Tasse

L’aeroporto di Forlì è nella nebbia e si continua a navigare a vista.

Ogni anno la stessa favola: l’aeroporto di Forlì è in perdita, ma il piano X lo solleverà dalla crisi. Salvo poi scoprire, tutte le volte, che il piano X non esiste.
La cura secondo l’assessore forlivese con la delega all’aeroporto al nuovo buco di 5 mln di euro è la fuoriuscita della società bolognese dalla SEAF, che presuppone quindi un aumento delle percentuali degli altri soci – con conseguenti maggiori spese annuali per il ripiano del debito del Comune – o l’entrata di quote consistenti di terzi fino ad ora non pervenuti.

Ben venga l’entrata dei privati e degli altri comuni che beneficiano di questa struttura, noi Verdi lo diciamo da anni, ma se ne discuta in Consiglio e con dati precisi.

Smettiamola però di prendere in giro i cittadini, dicendo loro che arrivati ad un certo volume di passeggeri la struttura smetterà di perdere: ogni anno voli e passeggeri aumentano, e con l’aumentare dei passeggeri aumenta il debito.

Diciamo loro la verità: con le loro tasse pagano parte del viaggio ai turisti di Cervia, Rimini e Cesenatico, o addirittura a quelli che vanno all’estero a spendere la quota delle loro vacanze, senza che chi guadagna da questo traffico si faccia carico dei costi.

Il piano X di Gennaio era l’hub di Ryanair, con la previsione di altri investimenti ed altri debiti pubblici, oggi si propone di tappare le falle con un nuovo centro commerciale.

Con l’aumento del petrolio, la crisi finanziaria e la diminuzione dei poteri d’acquisto dei cittadini si ipotizza che da fuori città la gente venga a fare shopping in aereo a Forlì.

E’ ora che l’amministrazione e la società smettano di scherzare e di navigare a vista, così facendo si continueranno a fare solo incidenti.

Inceneritore: interrogazione sulla prosecuzione dei lavori

Ieri ho presentato una interrogazione in Comune per conoscere le intenzioni dell’amministrazione nei confronti della prosecuzione dei lavori dell’inceneritore, nonostante la Valutazione di Impatto Ambientale sia scaduta. Dopo un lungo elenco di premesse, che contengono la cronistoria di quest’ultima parte della vicenda inceneritore di Hera, chiedo quali provvedimenti intende attuare il Comune per sospendere i lavori, quali sono le possibili ricadute di questa inadempienza di Hera nelle tasche dei cittadini e la posizione sul mutato quadro economico del ciclo di smaltimento dei rifiuti, che non prevede più gli incentivi Cip6 all’incenerimento e quindi andrà ad appesantire ulteriormente le tariffe a copertura delle minori entrate esterne.

Oggetto: Interrogazione relativa alla prosecuzione dei lavori dell’inceneritore di Hera

Premesso
– che la Valutazione d’Impatto Ambientale secondo la legge regionale 9/1999 sostituisce tutte le concessioni e le autorizzazioni necessarie per la realizzazione di un progetto, con durata triennale;
– che la Giunta provinciale ha deliberato con l’atto Prot. N. 66128/323 del 2/09/2004 la valutazione di impatto ambientale positiva con prescrizioni in merito al progetto per la realizzazione dell’inceneritore per rifiuti soldi urbani di Hera s.p.a.;
– che Hera non ha richiesto in tempo la proroga della scadenza, né ha terminato i lavori di costruzione dell’impianto;
– che con delibera di giunta l’amministrazione provinciale di Forlì-Cesena ha dichiarato “giuridicamente impossibile concedere la proroga del termine di efficacia della valutazione di impatto ambientale dell’inceneritore di Hera”;
– che l’assessore Provinciale Moretti sulle sue dichiarazioni alla stampa ha parlato di riavvio della procedura;
– che senza Valutazione di Impatto Ambientale non è più valida l’autorizzazione alla costruzione secondo art. 27 d.lgs.22/1997;
– che la provincia ha sospeso la procedura di rinnovo ex art. 10 bis della 241/90 in attesa delle osservazioni di Hera;
– che il gestore ha affermato pubblicamente che la valenza triennale debba essere calcolata sulla base dell’autorizzazione ex art 27 concessa con deliberazione n 339/2005, in pieno contrasto con la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale che afferma al punto 2.6:
«E’, pertanto, del tutto palese la natura meramente attuativa della qui impugnata deliberazione n. 339/2005, la quale non è provvista di alcuna determinazione autoritativa autonoma ed ulteriore rispetto alle inoppugnate statuizioni, contenute nella precedente e presupposta deliberazione n. 323/2004 e indicate al punto precedente.»

Interroga il Sindaco e la Giunta

– per sapere quali provvedimenti ha attuato ed intende attuare per garantire il rispetto della normativa vigente, che vieta la costruzione di impianti senza autorizzazione di impatto ambientale o con autorizzazioni scadute, in osservanza degli adempimenti obbligatori di cui all’art. 27 del D.P.R. 6 giugno 2001 n°380, che prevedono l’immediata sospensione dei lavori in attesa dell’adozione dei provvedimenti definitivi;

– per conoscere quale sia la posizione dell’amministrazione comunale in merito al mutato quadro economico del ciclo di gestione dei rifiuti, ora che l’impianto ha definitivamente perso l’occasione di ottenere i contributi CIP;

– per sapere se gli inadempimenti del gestore di Hera si ripercuoteranno sulle tasche dei cittadini forlivesi, che oltre a subire gli impatti sulla salute oggi rischiano di veder lievitare di nuovo le tariffe, a copertura delle spese per la costruzione dell’impianto;

Forlì,18/12/2007
Alessandro Ronchi,
Gruppo Verdi Per la Pace
Consiglio Comunale di Forlì

Valentino Rossi è solo il meno furbo

Come ho già scritto in un commento in un altro articolo di questo blog, il problema che viene fuori con la notizia dell’evasione record di Valentino Rossi è che la sua immagine non ne verrà scalfita.

L’Italia è il paese nel quale i carcerati una volta usciti di prigione incrementano la loro popolarità, pubblicano compilation e si preparano ad una candidatura politica.

L’Italia è un paese nel quale chi ruba al supermercato è un delinquente, mentre chi ruba milioni di euro o evade tasse in quantità incredibili è furbo.

Purtroppo Rossi è solo la punta dell’iceberg, un evasore fiscale tra i meno furbi. Avesse pagato anche solo 1/5 del dovuto forse l’ammanco non avrebbe dato nell’occhio.
Invece ha dichiarato 500€ di reddito da fabbricati in un anno.

Spero solo che i prodotti da lui pubblicizzati abbiano un calo di vendite: io sicuramente starò attento.

Percorso ciclabile lungo il Montone, pronti altri 150mila euro

FORLI’ – Il percorso ciclabile lungo il fiume Montone – dal Parco Urbano a Castrocaro Terme e Terra del Sole – sarà completato con i prossimi lavori finanziati con ulteriori 150.000 euro. Lo annuncia l’assessore comunale Sandra Morelli.

Questo intervento permetterà, soprattutto, di eliminare il tratto che, pur breve, finora era percorribile solo uscendo sulla trafficatissima Via Firenze. Il Parco Fluviale del Montone acquista, pertanto, un importante tassello che rende ancor più fruibile e in sicurezza tutto il percorso che lo affianca. Oltre a restituire ai cittadini, che già in gran numero percorrono la ciclabile, un ambiente con caratteristiche naturalistiche di pregio, si consentirà un percorso dedicato alla mobilità dolce – pedoni e ciclisti – alternativo a Via Firenze per raggiungere il centro urbano.
Nei prossimi mesi sarà anche completato il tratto ciclo-pedonale che, sempre lungo il Parco Urbano, permetterà di raggiungere il Polo Ospedaliero Morgagni-Pierantoni, arricchendo così la rete di piste e percorsi ciclabili alternativi a Via dell’Appennino.

FORLI’ – Percorso ciclabile lungo il Montone, pronti altri 150mila euro

200 euro a testa di tasse? No, sono 20.

La Voce di Romagna di oggi riporta, in prima pagina e nelle civette, un presunto aumento di 200 euro di Irpef pro-capite per i cittadini di Forlì, dovuto alla manovra correttiva per il bilancio votata dalla Giunta di ieri.
In realtà all’interno dell’articolo si riporta, vicino alla ripetizione dei presunti 200€, anche la cifra complessiva di cui si sta parlando che è di 2,4 milioni di euro. Facendo una semplice divisione per il numero di cittadini del Comune di Forlì (circa 120’000) risulta che la media dell’aumento delle tasse sarà, se la proposta passerà in Consiglio Comunale, di 20€ annuali a testa, non 200.

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