UE

Un bel 150°

Il giorno dopo le amministrative è utile fare qualche ragionamento. Il primo che mi è venuto in mente, è che si tratta di un bel regalo all’Italia per il suo anniversario.

Penso che siano risultati importanti, senza esagerare nei festeggiamenti, perché smantellano un fatto che ha retto il berlusconismo tutti questi anni: B. poggia tutta la sua politica e la sua immagine sull’idea di essere un vincente. Quando ha perso, in questi anni, hanno sempre perso gli altri.

Questa volta l’anziano ha sfidato la città di Milano, chiedendo ai cittadini un referendum sulla sua persona, non sulla sua coalizione. I suoi strateghi della comunicazione elettorale hanno spinto l’acceleratore della volgarità, dello scontro più duro. Una delle campagne elettorali peggiori che io abbia mai visto, senza discussioni sui temi concreti e molti cori da peggiori ultras.
Ma come in ogni sport, quando ci cerca lo scontro duro e si perde, la caduta è più dolorosa.

Prima della sua sconfitta si rideva alle barzellette dell’anziano perché, come contraccambio, si stava sul carro del vincitore e si raccoglieva qualche briciola del suo pasto.

Tutta questa ciurma, che non si sosteneva certo per comunanza di idee, rimarrà solidamente attaccata al carro del perdente?

Un altro dato interessante è che i sondaggi non servono ad un cazzo.
Da qualche tornata elettorale il partito di Grillo viene dato ad un punto e mezzo, tanto per fare un esempio.
Si dovrebbero seguire un po’ di più cuore e ragione, perché è col cuore e con la ragione che poi la gente vota.

Inoltre oggi l’aderenza ad un partito è molto meno solida del passato. Il passaggio di voti da una lista all’altra è più frequente, per fortuna, ed un candidato credibile sposta più della base dei suoi partiti, così come un candidato incredibile riesce a sottrarre, anziché attrarre, voti all’elenco delle liste che lo sostengono.

Cosa succede oggi? Succede che oggi sappiamo che non in Politica non è già tutto deciso, come in molti credevano. Nonostante le forze immense somministrate da chi aveva disponibilità economiche enormi per le campagne elettorali, le persone hanno fatto la differenza.

Tra 15 giorni, forti della possibilità di fare la differenza, la speranza di farcela dovrebbe muovere ancora di più tutte le forze che si oppongono al berlusconismo.
I risultati dimostrano che la vittoria non si ottiene facendone una cattiva imitazione o ignorandone il problema, ma facendo qualcosa di diverso.

L’Italia merità di più e di meglio ed il tempo è quello giusto.

Sabato e Domenica tanti ecologisti si troveranno a Roma per costruire qualcosa di nuovo, di europeo, di ancora migliore, che sappia confrontarsi con quello che verrà dopo.
Finito il berlusconismo, ci sarà bisogno di riportare sul tavolo con competenza e serietà, senza strumentalizzazioni, alcuni temi che il Parlamento in questi anni ha distrutto.

La speranza di una Italia finalmente fuori dall’anomalia e vicina agli esempi del resto dell’Europa moderna si potrà allora dire soddisfatta.

Elezioni comitato di Quartiere Cà Ossi Forlì

Sabato 14 e Domenica 15 maggio si vota per l’elezione dei membri del comitato di Quartiere Cà Ossi di Forlì, presso la Sede della Circoscrizione n. 2 di Via E. Curiel 51 (Centro Commerciale COOP)

Il mio consiglio è di votare questi due candidati: CASADEI Massimo e TAGLIATA Donatella

Orari delle votazioni

SABATO 14 MAGGIO 2011: dalle ore 14,00 alle ore 19,30
DOMENICA 15 MAGGIO 2011: dalle ore 8,00 alle ore 12,30

Speriamo che viene Hitler

Quando studiavo storia a scuola mi chiedevo come fosse stato possibile arrivare all’olocausto.

Proprio non riuscivo a comprendere come facessero così tante persone a seguire un progetto di sterminio di quel tipo.

Perché la favola dello scaricabarile, delle decisioni dall’alto, dei comandi incontrastabili, è ovviamente una storiella raccontata per evitare di ammettere che certe opinioni erano diffuse e condivise. Che le piazze erano piene di persone che urlavano e sostenevano un leader (*), che il cancro era diffuso.

15-20 anni fa c’erano senza dubbio persone razziste, ma a differenza di oggi si vergognavano nell’esprimere le loro opinioni di fronte a persone che non conoscevano.

Oggi non si vergognano più, ed augurano i forni crematori con molta tranquillità, in pubblico, durante il lavoro.

Io spero che un giorno tornino a vergognarsi, perché l’altra direzione non solo è sbagliata, ma pure pericolosa.

(*) a proposito di leader. Sono l’unico che non sente il bisogno di qualcuno che agiti le folle, ragionando al posto di tutti i singoli che lo sostengono?

Cancellarsi da “Diritto all’ambiente”

Nonostante io non abbia mai chiesto l’iscrizione alla newsletter “Diritto all’ambiente”, il mio indirizzo c’era finito ugualmente.
Sul loro sito non ho trovato nessuna indicazione su come rimuoversi, ed un po’ scocciato avevo semplicemente indicato a gmail di spostare la loro posta nella cartella dello spam.

Penso finalmente di aver trovato la modalità di rimozione del proprio indirizzo, basta aprire questo link:
http://www.dirittoambiente.net/cgi-bin/newsletter.cgi?rimuovi@email.com

Dove ovviamente, al posto di “rimuovi@email.com” dovete inserire il vostro indirizzo.

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