Attenzione: Google Censura la Polizia!
Secondo lo stesso criterio utilizzato da Grillo e dai suoi sostenitori per dire che Google censura il blog di Beppe Grillo, voglio segnalare che google suggest censura la parola “polizia” dalle ricerche suggerite, quando si scrive “po”.
I primi risultati sono, nell’ordine:
poste, portaportese, postepay, polizia di stato, poesie, e via dicendo.
Eppure la ricerca “Polizia” è più ricercata di portaportese e postepay, e di “Polizia di Stato”, secondo google trends!
C’è un complotto! Una censura sottile! O forse un favoreggiamento all’illegalità diffusa!
Google non ha paura di Beppe Grillo, semmai lo staff di Grillo non conosce il W3C
Visto che ci siamo, diciamo anche che gridare sempre al complotto non fa nemmeno bene ai suoi visitatori più fedeli, in vistoso calo secondo le statistiche di Alexa.
Aggiornamento: quei complottisti di Google censurano pure la Polizia!
Ne parlano anche: Downloadblog, Ubuntista, Paul The Wine Guy, Matteo Moro, Nereo Sciutto, e tanti altri.
La grillina e i nazisti di Alessandro Gilioli
Vedo che ha suscitato qualche perplessità, nei meet-up di Beppe Grillo, l’idea della consigliera comunale a Roma della lista Grillo, Serenetta Monti, di partecipare con un banchetto a un raduno di Forza Nuova, con la motivazione che i neofascisti «ci sono più vicini dell’attuale sinistra».
Sarà, ma Beppe Grillo mig…
Sarà, ma Beppe Grillo miglior blogger…
Parlamento Pulito? Pare proprio di no
Prima che Grillo portasse all’attenzione la richiesta di evitare condannati, indagati, prescritti, ecc. in Parlamento erano 25, oggi sono 70.
Obiettivo raggiunto?
A Torino ha festeggiato col gesto dell’ombrello la scomparsa di alcuni partiti dal panorama nazionale. Peccato si sia dimenticato di dire che sono scomparsi 3 partiti dei 4 che avevano liste pulite, per lasciare ancora più posto alle liste con più condannati in assoluto.
Avesse sparato un po’ meno a caso, forse avremmo un Parlamento un tantino migliore, oggi.