tutela

Discariche abusive fiume Bidente – Zona Via Maglianella 21- 23/B

Da tempo nella zona di Magliano, lungo la strada bianca che costeggia il fiume Ronco (accessibile dalla via Maglianella, civici 21-23b, dopo circa 20-30 metri ci sono almeno due punti, individuabili da uno spiazzo dove è possibile accostare un’autovettura), si nota la presenza costante di rifiuti di ogni genere: urbani, speciali, ingombranti, abbandonati lungo la sponda del fiume in diversi punti.

Nelle foto che alleghiamo si notano, fra le varie tipologie di rifiuto, un divano, macerie, pallets di legno, secchi e flaconi di sostanze chimiche, sacchi di cemento, etc.

In una circostanza è stata rilevato addirittura l’abbandono di un’auto, a pochi passi dall’acqua!

Ricordiamo che la zona di Magliano è classificata come “Sito di Importanza Comunitaria (SIC)” ai sensi della Direttiva Europea “Habitat” del 1992.

In questi ambienti si trovano importanti siti di sosta e riproduzione di specie faunistiche protette, per la cui tutela dalle varie forme di disturbo e contaminazione ambientale (fra le quali una è appunto l’abbandono di rifiuti) sono delegati gli enti locali.

Riteniamo pertanto necessario che gli Enti preposti prevedano opportuni servizi di monitoraggio e sorveglianza su queste aree sensibili, avvalendosi anche della collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, per identificare e perseguire a norma di legge gli inquinatori.

Il problema dei rifiuti e delle discariche abusive è un fenomeno che colpisce tutto il nostro paese e anche il nostro comune non fa eccezione.

WWF Forlì

Giorno della Terra: I Verdi regalano alberelli in Piazza

Oggi abbiamo regalato in Piazza degli alberelli locali, per ricordare l’Earth Day, festività riconosciuta da ben 175 nazioni e celebrata da quasi mezzo miliardo di persone per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra.

La tutela dell’ambiente non è una vernice applicabile alla crescita incontrollata e lo spreco dei beni comuni per darne un aspetto più gradevole agli occhi, ma è un punto di partenza dal quale può nascere una Nuova Economia Verde, fatta di lavori che rispettano quello che ci circonda.

Anche Obama sta basando i provvedimenti per il superamento della crisi economica sul New Green Deal, proponendo ed applicando dopo decenni quello che i Verdi avevano nel loro DNA alla nascita: nuovi posti di lavoro grazie alle energie rinnovabili, una mobilità diversa ed una maggiore sobrietà negli stili di vita per una sua maggiore qualità.

Il ben-essere riparte da qui, da un nuovo rispetto, da una vera speranza per il futuro, dalla piccola piantina produrrà l’ossigeno che ci farà respirare aria nuova in futuro.

Comune Aperto: an sè tot precis ( non siamo tutti uguali )

Pubblico anche qui l’ultimo articolo scritto per Comune Aperto, il bollettino informativo dell’amministrazione Forlivese:

Siamo in campagna elettorale. Il dibattito è già scaduto in toni propagandistici e spot pubblicitari, ma io non utilizzerò questo ultimo spazio per urlare più forte degli altri. Le proposte si giudicano con i fatti, non con le parole.

Cercherò, invece, di fare un breve bilancio di questa esperienza, di quanto è stato fatto e di quanto è naturalmente ancora da fare.

Ricordo, nel discorso di apertura dell’attuale Consiglio Comunale di 5 anni fa, la mia voce emozionata e la grande voglia di fare qualcosa per la mia città.

Pensavo, e penso ancora, che una buona azione potesse portare ad un miglioramento del nostro benessere, e che una Politica seria dovesse cercare di superare le demagogie del “son tutti uguali”.

Chi cerca di ingannarvi con questa storia compie un atto gravissimo: complica la vita ai politici onesti e la facilita a quelli che hanno secondi fini.

Pensavo, erroneamente, che il ruolo del consigliere fosse relativamente semplice, che bastasse dire cose giuste o avere il consenso dei cittadini per far valere le proprie idee. La possibilità dei cittadini di cambiare le cose è molto più grande di quello che si vuole far credere, e si realizza attraverso il dare il proprio voto alle persone serie, il proprio impegno, il proprio aiuto concreto a chi fa la cosa giusta.

Ricordo ancora la conferenza stampa di presentazione del sito web che avevo aperto come strumento di trasparenza, per raccogliere le idee dei cittadini e confrontarmi con loro senza intermediari. Non venne nessun giornalista.

Ho bene in mente i discorsi che facevo sulle nuove tecnologie ed il software libero, sulla filiera corta, sui gruppi di acquisto solidale, su una nuova economia verde basata su una giusta misura e sulle energie rinnovabili.

Oggi avere un blog per comunicare la politica è diventato uno standard, nel 2004 eravano 3 in tutta Italia. Oggi non è uno scandalo sentire ripetere ad Obama gli stessi discorsi sul risparmio energetico o sul New Green Deal che facevano urlare all’estremismo dei Verdi. La stessa visione conservatrice e poco lungimirante si scagliava contro l’agricoltura biologica o contro le proposte di tutela del nostro San Domenico, ed oggi cerca di attribuirsene impropriamente tutti gli onori.

Gli stessi che cercano di sminuire i Verdi cercando di farli vedere come un movimento capace solo di dire no, in realtà hanno rifiutato molte più proposte innovative di chiunque altro.

In Consiglio Comunale sono uno dei pochi che non ha mai alzato la voce, nemmeno nei momenti di rabbia e forte dissenso. Sapevo che le proposte costruttive di un ventiquattrenne ecologista erano dure da digerire in un ambiente sostanzialmente privo di rinnovamento.

Forlì ha bisogno, come tutte le città, di un po’ di coraggio. Di evolvere, innovarsi, anche cambiare abitudini se è necessario per la nostra salute e la nostra qualità della vita.

Qualunque sia la vostra opinione, date una mano concreta a chi ritenete abbia fatto un lavoro serio ed onesto, con la trasparenza negli obiettivi e concretezza nelle proposte.

Anche se il nostro maggio, ha fatto a meno del vostro coraggio, se la paura di guardare, vi ha fatto chinare il mento, se il fuoco ha risparmiato le vostre Millecento, anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti. (De Andrè)

Il marmo di Icaro come i nostri polmoni

Icaro: Aria Pulita Politica Pulita #1

Succede di rado che il nostro sguardo si soffermi sull’immobile gigante che ogni giorno ci vede sfilare nelle auto, in bici o camminare ai suoi piedi. Se lo guardassimo vedremmo il suo petto e il suo volto neri per il deposito di polveri inquinanti che si depongono quotidianamente.

Le stesse polveri che noi cittadini forlivesi siamo costretti a respirare ogni giorno.

Le polveri sottili superano il livello limite di 50 micro grammi ogni mc. con una media impressionante di oltre 70 volte all’anno negli ultimi 4 anni. Il 2008 è stato leggermente migliore sugli sforamenti, ma la media giornaliera è attorno ai 35 mg/mc come gli anni precedenti.

Nonostante il 2009 si sia presentato con tempo piovoso e vento sostenuto nei primi 85 giorni il livello di 50 micro grammi medi giornalieri è già stato superato in 22 volte.

Il Cancro del Marmo

La superficie esterna dei marmi, originariamente costituita da purissimo carbonato di calcio, si trasforma con lo smog in solfato di calcio, una sostanza che mangia la pietra e la riduce in polvere con un processo non reversibile a causa della mancanza di sistemi di autorigenerazione.

Il solfato di calcio si forma a causa del biossido di zolfo contenuto nei gas di scarico delle automobili e degli impianti di riscaldamento domestico. L’acido si deposita nella pietra, che tende a desquamarsi.

L’utilizzo del metano e la diminuzione della quantità di zolfo contenuta nel gasolio e negli altri combustibili permettono una diminuzione delle emissioni dell’uomo causate da riscaldamento, traffico.

L’impatto sanitario nell’uomo

Il biossido di zolfo è un forte irritante delle vie respiratorie; un’esposizione prolungata a concentrazioni anche minime (alcune parti per miliardo, ppb) può comportare faringiti, affaticamento e disturbi a carico dell’apparato sensorio.

È inoltre accertata una sinergia dannosa in caso di esposizione combinata con il particolato, dovuto probabilmente alla capacità di quest’ultimo di trasportare il biossido di zolfo nelle zone respiratorie del polmone profondo.

La tabella mostra l’incremento percentuale dei problemi per la salute dell’uomo all’aumentare di 10 µg/m3 di PM10 (Dalle Linee guida sulla qualità dell´aria OMS 2000).
effetti_salute_pm10

In Italia un morto su cinque è riconducibile a cause legate all’inquinamento dell’ambiente.

La proposta programmatica dei Verdi sulla mobilità

I Verdi propongono di invertire le priorità nelle politiche per la mobilità, mettendo al primo posto la tutela della salute e dell’ambiente.

Occorre dare piena attuazione agli indirizzi del piano del traffico, che ha lo scopo di permettere una mobilità cittadina sostenibile diminuendo il numero dei veicoli a motore circolanti, spesso con un solo passeggero.

Per ottenere questo risultato servono interventi strutturali sulle piste ciclabili per renderle sicure e connesse tra loro in rete, per l’aumento delle aree pedonali e l’attivazione di vere e proprie isole ambientali e zone 30, per la creazione di corsie preferenziali per la mobilità collettiva.

Occorre investire sul trasporto pubblico incrementandone la velocità commerciale, permettendone puntualità, velocità, sicurezza ed economicità per le casse pubbliche.

E’ necessario attuare modalità di trasporto collettivo con mezzi innovativi ad inquinamento zero e motore elettrico.

Occorre attivare progetti per introdurre sistemi di logistica delle merci nel nostro territorio, ed evitare gli sprechi nella distribuzione con mezzi pesanti ed inquinanti che percorrono semivuoti la città ed il centro storico.

Proponiamo di organizzare la progettazione urbanistica considerando come prioritaria la soluzione ai problemi di mobilità: le zone residenziali distribuite e lontane dalle aree servite dalle scuole, dalle università e dai luoghi di lavoro sono un costo per la collettività non solo in quanto spreco di territorio, ma anche in termini economici e di welfare, perché costringono ad attivare servizi pubblici poco efficienti aumentando l’inquinamento ed i costi per l’amministrazione.

Il Senatore Orsi propone di distruggere la tutela degli animali

Il Senatore Orsi (PDL) ha presentato un disegno di legge che oltrepassa ogni limite: caccia nei parchi, possibilità di abbattere orsi, lupi, cani e gatti vaganti, sanzioni per le regioni che tutelano troppo territorio dalla caccia, licenza di caccia a 16 anni, riduzione della vigilanza venatoria e tanto altro.

Ho il timore che il testo sia così volutamente provocatorio per puntare al vero obiettivo: anche un quarto delle cose introdotte sarebbe un salto indietro più che ventennale sulla tutela degli animali e la regolamentazione della caccia, ed il rischio è che si punti a 100 per ottenere 50.

Aggiornamento: Firma la petizione!

Nuovo aggiornamento: grazie anche alle proteste il testo della proposta (che al tempo dell’articolo era ancora in bozza) è stato cambiato in alcuni punti, ma mantiene diverse criticità, quindi la battaglia continua.

Potete trovare il nuovo testo su baseverde.org

Ho rimosso diversi commenti minacciosi ed offensivi sia nei confronti del Senatore sia di chi si opponeva alla sua proposta (come da regolamento dei commenti) . Si possono dire le stesse cose senza scadere nell’invettiva o nella volgarità. Penso che in un Paese civile si debba discutere in maniera civile e con un minimo di serietà.

Torna su