Tecnologia

Patto per il clima: la lista dei partecipanti al convegno di Forlì

Pubblico la lista delle persone che interverranno al convegno sul patto per il clima il 15 di Giugno a Forlì, presso l’Auditorium della Cassa dei Risparmi in via Flavio Biondo ore 15. (Convegno e Mostra di esempi pratici di una economia basata sul rispetto per l’ambiente)

Coordina: Sen. Sauro Turroni

Questo è l’elenco dei partecipanti al convegno:
Rocco Ronchi Ordinario di filosofia teoretica/Univ.tà dell’Aquila
Vincenzo Balzani Professore di chimica all’Università di Bologna specializzato in nanotecnologia
Grazia Francescato Deputata Verde
Loredana De Petris Senatrice Verdi e membro Commissione Ambiente Senato
Enrico Rubboli Econaturale/artigiano-falegname
Franco Falletta Ditta Falletta Sistemi alternativi riscaldaldamento
Mauro Marconi Ecosfera/Raccolta diff.ta porta a porta Forlimpopoli
Giovanni Dominici Biogas Energia srl
Ennio Gianpreti Soems/turbine elettriche
Erica Cortesi Ing.- Cclg- pannelli fotovoltaici
Renato Mariotti Pres. prov.le-Cna Econaturale
Lino Goffredo Ditta Pirrini Paola S.r.l. Energie rinnovabili
Renzo Ricci Dir. tecnico – E.s.co.cre srl efficienza energetica edifici (ESCO)
Michele Mordenti – Presidente FoLUG – Software libero nel Comune di Imola
Max Barzanti – Impianti solari termici
Romeo Giunchi – Gruppi di acquisto solidale
Massimo Dall’Aglio Dir. soc. E-gas- e Florgas impianti conversione gpl
Graziano Rinaldini Presidente Formula Servizi
Maurizio Faeti Tecnoservizi snc
Alberto Nadiani Agenzia Casa Clima Bolzano
Luca Pantieri Fase Engineering
Green line mobility Bici elettriche e altri mezzi ecologici
Paolo Petracci Bioplanet – strategie di controllo biologico (allevamento di insetti utili)
Barbara Martini Movimento Impatto Zero (MIZ) Cesena
Aldo Frulla Ecoverde S.r.l. Raccolta, separazione, lavorazione e riciclaggio dei rifiuti solidi urbani
Sandro Brina LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli Clima e biodiversità.
Jin Han Qun per SHUN TAI – Energia Solare
Daniele GuardigliDue Ruote, Scooter Elettrici

Se desideri partecipare ad un prossimo evento con una tua esperienza contattaci.

Folug alla Grande Fiera dell’Elettronica

Folug alla Grande Fiera dell’Elettronica

Anche quest’anno il FoLUG sarà presente anche per l’edizione primaverile della “Grande Fiera dell’elettronica“. L’appuntamento è sabato 5 e domenica 6 maggio al palafiera di Forlì dalle 9:00 alle 18:00.

Gli attivisti dell’associazione saranno disponibili tutte le due giornate per rispondere alle vostre domande su GNU/Linux e sul software libero, che potrete provare direttamente sui pc che verranno messi a disposizione dei visitatori.

Per maggiori informazioni sulla fiera e per scaricare il biglietto ridotto potete consultare il sito di blunautilus.

Aboliamo i costi di ricarica dei cellulari

Bersani annuncia: presto stop ai costi di ricarica dei telefonini. Bene, ma si poteva fare prima, dicendo sì a una proposta dei Verdi

La decisione annunciata dal governo di “abolire il ricco balzello” a favore delle società della telefonia mobile relativo al costo delle ricariche, è per i Verdi una “notizia positiva”.

Lo sottolineano il senatore Natale Ripamonti e il deputato Roberto Poletti, che si chiedono però perché il governo non abbia deciso di anticipare la misura dando l’ok a un emendamento alla finanziaria proposto dai Verdi sia al Senato che alla Camera.

“Il governo ha cambiato idea, dal momento che poche settimane fa si era opposto con motivazioni contraddittorie a un emendamento alla finanziaria che prevedeva esattamente la stessa misura”, ha osservato Ripamonti, che aggiunge: “Quando si fanno gli interessi dei consumatori, garantendo una sana concorrenza tra gli operatori, si fa bene e si realizzano quelle riforme vere che i cittadini si aspettano dal nostro governo”.

Poletti, membro della Commissione cultura della Camera, sottolinea che “saremmo potuti arrivare al medesimo risultato molto prima. Mi auguro che finalmente si arrivi alla soppressione di questa odiosa gabella”.

Poletti ricorda anche come a sostegno dell’abolizione dei costi di ricarica siano già state raccolte ben ottocentomila firme in calce a una petizione sostenuta dai Verdi e promossa da Andrea D’Ambra, studente ischitano che ha creato il sito che ospita la petizione. L’iniziativa ha già ottenuto come obiettivo l’interessamento della Commissione europea, dell’Authority Antitrust e dell’Agcom.

“Dispiace – dice ancora Poletti – che il ministro Bersani, nel fare propria questa iniziativa, abbia omesso di menzionare chi da tempo conduce tale battaglia. Ora mi auguro che, finalmente, si arrivi a dei risultati concreti e che gli annunci si traducano presto in fatti”.

DVB-H: la normativa italiana è inadeguata

Pubblico integralmente alcune considerazioni scritte dall’Ing. Annino, membro esperto della seconda commissione consiliare del Comune di Forlì, sulla tecnologia DVB-H per la trasmissione di onde radio, comprese quelle televisive in digitale e sugli effetti che potrebbe avere sulla salute se non venisse adeguata la normativa vigente.

Considerazioni sulla applicabilità della attuale Normativa italiana alla tecnologia DVB-H

DVB-H è l’acronimo di “Digital Video Broadcasting – Handheld “. DVB-H è la specifica di un sistema che consente di portare sui cellulari servizi di trasmissione per onde radio, incluse le trasmissioni televisive in digitale. Lo standard definito da DVB-H è stato adottato nel novembre 2004.
DVB-H trasmette in “ Banda Larga “ ( impegnando molte frequenze contemporaneamente ) nelle seguenti “Bande “ di frequenza : 174-230 MgHz, 470-830 MgHz, 1452-2452 MgHz . La telefonia mobile invece trasmette in Banda Stretta. Inoltre la trasmissione DVB-H avviene per impulsi “ burst “, creando – presumbilmente – armoniche anche in bassa frequenza.

Occorre ricordare che il solo effetto biologico che oggi – secondo la Legge Italiana e in generale secondo le Leggi Europee – è considerato esistente è il cosiddetto “ effetto termico “ (riscaldamento dei tessuti ); non vengono invece considerati esistenti gli effetti biologici a lungo termine ( diversi tipi di interazioni cellulari ). Il parametro che fa da riferimento, in un certo sito con presenza umana prolungata, per la definizione del limite di radiazione da non superare in modo da non avere “ effetto termico “ potenzialmente dannoso è la “ densità di potenza “ ( espresso in Watt/ m2 ) dell’onda elettromagnetica nel sito in considerazione.

Nel caso di trasmissione in bada stretta e nel caso di sito non vicinissimo alle antenne ( lontano più di 1 metro dalle antenne ) ovvero in “ campo libero “ e in zona priva di ostacoli e in aria secca, la teoria delle onde elettromagnetiche stabilisce che il valore del campo elettrico ( espresso in Volt/metro ) sia correlato alla densità di potenza a meno di un fattore costante. Poiché la misura del campo elettrico è più facile della misura della densità di potenza, si usa esprimere il limite di densità di potenza in termini di campo elettrico equivalente.

Nel caso di trasmissione in banda stretta, in area priva di ostacoli, lontano oltre 1 metro dalle antenne, in aria secca, la densità di potenza assunta come valore limite dalle Norme è 0,0106 Watt/m2, e tale valore corrisponde al più noto 6 Volt/metro.

Ma la correlazione fra densità di potenza e campo elettrico di cui sopra non vale più nel caso di onde in Banda Larga; in tale caso ai 6 Volt/metro potrebbe corrisponde un valore della associata densità di potenza superiore ai 0.0106 Watt/m2: i 6 Volt/metro non possono quindi essere assunti come parametro di riferimento nel caso degli impianti DVB-H.
La Normativa e le necessarie Norme attuative vigenti in Italia non paiono quindi al momento aggiornate al punto da consentire la valutazione dell’impatto sulla salute di una stazione DVB-H.

A questa considerazione dirimente si possono aggiungere le seguenti altre, da ritenere accessorie in quanto non possono essere assunte come dirimenti in termini legali, ma che hanno un peso e che, se non altro, impattano sui comportamenti e sulle scelte personali nell’uso dei cellulari.

E’ infatti opportuno fare una considerazione più specifica sulle attuali conoscenze in relazione agli effetti a lungo termine delle onde elettromagnetiche che, come detto, sono considerati inesistenti dalle attuali normative. Gli effetti a lungo termine sono quelli che si potrebbero manifestare per esposizione prolungata a livelli di densità di potenza assai più bassi del limite stabilito in base ai soli effetti termici, e dipendono anche molto dalle frequenze delle onde elettromagnetiche in gioco.

Questi effetti si hanno a livello cellulare e sono di diversa natura; questo fatto è assodato scientificamente. Sulla pericolosità di questi effetti a lungo termine invece non c’è ancora accordo fra i ricercatori: i ricercatori si accusano fra loro. Da una parte alcuni dicono che non esistono ancora sufficienti dati epidemiologici che confermino la pericolosità di questi effetti; dall’altra parte si dice che i dati epidemiologici ci sono e che esiste invece un conflitto di interessi dei ricercatori che negano la pericolosità degli effetti a lungo termine, perché le loro ricerche sono sponsorizzate dai Gestori e quindi i risultati delle loro ricerche possono essere non oggettivi.

In una situazione come questa sembrerebbe opportuno applicare il principio di precauzione. Ciò significherebbe in pratica utilizzare come limite non superabile un valore del campo elettrico ( rappresentativo della densità di potenza limite ) più basso di quello attualmente in vigore.
Ebbene a maggior ragione ciò sarebbe necessario per le tecnologie DVB-H, in relazione alla molteplicità delle frequenze delle onde elettromagnetiche utilizzate.

Una ulteriore osservazione va fatta in relazione all’uso dei cellulari. Un cellulare acceso, a seconda della marca, presenta alla sua superficie campi elettrici variabili da 5 a 20 Volt/metro. Questi valori scendono velocemente con la distanza, riducendosi anche di un fattore 5 ad 1 metro di distanza. Ma questi valori NON sono confrontabili con il limite di normativa di 6 Volt/metro: infatti alla superficie di un cellulare si è in regione di “ campo vicino “ e il rapporto costante fra campo elettrico e densità di potenza non vale più, nemmeno per la telefonia mobile.

La situazione nel caso della tecnologia DVB-H peggiora in relazione all’uso della banda larga, e in relazione ad un uso del terminale che sarà presumibilmente più prolungato nel tempo.
In altri termini niente di preciso al momento si può dire in base alla normativa in relazione alla pericolosità dell’uso prolungato di un cellulare per telefonia mobile, in particolare se usato senza auricolare.

Un cellulare che dia meno fastidio possibile (2)

Quasi tre anni fa ho scritto un articolo sul SAR:

Un cellulare che dia meno fastidio possibile

Il SAR è il tasso di assorbimento specifico delle onde elettromagnetiche prodotte da un cellulare.
Indica, in parole povere, quanti watt di potenza delle onde vengono assorbite dal nostro corpo (ed in particolare dal nostro cervello).
Esiste un valore massimo indicato dall’Unione Europea, che come al solito è abbastanza più alto della media di quelli raggiunti: 2 watt per chilogrammo.

Quasi nessuno si informa su questo valore quando acquista un cellulare, ma è obbligatorio per i produttori indicarlo nei libretti di istruzione. Così scegliamo il modello di telefono a seconda delle funzioni (telecamera sì/NO, memoria, etc) e non sulla base del danno che potrebbe farci.
Se qualcuno mette in dubbio la nocività dei telefoni cellulari, nessuno può smentire che ad minore potenza assorbita corrisponde un minor rischio per la salute.

Bisognerebbe che questo valore fosse indicato nei cartellini dei telefoni esposti e nelle scatole, con dimensioni minime come il “Nuoce Gravemente alla Salute” dei pacchetti di sigarette. Così tutti sarebbero a conoscenza dei rischi e sceglierebbero di conseguenza, magari spostando il mercato verso i cellulari SAR più basso.

Siccome questo non è ancora possibile, vi consiglio di leggere questa tabella, con i modelli di cellulari ordinati per SAR. Confrontate questi valori con quelli delle istruzioni del vostro cellulare: potrebbe valere la pena acquistare un cellulare da pochi euro con SAR più basso, forse l’unica ragione per cambiare un telefono vecchio che funziona.

Nokia ha una pagina dedicata alla ricerca di questi valori: http://sar.nokia.com/sar/index.jsp

Fonti tabelle SAR: O2 SAR Werte

Ecco la tabella ordinata per SAR crescente aggiornata a Novembre 2006:
tabella cellulari ordinati per SAR crescente Novembre 2006

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