazionale: ad oggi, infatti, sono solo sette (Ferrara, Bologna, Brescia, Ascoli Piceno, Brunico, Naturns e Portogruaro) le città italiane che chiuderanno al traffico le proprie vie domenica 22.

Per conoscere le iniziative in programma nelle sette città italiane, è sufficiente collegarsi al sito ufficiale dell’ European Mobility Week.

Energia Eolica, notevole aumento dell’installato

Energia Eolica: Installati 8,000 MW nel 2004, un aumento del 20%
http://ecquologia.it/sito/pag89.map

Secondo le stime del Global Wind Energy Council (GWEC), l’industria mondiale dell’energia eolica ha installato 7,976 megawatt (MW) in piu’ nel 2004, un aumento del 20% della potenza installata totale, che ha raggiunto cosi’ i 47,317 MW. I paesi con maggiore potenza installata sono Germania (16,629 MW), Spagna (8,263 MW), USA (6,740 MW), Danimarca (3,117 MW) e India (3,000 MW). Diversi paesi, compresi Italia, Olanda, Giappone e Gran Bretagna sono al di sopra della soglia dei 1,000 MW. L’Europa continua a dominare il mercato globale avendo costruito il 72.4% delle nuove installazioni (5,774 MW); mentre il 15.9% e’ stato costruito in Asia (1,269 MW), seguita dal Nord America (6.4%; 512 MW) e il Pacifico (4.1%; 325 MW). L’America Latina (49 MW) e l’Africa (47 MW) avevano lo 0.6% del mercato.
“L’Europa rimane il leader mondiale dell’energia eolica, ma stiamo assistendo alla globalizzazione dei mercati eolici. In Europa, il mercato ha avuto una crescita media annua del 22% negli ultimi 6 anni; tuttavia, l’ulteriore rapido progresso che l’industria e’ capace di attuare e’ ristretto da barriere come l’accesso alla rete elettrica e le pratiche burocratiche”, ha detto il presidente dell’EWEA (European Wind Energy Association). “Il rinnovamento delle iniziative politiche del G8 potrebbero dare un’ulteriore spinta all’energia eolica; l’industria e’ ben posizionata e pronta per espandersi se ci saranno i segnali politici adeguati.”
La crescita del mercato Statunitense e’ stata lenta come ci si aspettava a causa del ritardo nell’estensione del credito fiscale per la produzione eolica, che era scaduto nel Dicembre del 2003 ed e’ stato esteso solo nell’Ottobre 2004. I progetti proposti stanno andando avanti e ci si aspetta che nel 2005 saranno installati 2,000 MW. L’incertezza continua a incombere sul mercato Statunitense perche’ il credito fiscale scadra’ di nuovo nel Dicembre 2005 a meno che il Congresso non si muova subito per estendere la misura. L’industria eolica Americana sta chiedendo un’estensione di lungo termine.

Fonte: GWEC
Traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi@gmail.com

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