Stefano Montanari

Stefano Montanari vs Beppe Grillo

Un’altra puntata della serie Montanari vs Grillo:

Stefano Montanari scrive a Beppe Grillo

Qualunque sia la verità, questa storia ci insegni a non cercare bacchette magiche, paladini della giustizia o della Scienza.

Non aggiungerei, però, l’aggettivo “scientifica”

Altra puntata dell’indagine de “Il Ponente” sul lavoro dei coniugi Montanari. Un ex dipendente della Nanodiagnostics, parlando del microscopio:

Quando è stato usato (sempre e soltanto dalla dottoressa Gatti e dai suoi collaboratori, perché il dottor Montanari non lo tocca neppure e ci si avvicina solo quando deve fare foto per promuovere la loro attività) è stato usato, sì, per la ricerca. Non aggiungerei, però, l’aggettivo “scientifica”, perché il termine “scientifica” presuppone delle basi che in questo caso sono abbastanza discutibili.

Stefano Montanari ed i dubbi sulla storia del microscopio elettronico

Molti di voi conosceranno la storia della raccolta di fondi, partita grazie a Beppe Grillo, per l’acquisto di un microscopio elettronico che permettesse a Stefano Montanari e sua moglie, la dottoressa Gatti, di fare ricerche sulle nanoparticelle.

Pare, da un articolo scritto su “Il Ponente”, che Montanari abbia millantato false referenze, spacciandosi per “consulente del progetto Nanopathology” della CE, cosa smentita dall’ufficio stampa della stessa CE.

Pare che il microscopio in questi anni sia stato utilizzato a scopo di lucro dalla società di Montanari e moglie, e che il primo microscopio (quello che era stato tolto dalle sue mani perché persona scomoda ai potenti) sia in realtà ancora in uso alla dottoressa Gatti per le sue ricerche.

L’unica cosa che era stata loro vietata era l’uso privato di questo bene dell’università.

Una serie di circostanze che hanno portato la Onlus Carlo Bortolani, che ha raccolto i fondi per l’acquisto del 2° microscopio, a donare lo strumento all’università di Urbino e pare anche a preparare una denuncia nei confronti di Stefano Montanari.

La Onlus scrive sul proprio sito:

Non ci stupiscono le reazioni e illazioni del dott. Montanari nei confronti della decisione della nostra Onlus di allargare la ricerca, ma a noi ciò che preme è il rispetto della legge e dei benefattori, i risultati scientifici e quindi la salute dei cittadini, non i bilanci di una società a scopo di lucro quale è la Nanodiagnostics srl dei dottori Montanari e Gatti.

E’ evidente che falsità e ulteriori illazioni ci vedranno costretti a difendere la nostra immagine e onorabilità nelle dovute sedi legali”.

Se queste accuse si dimostrassero fondate, dovranno essere d’insegnamento per tutti coloro che hanno strumentalizzato e venerato la sua figura di paladino della giustizia in questi anni.

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